Decreto legislativo - 2/07/2010 - n. 104 art. 53 - Abbreviazione dei termini

Roberto Chieppa

Abbreviazione dei termini

 

1. Nei casi d'urgenza, il presidente del tribunale può, su istanza di parte, abbreviare fino alla metà i termini previsti dal presente codice per la fissazione di udienze o di camere di consiglio. Conseguentemente sono ridotti proporzionalmente i termini per le difese della relativa fase.

2. Il decreto di abbreviazione del termine, redatto in calce alla domanda, è notificato, a cura della parte che lo ha richiesto, all'amministrazione intimata e ai controinteressati; il termine abbreviato comincia a decorrere dall'avvenuta notificazione del decreto.

Inquadramento

Il Codice ha confermato la possibilità di abbreviazione dei termini, con il limite del loro dimezzamento e la riduzione proporzionale dei termini per le difese della relativa fase a tutela dell'effettività del diritto difesa.

L'abbreviazione dei termini

L'abbreviazione dei termini non può dunque superare il dimezzamento e il termine abbreviato comincia a decorrere dall'avvenuta notificazione del decreto di abbreviazione

La novità sta proprio nell'aver fissato un limite alla abbreviazione dei termini, che non può oltrepassare il dimezzamento degli stessi.

Viene anche confermato che il decreto di abbreviazione del termine, redatto in calce alla domanda, è notificato, a cura della parte che lo ha richiesto, all'amministrazione intimata e ai controinteressati, con la importante già citata precisazione che il termine abbreviato comincia a decorrere dall'avvenuta notificazione del decreto (per il destinatario ovviamente al fine di non compromettere il suo diritto di difesa).

In tal modo si evita che, ottenuta l'abbreviazione, la parte possa temporeggiare nel notificare il decreto alla controparte, riducendo ulteriormente i tempi per la difesa di quest'ultima.

Il comma 2 prevede che il provvedimento di abbreviazione è steso in calce alla domanda e deve essere notificato all'amministrazione e ai controinteressati.

Tale previsione è stata ritenuta riduttiva, in quanto presuppone che l'autore dell'istanza sia il ricorrente quando invece l'interesse all'abbreviazione può riguardare tutte le parti in giudizio (ed infatti all'«istanza di parte», non del solo ricorrente, fa riferimento il comma 1; Traina, 606).

Bibliografia

Grossi, Termini (dir. proc. civ.), in Enc. dir., XLIV, Milano, 1992; Traina, Abbreviazione, proroga e sospensione dei termini, in Morbidelli (a cura di), Codice della giustizia amministrativa, Milano, 2015, 604.

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