Atto di citazione con domanda di risarcimento del danno per difetto di manutenzione del pneumatico

Giovanna Nozzetti

Inquadramento

a seguito di un sinistro stradale provocato dallo sbandamento di un'autovettura in conseguenza dello scoppio di uno pneumatico usurato, il motociclista danneggiato conviene in giudizio il conducente dell'autovettura e il suo assicuratore per sentirli condannare al risarcimento dei danni patrimoniali e non patrimoniali.

Formula

GIUDICE DI PACE/TRIBUNALE DI .... [1]

ATTO DI CITAZIONE

PER

Il sig. .... (C.F. ....) [2], residente in ....,, rappresentato e difeso dall'Avv. .... [3] (C.F. ....) [4], con domicilio eletto in .... alla via .... n. .... presso il suo studio ...., fax .... [5], PEC: .... @ .... (presso cui dichiara di voler ricevere tutte le comunicazioni e gli avvisi di cui agli artt. 133, 134, 170 comma 3 e 176 comma 2 c.p.c.), giusta procura .... [6]

-attore-

FATTO [7]

a) il giorno ...., alle ore .... circa, in ...., l'odierno attore, si trovava in via .... a bordo del motociclo ...., tg. ....;

b) percorrendo la suddetta via ...., effettuava manovra di sorpasso sull'auto che lo precedeva nel tratto di strada in cui ciò era permesso dalla striscia discontinua sulla carreggiata;

c) durante la suddetta manovra di sorpasso, l'autovettura tipo .... tg. ...., di proprietà della Sig.ra ...., improvvisamente invadeva la corsia di sorpasso a seguito dell'improvvisa esplosione di uno pneumatico;

d) l'odierno attore nonostante procedesse a velocità sostenuta, non riusciva ad evitare l'impatto con l'autovettura che colpiva con la sua parte anteriore sinistra la parte posteriore destra del motociclo, il quale rovinava al suolo;

e) sopraggiungeva sul luogo dell'incidente un'Unità Radiomobile della Polizia Municipale di ...., la quale appurava che l'incidente era stato causato dall'esplosione improvvisa del pneumatico anteriore sinistro dell'autoveicolo di proprietà della Sig.ra .... (v. copia conforme verbale Pol. Stra. del ....);

f) dal verbale della Polizia Municipale si evinceva che anche gli altri pneumatici dell'autovettura presentavano gravi segni di usura tanto è che la Sig.ra ....subiva anche una contravvenzione per detto motivo;

g) il Sig. .... riportava gravi lesioni personali, per le quali si rendeva necessario l'immediato ricovero in ambulanza presso l'Ospedale ....di ...., con diagnosi di “ ....”;

h) In data .... il .... veniva sottoposta a perizia medico-legale da parte del Dott. .... il quale dichiarava che il Sig. .... a causa dell'incidente aveva subito un “ .... ”, una inabilità temporanea totale di .... giorni e una inabilità temporanea parziale di ....giorni";

i) Il Sig. ...., pertanto, ha riportato i danni fisici di seguito quantificati in Euro ....e segnatamente:

Tabella di riferimento: 2016-2017

Età del danneggiato: ....anni

Percentuale di invalidità permanente: .... %

Danno biologico permanente Euro ....

Giorni di invalidità temporanea totale: ....

Giorni di invalidità temporanea parziale al 50%: ....

j) la dinamica dell'incidente è tale da addebitare la colpa dell'evento dannoso all'esclusiva responsabilità della Sig.ra .... ai sensi dell'ultimo comma dell'art. 2054 c.c.;

k) l'odierno istante, pertanto, denunciava il sinistro e richiedeva alla Sig.ra .... ed alla sua compagnia assicurativa il risarcimento di tutti i danni subiti, patrimoniali e non, con raccomandate del .... e del .... ai sensi degli artt. 145 e 148 d.lgs. 209/2005;

l) in data ...., infine, il Sig. .... invitava l'impresa di assicurazione e la Sig.ra .... a stipulare convenzione di negoziazione assistita ex art. 3 del d.l. n. 132/2014, con espresso avvertimento che, ex art. 4 del medesimo decreto legge, in caso di mancata risposta entro 30 giorni dalla ricezione, ovvero di rifiuto a stipulare, tale condotta poteva essere valutata dal Giudice ai fini delle spese del giudizio e di quanto previsto dagli artt. 96 e 642, comma I, c.p.c.

m) con missiva del ...., la .... comunicava la volontà di non aderire alla richiesta di negoziazione assistita, nulla rispondeva la Sig.ra ....

Le circostanze di fatto sopra esposte rendono di palmare evidenza come il Sig. .... abbia diritto a vedere accertata la responsabilità della Sig.ra .... nella causazione del sinistro de quo e ad ottenere la condanna della stessa, in solido con la .... Ass.ni spa, al risarcimento di tutti i danni subiti, come sarà ancora più evidente dopo l'esame delle seguenti considerazioni in punto di

DIRITTO [8]

Il conducente di un veicolo a motore, per liberarsi dalla presunzione di colpa di cui all'art. 2054, comma primo, c.c., non può limitarsi ad allegare e provare che il sinistro sia stato preceduto dallo scoppio di uno pneumatico, ma ha l'onere di provare sia che lo scoppio non sia dovuto a difetto di manutenzione, sia che lo sbandamento seguito allo scoppio sia stato inevitabile ed abbia precluso qualsiasi manovra di emergenza (Cass. n. 14959/2012).

Secondo la giurisprudenza, lo scoppio improvviso di pneumatico, per poter operare come caso fortuito, non deve essere collegato a colpa concorrente del conducente, ad esempio per l'usura della gomma medesima, perché in tal caso verrebbero meno la sua assoluta imprevedibilità ed inevitabilità.

Caso fortuito che nel caso di specie non è assolutamente fondato dato che è evidente che il sinistro è stato causato dall'esplosione di uno pneumatico usurato con conseguente responsabilità della Sig.ra .... conducente e proprietaria dell'autovettura.

Inoltre la dinamica esposta in narrativa e in particolare .... rende evidente l'esclusiva responsabilità della proprietaria del veicolo ....nella causazione del sinistro oggetto di causa.

Per quanto sopra, il Sig. ...., come sopra rappresentato, difeso e domiciliato, con il presente atto

CITA

1) La Sig.ra ...., nata ....il ....(C.F. ....), residente in ...., alla via ...., n. ....;

2) La .... Assicurazioni s.p.a. - C.F. e P.I. .... - in persona del legale rapp.te p.t., con sede legale in ...., alla Via ...., n. ....

a comparire innanzi al Giudice di pace/Tribunale di ...., Giudice e sezione a designarsi, all'udienza del giorno ...., soliti locali, ora di rito e col prosieguo, con l'invito a costituirsi nel termine di venti giorni prima dell'udienza indicata ai sensi e nelle forme stabilite dall'art. 166 c.p.c. ed a comparire all'udienza indicata, dinanzi al Giudice designato ai sensi dell'art. 168-bis c.p.c., con avvertenza che, in mancanza della sua costituzione entro i suddetti termini, si verificheranno le decadenze di cui agli artt. 38 e 167 c.p.c. e, in mancanza, si procederà, anche in sua contumacia, per ivi sentire accogliere le seguenti [9]

CONCLUSIONI [10]

1. accertare e dichiarare l'esclusiva responsabilità della Sig.ra .... nella causazione dell'evento dannoso per cui è causa nei confronti del Sig. ...., quale terzo trasportato del motociclo ...., tg. ....;

2. per l'effetto, condannare la Sig.ra ...., unitamente alla .... Assicurazioni s.p.a., in persona del legale rapp.te p.t., quale impresa assicurativa che copriva la r.c. dell'auto tg. ...., in solido o ciascuno per quanto di propria ragione, al risarcimento in favore del Sig. .... di tutti i danni occorsigli, comprensivi del danno non patrimoniale, secondo la quantificazione operata dall'attore nel presente atto in applicazione degli esiti della relazione medico-legale depositata o la diversa quantificazione operata dal Giudice, anche a mezzo CTU - “morale” ed “esistenziale”, che il Tribunale vorrà liquidare anche in via equitativa; del ristoro delle spese sostenute e sostenende dall'attore, da quantificarsi in corso di causa, il tutto oltre rivalutazione monetaria ed interessi legali sulla somma rivalutata, dalla data del sinistro al soddisfo;

3. condannare i convenuti, in solido o ciascuno per quanto di propria ragione, al pagamento delle spese di lite, oltre accessori, come per legge, nonché ex art. 4 d.l. n. 132/2014 in valutazione dell'espresso rifiuto alla negoziazione assistita effettuata dalla .... Assicurazioni s.p.a., spese da distrarsi in favore del sottoscritto procuratore, anticipatario.

In via istruttoria [11], si chiede sin da ora, per il caso di contestazione della quantificazione dei danni operata dall'attore e/o per il caso in cui l'On.le Giudicante adito non ritenesse sufficiente la relazione medico legale in atti, disporsi CTU medico legale sull'odierno attore, al fine della determinazione del danno biologico subito, nonché prova per testi sulle circostanze di cui ai punti 1 e 2 della parte espositiva del presente atto, precedute dalla locuzione “vero è che”, indicandosi quali testi: a) ...., residente in .... ; b) .... residente in .... ; c) .... residente in .... Sui medesimi capi si deferisce, altresì, interrogatorio formale alla convenuta sig.ra .... Con riserva di ogni ulteriore attività istruttoria, anche all'esito del contegno processuale di controparte.

Si depositano infine i seguenti documenti:

1) procura ad litem;

2) rapporto della Polizia Municipale sull'incidente stradale del ....;

3) verbale di accettazione del P.S. e documentazione sanitaria

4) perizia medico-legale del ...., redatta dal Dott. ....;

5) racc. a.r. del ....con invito alla negoziazione assistita;

6) lettera di ....Assicurazioni s.p.a. datata ....con cui viene rifiutato l'invito alla negoziazione assistita.

Ai sensi e per gli effetti del d.P.R. n. 115/2002, si dichiara che il valore del presente procedimento è pari ad Euro .... [12]

Luogo e data ....

Firma Avv. ....

PROCURA AD LITEM

[1] La competenza per valore spetta al Giudice di pace ove la somma richiesta sia inferiore ad euro cinquemila. Competente per territorio è il Tribunale o il Giudice di pace del luogo in cui il convenuto ha la residenza o il domicilio e, se questi sono sconosciuti, quello del luogo in cui il convenuto ha la dimora ai sensi dell'art. 18 c.p.c. In alternativa è competente, ai sensi dell'art.20 c.p.c., il giudice del luogo in cui è sorta o deve eseguirsi l'obbligazione. Trattandosi di responsabilità per fatto illecito sarà competente il giudice del luogo in cui il danno si è prodotto (forum commissi delicti).

[2] Ai sensi dell'art. 23, comma 50, d.l. 6 luglio 2011, n. 98, conv., con modif., nella l. 15 luglio 2011, n. 111, in tutti gli atti introduttivi di un giudizio, compresa l'azione civile in sede penale e in tutti gli atti di prima difesa devono essere indicati le generalità complete della parte, la residenza o sede, il domicilio eletto presso il difensore ed il codice fiscale, oltre che della parte, anche dei rappresentanti in giudizio.

[3] A partire dal 18 agosto 2014, gli atti di parte, redatti dagli avvocati, che introducono il giudizio o una fase giudiziale, non devono più contenere l'indicazione dell'indirizzo di PEC del difensore: v. art. 125 c.p.c. e art. 13, comma 3-bis, d.P.R. 115/2002 modificati dall'art. 45-bis d.l. n. 90/2014 conv., con modif., nella legge n. 114/2014.

[4] L'indicazione del codice fiscale dell'avvocato è prevista dall'art. 125 c.p.c.

[5] L'indicazione del numero di fax dell'avvocato è prevista dall'art. 125 c.p.c. come modificato dalla disposizione citata sub nota 3. Ai sensi dell'art. 13, comma 3-bis, d.P.R. n. 115/2002, come modificato dalla disposizione testè ricordata, «Ove il difensore non indichi il proprio numero di fax ...ovvero qualora la parte ometta di indicare il codice fiscale .... il contributo unificato è aumentato della metà».

[6] La procura può essere apposta in calce o a margine della citazione (art. 83 c.p.c.). Può anche trattarsi di una procura generale alle liti, i cui estremi vanno in tal caso menzionati. In questo caso è preferibile produrre copia della procura. La procura speciale, invece, può essere apposta in calce o a margine della citazione. Nell'ipotesi di scelta di deposito telematico della citazione (art. 16-bis comma 1-bis d.l. n. 179/2012) occorrerà indicare la seguente dicitura: «giusta procura allegata mediante strumenti informatici e apposta in calce al presente atto di citazione ai sensi dell'art. 83 comma 3 c.p.c.».

[7] La sezione dell'atto di citazione, normalmente introdotto dalle locuzioni “premesso” o “fatto”, contiene la ricostruzione dei fatti costitutivi della domanda. L'art. 164 comma c.p.c. prevede che è nullo l'atto in cui risulti omessa o assolutamente incerta l'esposizione dei fatti costitutivi della domanda (art. 163 comma 3 n. 4) c.p.c.).

[8] La sezione dell'atto di citazione, normalmente introdotta dalla locuzione “diritto”, contiene l'esposizione della causa petendi, cioè dei fatti costitutivi e delle ragioni di diritto poste alla base della domanda (art. 163 comma 3 n. 4). L'art. 164 c.p.c. prevede tale contenuto a pena di nullità dell'atto.

[9] Tali elementi (indicazione del giorno dell'udienza di comparizione; invito a costituirsi nel termine di venti giorni prima dell'udienza indicata, ai sensi e nelle forme stabilite dall'art. 166 c.p.c., e a comparire, nell'udienza indicata, dinanzi al giudice designato ai sensi dell'art. 168-bis c.p.c.; l'avvertimento che la costituzione oltre i suddetti termini implica le decadenze di cui agli artt. 38 e 167 c.p.c.) sono previsti dall'art. 164 c.p.c. a pena di nullità dell'atto di citazione

[10] Le conclusioni contengono il petitum della domanda, cioè il bene della vita o la prestazione richiesta al convenuto (petitum mediato), ovvero il provvedimento giudiziale richiesto al giudice (petitum immediato). L'oggetto della domanda è previsto dall'art. 164 c.p.c. a pena di nullità dell'atto di citazione.

[11] L'art. 164 c.p.c. non prevede che la mancata indicazione dei mezzi di prova costituisca ipotesi di nullità dell'atto di citazione. Le richieste istruttorie, infatti, possono essere formulate anche in sede di memorie ex art. 183, termine 2, c.p.c.

[12] La dichiarazione di valore è prevista dall'art. 14, comma 2, d.P.R. 115/2002 secondo cui «Il valore dei processi, determinato ai sensi del codice di procedura civile, senza tener conto degli interessi, deve risultare da apposita dichiarazione resa dalla parte nelle conclusioni dell'atto introduttivo, anche nell'ipotesi di prenotazione a debito”. L'art. 13, comma 6 del medesimo decreto stabilisce che “Se manca la dichiarazione di cui all'articolo 14, il processo si presume del valore indicato al comma 1, lettera g)...»; pertanto, si presume che il valore del procedimento sia quello dello scaglione più elevato (i.e. superiore a 520.000,00 Euro) con obbligo di versamento di un contributo unificato più elevato.

Commento

In tema di risarcimento danni derivanti dalla circolazione stradale, lo scoppio di uno pneumatico può costituire anche causa unica ed incolpevole dell'incidente ascrivibile al c.d. caso fortuito e tale evenienza è idonea a far venir meno la presunzione di colpa stabilita dall'art. 2054 c.c., non potendo rispondersi per colpa extracontrattuale di un fatto non preveduto che, secondo la comune esperienza e il normale svolgersi degli eventi, non sia neppure prevedibile. Il rapido e non colpevole afflosciamento della gomma di un autoveicolo, determinato dall'improvvisa foratura da chiodo integra gli estremi del fortuito, ai sensi dell'art. 45 c.p., nel caso in cui si verifichi un incidente per la repentina ed irresistibile deviazione della traiettoria del mezzo (Cass. III, n. 13268/2006).

Tuttavia, l'esplosione del pneumatico non sempre costituisce la causa unica e determinante di un sinistro stradale, potendo concorrere con altre cause - quali l'imprudenza e l'imperizia ravvisabili nella condotta di guida ascrivibili al conducente del veicolo sotto l'aspetto della colpa - e non risultare dunque da solo sufficiente alla produzione dell'accadimento lesivo.

Inoltre, ove l'improvviso scoppio del copertone sia dipeso da difetto di manutenzione e/o da usura del veicolo, ugualmente l'evento sinistroso sarebbe riconducibile a colpa del suo conducente, che avrebbe dovuto prevenirlo mantenendo il mezzo in condizioni di perfetta efficienza, come prescritto dall'art. 79 cod. strada e, in primis, provvedendo per tempo alla sostituzione dei pneumatici vetusti (Trib. Palermo, n. 6692/2006).

Pertanto, nel caso in cui il pneumatico sia a tal punto usurato da rimanere privo di battistrada e dunque più esposto a lacerazioni o forature, lo sgonfiamento o l'esplosione della gomma non costituiscono l'evento imprevedibile ed inevitabile richiesto per l'integrazione del caso fortuito (nel medesimo senso la giurisprudenza penale che ha escluso che Il conducente di un autoveicolo, munito di pneumatici con il battistrada usurato, che percorra ad una velocità non particolarmente moderata un tratto di strada con curve, possa invocare l'esimente di cui all'art. 45 c.p., allorché si verifichi un evento lesivo dell'incolumità delle persone, determinato dal distacco di un pneumatico dal cerchione a seguito di sbandamento, non potendo detto distacco essere qualificato come causa sopravvenuta da sola sufficiente a determinare l'evento (art. 41 c.p.) o come caso fortuito che prescinda del tutto dalla causa preesistente della condotta colposa dell'imputato; Cass. pen. IV, n. 1983/1992).

Ed infatti, ai sensi dell'art. 2054 comma 4 c.c., il proprietario è responsabile dei danni derivanti da vizi di costruzione o difetti di manutenzione del veicolo, tra i quali certamente rientra anche l'utilizzo di pneumatici vetusti.

Anche questa responsabilità è coperta dall'assicurazione obbligatoria allorché attenga ad eventi dannosi verificatisi durante la circolazione, con la conseguenza che per essa risponde, in solido con il proprietario o l'usufruttuario, anche l'assicuratore (Cass. III, n. 19883/2011).

In considerazione del regime di favore di cui beneficia in virtù delle presunzioni poste dall'art. 2054 c.c., il danneggiato assolve l'onere della prova fornendo elementi idonei ad evidenziare la derivazione dell'incidente da fatto colposo del conducente antagonista, mentre non è tenuto anche a fornire la prova negativa circa la non ricorrenza di cause ascrivibili a caso fortuito o forza maggiore, la cui dimostrazione in positivo spetta al conducente che le invochi a suo favore.

D'altra parte, detto conducente, per liberarsi dalla presunzione di colpa, non può limitarsi ad allegare e provare che il sinistro fosse stato preceduto dallo scoppio di un pneumatico, ma ha anche l'onere di dimostrare che detto scoppio non fu dovuto a difetto di manutenzione e che lo sbandamento o comunque la perdita di controllo del veicolo fosse stata inevitabile e avesse precluso qualsiasi manovra di emergenza.

Detta prova può tuttavia essere fornita anche mediante presunzioni, purché gravi, precise e concordanti (artt. 2727-2729 c.c.), senza che sia necessario un legame di assoluta ed esclusiva necessità causale tra fatto noto e fatto ignoto, essendo sufficiente che il fatto da provare (la perdita di controllo dovuta alla foratura della gomma) sia desumibile dal fatto noto (assenza di elementi sintomatici di una velocità eccessiva o irregolare del veicolo danneggiante, suo idoneo stato manutentivo, presenza di chiodo nel pneumatico scoppiato) come conseguenza ragionevolmente possibile, secondo un criterio di normalità (Cass. III, n. 13268/2006, cit.).

Vuoi leggere tutti i contenuti?

Attiva la prova gratuita per 15 giorni, oppure abbonati subito per poter
continuare a leggere questo e tanti altri articoli.

Sommario