Assegno divorzile: sì se l'ex moglie non riceve apporti economici dal suo convivente

Redazione Scientifica
24 Ottobre 2017

La Cassazione ha rigettato il ricorso avverso la sentenza con cui la Corte d'appello aveva riconosciuto il diritto dell'ex moglie a ricevere l'assegno di divorzio nonostante convivesse da alcuni mesi con un altro uomo.

Il caso. Tizio ha presentato ricorso per cassazione avverso la sentenza con cui la Corte d'appello de L'Aquila aveva riconosciuto il diritto a percepire l'assegno divorzile in favore dell'ex moglie, nonostante quest'ultima convivesse stabilmente con un altro uomo.

Nessuna famiglia di fatto se non vi sono apporti economici tra i conviventi. La Cassazione rigetta il ricorso ritenendo il primo motivo volto unicamente a censurare la valutazione, insindacabile in sede di legittimità, compiuta dalla Corte d'appello al fine di accertare se la relazione sentimentale instaurata dall'ex moglie del ricorrente configurasse una vera e propria famiglia di fatto, basata su un progetto e un modello di vita comuni e caratterizzata da stabilità e continuità, oppure un mero rapporto di convivenza. Dalle prove assunte nel caso di specie, secondo la Corte territoriale, risultava soltanto l'esistenza di una mera relazione di convivenza protrattasi per alcuni mesi, senza alcun riscontro circa apporti di natura economica da parte del nuovo convivente in favore dell'ex moglie. Doveva, quindi, ritenersi che la nuova relazione sentimentale intrapresa dalla donna non integrasse i connotati della famiglia “di fatto” così come definita dalla giurisprudenza della Cassazione (v. Cass. 12 marzo 2012, n. 3923; Cass. 3 aprile 2015, n. 6855) e che, quindi, vi fossero i presupposti per riconoscere il diritto all'assegno divorzile.

Spetta al coniuge onerato dimostrare il fatto estintivo del diritto all'assegno. Secondo la Suprema Corte nemmeno può censurarsi la sentenza impugnata per violazione dell'art. 2697 c.c. in quanto la dimostrazione dell'instaurazione da parte del coniuge beneficiario di un nuovo rapporto familiare che assuma i caratteri di una vera e propria famiglia di fatto spetta al coniuge onerato, come fatto estintivo del diritto all'assegno divorzile.

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