L’ANAC precisa che gli ordini professionali sono, in quanto enti pubblici non economici, organismi di diritto pubblico

21 Luglio 2017

La Federazione Nazionale degli Ordini dei Medici Chirurghi e degli Odontoiatri ha chiesto all'Autorità di chiarire se, ai fini dell'affidamento dei contratti di lavori, servizi e forniture, gli Ordini possano ritenersi tenuti al rispetto dei soli principi indicati nell'art. 4 del d.lgs. n. 50/2016.

La Federazione Nazionale degli Ordini dei Medici Chirurghi e degli Odontoiatri ha chiesto all'Autorità di chiarire se, ai fini dell'affidamento dei contratti di lavori, servizi e forniture, gli Ordini possano ritenersi tenuti al rispetto dei soli principi indicati nell'art. 4 d.lgs. n. 50 del 2016.

Nell'adunanza del 28 giugno 2017, il Consiglio dell'Autorità ha ribadito che gli Ordini Professionali hanno natura giuridica di enti pubblici non economici e che, in quanto tali, sono anche in possesso di tutti i requisiti richiesti dalla disciplina di settore per la configurabilità dell'organismo di diritto pubblico.

Secondo l'Autorità, pertanto, la suddetta natura giuridica permette di includere gli stessi nell'ambito di applicazione del d.lgs. n. 50 del 2016, ai fini dell'affidamento dei contratti pubblici di lavori, servizi e forniture.

Si segnala che già nel 2013 l'Autorità (AVCP, delibera 6 febbraio 2013, n. 4) aveva chiarito che gli ordini professionali devono essere inclusi nella categoria dell'organismo di diritto pubblico e sono, in quanto tali, soggetti all'applicazione del d.lgs. n. 163 del 2006.

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