Strategia difensiva deficitaria dell'avvocato: risoluzione del contratto e restituzione dell'acconto versato

Redazione Scientifica
15 Febbraio 2018

Qualora la strategia difensiva scelta dall'avvocato si mostri tanto deficitaria da integrare l'importanza dell'inadempimento, la risoluzione del contratto determina anche il venir meno del diritto al compenso dell'avvocato.

In tema di risoluzione del contratto di prestazione d'opera professionale, qualora la strategia difensiva scelta dall'avvocato si mostri tanto deficitaria da integrare l'importanza dell'inadempimento che, ai sensi dell'art. 1455 c.c., rappresenta idoneo presupposto per l'invocata risoluzione del contratto, la risoluzione dello stesso, ai sensi dell'art. 1458 c.c., determina il venir meno del diritto al compenso dell'avvocato, la restituzione dell'acconto versato e la conseguente revoca del decreto ingiuntivo eventualmente opposto (nel caso di specie, proponendo un'eccezione di prescrizione ambigua e non indicando le circostanze da cui desumere il momento da cui la prescrizione era cominciata a decorrere, l'avvocato ha – in sostanza – vanificato l'unica difesa proposta nell'interesse del cliente).

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