Connessione teleologica. Non è necessaria l'identità tra autori del reato-mezzo e del reato-fine

Redazione Scientifica
27 Novembre 2017

Le Sezioni unite penali della Corte di cassazione, chiamate a pronunciarsi sulla questione controversa in giurisprudenza «se, ai fini della configurabilità della connessione teleologica prevista dall'art. 12, comma 1, lett. c) c.p.p. ...

Le Sezioni unite penali della Corte di cassazione, chiamate a pronunciarsi sulla questione controversa in giurisprudenza «se, ai fini della configurabilità della connessione teleologica prevista dall'art. 12, comma 1, lett. c) c.p.p. sia o meno richiesta l'identità fra gli autori del reato-mezzo e quelli del reato-fine» (ord. n. 36278 del 17 luglio 2017, v. ACETO, La competenza in caso di connessione teleologica plurisoggettiva), hanno affermato il seguente principio di diritto:

«Ferma restando la necessità di individuare un effettivo legame finalistico fra i reati, non è richiesta l'identità di autori ai fini della configurabilità della connessione teleologica prevista dall'art. 12, comma 1, lett. c) c.p.p.»

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