Codice Civile art. 327 - Usufrutto legale di uno solo dei genitori (1).

Annachiara Massafra

Usufrutto legale di uno solo dei genitori (1).

[I]. Il genitore che esercita in modo esclusivo la responsabilità genitoriale [155 3, 317, 317-bis 2] (2) è il solo titolare dell'usufrutto legale [324 nn. 3-4, 465].

(1) Articolo così sostituito dall'art. 150 l. 19 maggio 1975, n. 151.

(2) L'art. 49, d.lg. 28 dicembre 2013, n. 154, ha sostituito alla parola «potestà», le parole: «responsabilità genitoriale». Ai sensi dell’art. 108, d.lg. n. 154 del 2013, la modifica è entrata in vigore a partire dal 7 febbraio 2014.

Inquadramento

La disposizione in esame costituisce l'espressione del principio in forza del quale tra esercizio della responsabilità genitoriale e titolarità dell'usufrutto legale sussiste un naturale e fisiologico collegamento, disponendo pertanto che in ipotesi di esercizio esclusivo della responsabilità genitoriale, questi sia il titolare esclusivo dell'usufrutto legale sui beni del figlio (in questo senso La Rosa- Sobbrio, 996).

In precedenza la norma si riferiva all'esercizio esclusivo della potestà genitoriale ed in seguito all'entrata in vigore del d.lgs. 28 dicembre 2013, n. 154, il termine sopra indicato è stato sostituito con l'espressione responsabilità genitoriale.

L'art. 327 c.c. si riferisce: all'ipotesi che sia un solo genitore ad esercitare la responsabilità genitoriale in via esclusiva (a seguito di un provvedimento giudiziale ex art. 337-quater c.c., o in seguito alla dichiarazione di decadenza di cui all' art. 330 c.c., nel caso in cui il figlio sia stato riconosciuto da uno solo dei genitori); all'ipotesi della disposta esclusione dall'amministrazione dei beni ex art. 334 c.c. nonché alla fattispecie in cui sia stata disposta l'esclusione dall'usufrutto di un bene donato o pervenuto al figlio a seguito di successione per indegnità (in merito si vedano Bucciante 696, De Cristofaro, 1186 La Rosa-Sobbrio, 996) .

Nella realtà, l'estensione generalizzata della regola secondo cui l'esercizio della responsabilità genitoriale spetta di norma ad entrambi i genitori ha condotto, indirettamente, a limitare in modo significativo l'ambito di applicazione della disposizione in commento che oggi assume rilievo solamente nei casi in cui, eccezionalmente, si disponga l'affidamento del figlio ad un solo genitore e quindi si realizzi la concentrazione dell'usufrutto legale nella persona del solo genitore investito della responsabilità genitoriale (De Phampilis- Lena, 1212).

Bibliografia

Bucciante, La potestà dei genitori, la tutela e l'emancipazione, in Tr. Res., Torino, 1997; De Cristofaro, Il contenuto patrimoniale della potestà, Zatti (diretto da), Trattato di diritto di famiglia, Milano, 2000; De Phampilis-Lena, sub art. 327 c.c., in Sesta (a cura di), Codice della famiglia, Milano, 2015; La Rosa-Sobbrio, Subart. 326, in Gabrielli (diretto da), Commentario del codice civile, Torino, 2010; Santarcangelo, La volontaria giurisdizione, Milano, 2003.

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