Il padre si oppone: le foto dei figli postate sui social dalla madre vanno rimosse

Redazione Scientifica
08 Novembre 2017

Il Tribunale di Mantova ha affermato che la pubblicazione di foto di minori sui social network, da parte di un genitore con l'opposizione dell'altro, è un comportamento potenzialmente pregiudizievole per essi perché consente la diffusione delle immagini fra un numero indeterminato di persone, anche sconosciute, che possono avvicinarsi ai bambini con cattive intenzioni.

Il caso. Dall'ordinanza di regolamentazione dei rapporti personali ed economici tra i genitori, ex conviventi e i figli piccoli, precedentemente emessa dal Tribunale, emergeva che la madre dei bambini si era specificamente obbligata a non pubblicare le foto dei figli sui social network ed a rimuovere quelle già “postate”.
Il padre dei minori ha proposto ricorso al Tribunale ribadendo la sua opposizione all'inserimento di dette foto sui social e chiedendo che venga ordinato all'ex compagna di eliminare le numerose foto dei figli ancora online e di non pubblicarne altre.

Tutela dell'immagine del minore. Il Tribunale ha accolto la richiesta di immediata inibitoria formulata dal padre in quanto, anche dopo l'intervenuto accordo fra i genitori, la madre ha continuato a pubblicare foto dei bambini.
Secondo il Tribunale detto comportamento integra la violazione della norma sulla tutela dell'immagine ex art. 10 c.c. e le disposizioni in merito alla tutela della riservatezza dei dati personali (artt. 4,7,8 e 145 d. lgs. n. 196/2003), laddove l'immagine fotografica dei figli costituisce dato personale e la sua diffusione integra una interferenza nella vita privata. Inoltre i Giudici riscontrano la violazione degli artt. 1 e 16 della Convenzione di New York del 1989 ratificata dall'Italia con l. 27 maggio 1991, n. 176.

Pericolo di diffusione delle foto. Il Tribunale ha affermato che l'inserimento di foto di minori sui social network costituisce comportamento potenzialmente pregiudizievole per gli stessi in quanto le immagini potrebbero essere viste da un numero indeterminato di persone, anche sconosciute, le quali potrebbero avvicinarsi con cattive intenzioni ai bambini dopo averli riconosciuti nelle foto. Ulteriore pericolo potrebbe sorgere «dalla condotta di soggetti che “taggano” le foto online dei minori e, con procedimenti di fotomontaggio, ne traggono materiale pedopornografico da far circolare fra gli interessati, come ripetutamente evidenziato dagli organi di polizia».
Per questi motivi il Tribunale ha ordinato alla madre di non inserire più foto dei figli sui social network e di provvedere immediatamente alla rimozione di tutte quelle già inserite nonché di attenersi alle condizioni concordate nell'accordo che regola i rapporti tra i genitori e i figli.

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