Istituito il registro digitale degli atti di designazione degli amministratori di sostegno

Redazione Scientifica
30 Gennaio 2018

Dal 1 gennaio 2018 tutte le nuove designazioni fatte con atto pubblico o scrittura privata autenticata saranno inserite in un registro dedicato che consentirà a qualsiasi notaio italiano di verificare l'esistenza di tali atti e presso quale collega sono depositati.

Con Comunicato del 16 gennaio 2018, il Consiglio Nazionale del Notariato ha reso nota l'istituzione del Registro pubblico sussidiario per gli atti di designazione degli amministratori di sostegno (ADS) stipulati dai notai, prima fase di un più ampio progetto finalizzato alla creazione di registri pubblici sussidiari digitali per l'archiviazione e la raccolta di atti notarili privi di pubblicità legale che contengono dati e informazioni di interesse pubblico.

A partire dal 1 gennaio 2018, tutte le nuove designazioni, fatte con atto pubblico o scrittura privata autenticata, saranno inserite in un registro digitale per consentire a qualsiasi notaio italiano di verificare l'esistenza di tali atti e presso quale collega gli stessi risultano depositati.

L'inserimento telematico dovrà avvenire:

  • per gli atti stipulati dal 1 gennaio 2018 entro 30 giorni;
  • per gli atti stipulati prima del 1 gennaio 2018 entro il 30 giugno 2018.

Il contenuto del registro verrà ordinato in modo da consentire una ricerca rapida ed efficiente degli atti e potrà essere condiviso da tutti i notai e dagli altri soggetti qualificati allo scopo di rendere immediata la conoscibilità della volontà espressa dal designatario.

Precedentemente, l'accesso agli atti di designazione degli ADS era possibile solo attraverso la produzione diretta di una copia dell'atto al Giudice, con il rischio di rendere inutilizzabile la designazione in tutti quei casi in cui la copia veniva smarrita o il Giudice non veniva informato. Attraverso il nuovo Registro, invece, ogni notaio (e quindi anche ogni Giudice) potrà facilmente verificare l'esistenza dell'atto, assicurando così maggiore tutela alla volontà della persona.

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