Referenze bancarie
28 Giugno 2017
L'art. 41 d.lgs. n. 163 del 2006, pur richiedendo la dimostrazione – da parte dei concorrenti – dei requisiti di capacità economica rispetto all'appalto, non pretende che le referenze bancarie abbiano requisiti particolari. Secondo la giurisprudenza del Consiglio di Stato, l'espressione “idonee referenze bancarie”, ove riportata nei bandi di gara pubblica senza ulteriori precisazioni, deve essere interpretata dagli istituti bancari nel senso, anche lessicalmente corretto, che essi devono riferire sulla qualità dei rapporti in atto con le società, per le quali le referenze sono richieste, quali la correttezza e la puntualità di queste nell'adempimento degli impegni assunti con l'istituto, l'assenza di situazioni passive con lo stesso istituto o con altri soggetti, sempre che tali situazioni siano desumibili dai movimenti bancari o da altre informazioni in loro possesso. Deve dunque ritenersi sufficiente la referenza nella quale si afferma da parte dell'istituto di credito che il rapporto con la società è sorto da poco mediante la richiesta di un semplice affidamento in corso di validità, pur dandosi atto di un andamento regolare con espressione di una valutazione positiva dell'azienda e dei suoi esponenti, posto che una simile dichiarazione, pur stringata, contiene tutti gli elementi richiesti dalla legge e dalla normativa di gara. |