Decreto legislativo - 6/09/2005 - n. 206 art. 119 - Messa in circolazione del prodottoMessa in circolazione del prodotto
1. Il prodotto è messo in circolazione quando sia consegnato all'acquirente, all'utilizzatore, o a un ausiliario di questi, anche in visione o in prova. 2. La messa in circolazione avviene anche mediante la consegna al vettore o allo spedizioniere per l'invio all'acquirente o all'utilizzatore. 3. La responsabilità non è esclusa se la messa in circolazione dipende da vendita forzata, salvo che il debitore abbia segnalato specificamente il difetto con dichiarazione resa all'ufficiale giudiziario all'atto del pignoramento o con atto notificato al creditore procedente e depositato presso la cancelleria del giudice dell'esecuzione entro quindici giorni dal pignoramento stesso. InquadramentoL'affermazione della responsabilità del produttore richiede la messa in circolazione del prodotto. Ciò avviene quando il bene sia consegnato all'acquirente, all'utilizzatore, o a un ausiliario di questi, anche in visione o in prova. La messa in circolazione avviene anche mediante la consegna al vettore o allo spedizioniere per l'invio all'acquirente o all'utilizzatore. La responsabilità non è esclusa se la messa in circolazione dipende da vendita forzata, salvo che il debitore abbia segnalato specificamente il difetto con dichiarazione resa all'ufficiale giudiziario all'atto del pignoramento o con atto notificato al creditore procedente e depositato presso la cancelleria del giudice dell'esecuzione entro quindici giorni dal pignoramento stesso. Il concetto di messa in circolazione del prodotto è specificato dall'art. 119 d.lgs. n. 205/2006 (praticamente quando il prodotto esce dal processo di fabbricazione: Cgue, 9 febbraio 2006 n. 127). In altri termini, l'art. 7 lett. a) della direttiva 85/374/CEE deve essere interpretato nel senso che un prodotto difettoso si considera messo in circolazione quando è utilizzato in occasione della prestazione concreta di un servizio medico consistente nel preparare un organo umano per il suo trapianto ed il danno causato a tale organo è conseguente a detta preparazione (CGUE, 10 maggio 2001, n. 203). Non è messa in circolazione del prodotto l'invio del prodotto ad un istituto specializzato per i controlli di qualità; non è messa in circolazione la conservazione in stock presso magazzini; non lo è l'avvio del prodotto alla demolizione o il rifiuto da smaltire, mentre è messa in circolazione il trattamento del rifiuto come prodotto. Nel caso della società controllata, occorre verificare che la cessione del prodotto da una all'altra società non comporti la messa in circolazione del prodotto. I giudici di merito hanno ritenuto che poiché la disposizione con cui si punisce il produttore che immette sul mercato prodotti pericolosi ricomprende anche le condotte antecedenti e prodromiche al momento finale della messa in vendita al consumatore, il reato si consuma nel momento e nel luogo in cui avvengono lo stoccaggio e l'immagazzinamento finalizzato alla distribuzione ai venditori al dettaglio (Trib. Torino, 7 marzo 2012, nella specie, sulla base dell'anzidetto principio, il giudice ha ritenuto che la competenza territoriale appartenesse al giudice del luogo nel cui circondario era ubicato l'unico magazzino di stoccaggio dei prodotti). 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