Differenza tra il soccorso istruttorio e la verifica di comprova dei requisiti
22 Novembre 2016
Mentre l'art. 48, comma 1 del previgente Codice disciplina il subprocedimento del controllo dei requisiti secondo una struttura che salvaguarda la celerità dell'intera procedura di evidenza pubblica, per cui il termine stabilito per la comprova a campione delle imprese sorteggiate deve essere inteso come perentorio, il termine per la comprova di cui all'art. 48, comma 2 c.c.p. ha carattere ordinatorio-sollecitatorio essendo riferito alle posizioni dell'aggiudicatario e del secondo graduato. Il soccorso istruttorio è un istituto del tutto differente rispetto all'attività di comprova dei requisiti, in quanto il primo consente che siano integrate o regolarizzate le dichiarazioni del concorrente, ivi incluse le dichiarazioni sostitutive; il secondo, invece, impone all'amministrazione di richiedere ad un numero di offerenti non inferiore al 10 per cento delle offerte presentate, arrotondato all'unità superiore, scelti con sorteggio pubblico, di comprovare, entro dieci giorni dalla data della richiesta medesima, il possesso dei requisiti di capacità economico-finanziaria e tecnico-organizzativa. Il soccorso istruttorio non può essere utilizzato all'interno del sub procedimento di verifica a campione dei requisiti ex art. 48 comma 1 c.c.p. non potendo essere ammessa una dilatazione ulteriore della tempistica inerente alla procedura di evidenza pubblica. In sede di verifica a campione ex art. 48, comma 1, c.c.p., non è sufficiente che il concorrente estratto fornisca un indizio di prova circa il possesso dei requisiti (ad esempio comprovando un requisito auto-dichiarato con un'altra autodichiarazione), dal momento che la norma è chiara nel senso che deve essere offerta la prova della titolarità del requisito in questione, non potendo essere riversati sull'amministrazione oneri istruttori al fine di accertare un requisito, che non può che essere nella titolarità del concorrente, sicché, l'onere dimostrativo in questione si accompagna al principio di autoresponsabilità di chi rende dichiarazioni sostitutive. |