Legge - 15/01/1994 - n. 64 art. 6Art. 6. Ciascuno Stato contraente nomina un'Autorità Centrale, che sarà incaricata di adempiere agli obblighi che le vengono imposti dalla Convenzione Uno Stato federale, uno Stato nel quale sono in vigore molteplici ordinamenti legislativi, o uno Stato che abbia assetti territoriali autonomi, hanno facoltà di nominare più di una Autorità Centrale e di specificare l'estensione territoriale dei poteri di ciascuna di dette Autorità Qualora uno Stato abbia nominato più di una Autorità Centrale, esso designerà l'Autorità centrale alla quale le domande possono essere inviate per essere trasmesse all'Autorità centrale competente nell'ambito di questo Stato. InquadramentoL'art. 6 definisce le Autorità centrali, che costituiscono il motore pulsante dell'intero sistema giuridico delineato dalla Convenzione. Costituiscono infatti lo strumento di raccordo tra gli Stati e i cittadino che richiedono il rimpatrio del figlio minore sottrattogli dall'altro genitore o da un terzo. E' per il loro tramite che prende avvio la procedura amministrativa volta ad adottare una delle misure di cui agli artt. 13. Le funzioni in particolare saranno descritte nel successivo art. 7. Le Autorità centraliLa proposta di istituire autorità centrali in ogni Stato contraente allo scopo di coordinare e canalizzare la cooperazione nell'ambito della convenzione, fu espressa nel progetto preliminare messo a punto dalla commissione speciale, ed approvata integralmente nel testo definitivo della convenzione, la cui azione ruota proprio interno all'intervento ed alle competenze delle autorità centrali. Si tratta tra l'altro di una modalità di cooperazione tipizzata nelle convenzioni internazionali giacché tale figura compare anche nelle Convenzioni dell'Aja del 1961 e del 1970 ed in quella di Lussemburgo del 20/05/80. Le funzioni delle autorità centrali si aggiungono in ogni Stato a quelle delle autorità amministrative o giudiziarie cui sempre i privati possono rivolgersi per ripristinare le loro prerogative genitoriali (art. 29); tant'è che il sistema delineato dalla convenzione può qualificarsi come «misto» appunto perché impone obblighi di coordinamento e di impulso alle autorità centrali ed obblighi decisionali alle autorità giudiziarie o amministrative dei singoli Stati membri. In questo contesto, il riferimento alle autorità amministrative si spiega sulla base del semplice rilievo che in alcuni stati membri della conferenza, questo compito è affidato ad autorità di tale tipo, mentre nella maggior parte degli ordinamenti giuridici la competenza in materia appartiene alle autorità giudiziarie. Per tale motivo, la convenzione affida il compito di definire i procedimenti concernenti il rientro del minore o il diritto di visita alle autorità a cui all'interno di ogni Stato sono attribuite le corrispondenti competenze, senza ulteriori precisazioni terminologiche, appunto, per rispettare ed armonizzare le diversità ed autonomie ordinamentali. Per quanto riguarda la regolamentazione delle Autorità centrali, la convenzione, in considerazione delle differenze profonde esistenti nell'organizzazione interna degli Stati membri, non ne ha precisato la struttura e la capacità d'azione, demandandone il compito alla legge interna di ratifica ed esecuzione di ogni Stato contraente. Il ruolo propulsore delle autorità centrali è evincibile anche dalla discrezionalità concessa loro dalla Convenzione di poter svolgere i propri compiti ad es. mediante un intermediario (art. 7) oppure esigendo che la domanda indirizzatale sia accompagnata da un'autorizzazione «scritta, che le dia facoltà di agire per conto del richiedente, o di nominate un rappresentante abilitato ad agire per suo conto» (articolo 28). Si ricorda che l'art. 3 della L. n. 64/94, di ratifica ed esecuzioni di diverse Convenzioni internazionali tra cui quella dell'Aja del 25/10/80 ha istituito il «Ministero di Grazia e Giustizia, ufficio per la giustizia minorile, quale autorità centrale ai sensi e per gli effetti dell'articolo 3 della Convenzione de l'Aja del 28 maggio 1970 sul rimpatrio dei minori, dell'articolo 2 della Convenzione europea di Lussemburgo del 20 maggio 1980 sul riconoscimento e l'esecuzione delle decisioni in materia di affidamento dei minori e di ristabilimento dell'affidamento, nonché dell'articolo 6 della Convenzione de l'Aja del 25 ottobre 1980 sugli aspetti civili della sottrazione internazionale di minori», mentre il successivo art. 7 disciplina il procedimento giudiziario per la decisione sulle istanze di rimpatrio del minore ai fini della convenzione in commento riservando la competenza al Tribunale per i minorenni. Le Autorità centrali negli Stati plurilegislativiLa convenzione, seguendo una tradizione consolidata della conferenza dell'Aja, dispone nel par. 2 dell'art. 6 che gli Stati federali e plurilegislativi, o che abbiano organizzazioni territoriali autonome, siano liberi di designare più di un'autorità centrale. In considerazione dei problemi riscontrati già in passato nell'applicazione pratica delle convenzioni in questa tipologia di Stati, che prevedono l'esistenza di diverse autorità centrali sul suo territorio, hanno indotto la conferenza, seguendo il criterio già stabilito dalla commissione speciale, a prevederne nel successivo par. 3 una «gerarchizzazione», con attribuzione di compiti di coordinamento di primo livello ad una sola autorità rappresentativa dell'intera nazione e compiti di coordinamento ed impulso di secondo livello ad autorità centrali istituite nell'ambito delle singole articolazioni territoriali in cui snoda lo Stato in questione. Questa scelta è idonea a risolvere alcuni problemi pratici come quello in cui il richiedente non saprebbe a quale autorità rivolgersi perché, pur essendo a conoscenza che il minore si trova in uno Stato federale, ne ignori, ad es., l'unità territoriale specifica ove dimora. I compiti di coordinamento affidati a questa super Autorità centrale, prevista dal par. 3, sono di fondamentale importanza, se si tiene conto del fatto che la convenzione pone limiti temporali all'obbligo imposto alle autorità giudiziarie o amministrative dello stato richiesto, di pronunciarsi sul ritorno immediato del minore, e quindi un errore nella scelta dell'autorità centrale cui rivolgersi può pregiudicare le aspettative del richiedente. Sotto questo profilo, l'autorità in questione dovrà fungere da tramite fra l'autorità centrale del proprio Stato di volta in volta competente da un lato, e le autorità centrali degli altri Stati contraenti dall'altro, per cui si troverà di fronte alla scelta di procedere alla localizzazione del minore per poter trasmettere il caso all'autorità centrale giusta, o trasmettere una copia della domanda a tutte le autorità centrali dello stato, il che provocherà inevitabilmente una moltiplicazione dei servizi burocratici, ma è fuor di dubbio che un'autorità centrale siffatta svolgerà un ruolo fondamentale nell'applicazione della convenzione per quanto riguarda i rapporti che intercorrono fra gli stati summenzionati. BibliografiaAstiggiano, Sottrazione internazionale di minori, residenza abituale, trasferimento temporaneo all'estero, in Fam. dir. 2009, 880 ss.; Baratta, Il regolamento comunitario sul diritto internazionale della famiglia, in Picone (a cura di), Diritto internazionale privato e diritto comunitario, Milano, 2004; Beghè Loreti, La tutela internazionale dei diritti del fanciullo, Padova, 1995; Benvenuti, I lavori della conferenza dell'Aja di diritto internazionale privato, in materia di ''rapimento internazionale di bambini da parte dei proprigenitori, in Riv. dir. int. priv. proc. 1979, 599; Bonomi, Diritto internazionale privato e cooperazione giudiziaria in materia civile, Torino, 2009; Bonomi, La Convenzione dell'Aja del 1961 sulla protezione dei minori: un riesame dopo la ratifica italiana e l'avvio dei lavori di revisione, in Riv. dir. int. priv. proc. 1995, 611 e ss.; Bugetti, Custodia e affidamento nella sottrazione internazionale di minori, in Fam. e dir. 2004, 229 ss.; Caliendo, Richiesta di riconsegna del minore sottratto, in Fam. e dir. 1998, 139 ss.; Cannone, L'affidamento dei minori nel diritto internazionale privato e processuale, Bari, 2000; Carbone, La Convenzione di Bruxelles sulla giurisdizione e l'esecuzione delle sentenze, in Tizzano, Il diritto privato dell'Unione Europea, Tomo II, Torino, 2000, 1455 e ss.; Carella, La Convenzione dell'Aja del 1980 sugli aspetti civili della sottrazione internazionale di minori, in Riv. dir. int. priv. proc. 1994, 777 ss.; Carpaneto, Reciproca fiducia e sottrazione internazionale di minori nello spazio giudiziario europeo, in Riv. dir. int. priv. proc. 2011, 361 e ss.; Cassano - Quarta, La tutela del minore nelle recenti Convenzioni internazionali, in Fam. e dir. 2002, 205 ss.; Castellaneta, Tempi rapidi di esecuzione per tutelare l'interesse del minore, in Guida al diritto, famiglia e minori 2007, 97 ss.; Citti, L'applicazione della Convenzione de L'Aja sugli aspetti civili della sottrazione internazionale di minori, in Diritto Immigrazione Cittadinanza 2000, n. 2, 70 ss.; Civinini, Sottrazione internazionale di minori e legittimazione nel procedimento di rimpatrio, in Fam. e dir. n. 4/2000, 375 e ss.; Clerici, Ambito delle Convenzioni di Lussemburgo e dell'Aja, in Fam. e dir. n. 2/2001, 174 ss.; Clerici, Ancora sulle regole internazionali in materia di sottrazione dei minori, in Fam. e dir. 2001, 173 ss.; Condò, La Convenzione di Lussemburgo del 1980, in Fam. e dir. n. 6/2001, 643 ss.; Condò, Provvedimento straniero di affido e obbligo di rimpatrio del minore, in Fam. e dir. 2001, 642 ss.; Corbetta, La Convenzione dell'Aja del 1980 sugli effetti civili della sottrazione internazionale di minori, in Famiglia, persone e successioni 2008, 715 ss.; Danovi, Sottrazione internazionale di minori e conflitti di giurisdizione, in Dir. fam. 2000, II, 1149 ss.; De Marzo, Questioni controverse in tema di ordine di rientro dei minori illecitamente sottratti in ambito europeo, in Fam. e dir. n.1/2010, 43 ss.; De Marzo, Sottrazione internazionale di minori e Convenzioni applicabili, in Fam. e dir. 1998, 533 ss.; Dereatti, La tutela del provvedimento di affidamento nei rapporti internazionali, in Sesta - Arceri, L'affidamento dei figli nella crisi della famiglia, Torino, 2012; Di Lorenzo, La nozione di residenza abituale del minore vittima di sottrazione internazionale: breve analisi della prassi giurisprudenziale nell'Unione Europea, in I quaderni europei, 2013, n. 50, 5 ss.; Distefano, Interesse superiore del minore e sottrazione internazionale di minori, Padova, 2012; Donnarumma, La Convenzione dell'Aja sulla protezione dei minori e la normativa di adattamento nell'ordinamento italiano, in Dir. fam. 1982, 176 ss.; Donnarumma, Recenti convenzioni in materia di rapimento internazionale dei minori e di reintegro del diritto di custodia, in Dir. fam. e pers. 1981, I, 326 ss.; Dosi, Convenzione dell'Aja e tutela del minore, la Cassazione fa il punto. L'obbligo di audizione vige solo se il minore è maturo, in Dir. e giust. 2004, n. 4, 28 ss.; Dosi, Le Convenzioni internazionali sulla protezione dei minori, in Fam. e dir. n 4/1997, 390 ss.; Espinosa Calabuig, La sottrazione di minori nell'Unione Europea: tra Regolamento n. 2201/2003 e Convenzione dell'Aja del 1980, in Carbone-Queirolo, Diritto di Famiglia e Unione Europea, Torino, 2008, 284 ss.; Franchi, Protezione dei minori e diritto internazionale privato, Milano, 1997; Frigessi Di Rattalma, Minore illecitamente trattenuto dal genitore non affidatario e Convenzione dell'Aja del 1980, in Fam. e dir. n. 4/1997, p. 372 ss.; Frigessi Di Rattalma, Sottrazione internazionale di minori e Convenzione dell'Aja, in Fam. e dir. 1996, 57 ss.; Galbiati-Librando-Rovelli, La Convenzione europea sul riconoscimento e l'esecuzione delle decisioni in materia di affidamento dei minori e sul ristabilimento dell'affidamento, in Riv. dir. eur. 1980; Galluzzo, Niente rimpatrio immediato se ad essere violato è solo il diritto di visita, in Il Sole 24 Ore, Famiglia e Minori, 2008, n. 2, 26 ss.; Giacalone, Distinzione e rispettivo ambito di applicazione della Convenzione dell'Aja del 1980 e della Convenzione del Lussemburgo del 1980 sulla illecita sottrazione dei minori e sui poteri della Cassazione in ordine alla giustificazione dell'azione di restituzione, in Giust. civ. 1998, I, 921 ss.; Giacalone, Il riconoscimento di una tutela ''possessoria'' non garantisce il vero interesse del bambino, in Il Sole 24 Ore, Guida al dir., 1998, n. 28, 40 ss.; Giorgetti, Sottrazione internazionale e procedimento per l'immediato rientro dei minori, in Fam. e dir. 2004, 362 ss.; Graziosi, Note sul diritto del minore a essere ascoltato, in Riv. trim. dir. proc. civ. 1992, 1283 ss.; Gregori, La sottrazione internazionale dei minori figli di coppie miste separate, in Nuovo Dir. 2000, 15 ss.; Honorati, Sottrazione internazionale dei minori e diritti fondamentali, in Riv. dir. int. priv. proc. 2013, 5 ss.; Lena, Affidamento e custody quali presupposti per il rimpatrio del minore, tra Convenzione dell'Aja e diritto interno, in Fam. e dir. n. 2/2004, 190 ss.; Lena, Le eccezioni all'obbligo di rimpatrio del minore illecitamente sottratto al genitore affidatario, in Fam. e dir. 2006, 588 ss.; Lena, Trasferimento all'estero del figlio, mancato consenso del genitore non affidatario e sottrazione internazionale di minore, in Fam. e dir. 2006, 206 ss.; Liuzzi, Sottrazione internazionale di minori e questioni processuali: ancora in tema di ascolto e di residenza abituale del minore, in Fam. e dir. 2008, 888 ss.; Liuzzi, Sottrazione internazionale di minore e tutela invocabile, in Familia 2004, II, 921 ss.; Marchegiani, Rispetto della vita privata e famigliare e sottrazione internazionale di minori nella giurisprudenza recente della Corte europea dei diritti dell'uomo, in Rivista di diritto internazionale privato e processuale, 2010, 987 ss.; Marini, La sottrazione di minore nell'ordinamento internazionale, in Beghe' Loreti, La tutela internazionale dei diritti del fanciullo, Padova, 1995, 138 ss.; Martino, Provvedimenti urgenti di protezione del minore e giurisdizione italiana, in Fam. Dir., 2001, 380 ss.; Merendino, Sulla tutela differenziata accordata al diritto di affidamento ed al diritto di visita dalla Convenzione de l'Aja 25 ottobre 1980, in Dir. fam. 1999, I, 685 ss.; Mori, La sottrazione internazionale di minori e le nuove integrazioni normative apportate dal Regolamento (CE) n. 2201/2003, in Psicologia & Giustizia, 2005, n. 2, 6 ss.; Mosconi-Rinoldi, La sottrazione internazionale di minori da parte di un genitore: studi e documenti sul kidnapping internazionale, Padova, 1988; Paraggio-Ciccarella, La sottrazione internazionale di minori, casistica e giurisprudenza, Roma, 2005; Pascasi, Il rimpatrio del bimbo può essere negato se ci sono rischi per la sua incolumità, in Il Sole 24 Ore, Guida al Diritto, 2007, n. 14, 30 ss.; Pazè, Le garanzie processuali nel procedimento civile per la sottrazione internazionale di minori, in Nuova giurisprudenza civile commentata, 2008, 381 ss; Peroni, L'art. 13 della Convenzione dell' Aja del 1980 e il rimpatrio del minore illecitamente sottratto, in Diritto Immigrazione e Cittadinanza 2002, n. 1, 48 ss.; Piconi, La nuova convenzione dell'Aja sulla protezione dei minori, in Riv. dir. int. priv. proc. 1996, 710 e ss.; Prendini, Procedimento di rimpatrio di minori e (in)congruità dei termini di difesa, in Fam. e dir. n. 2/2004, 147 ss.; Quadri, Considerazioni sulla rilevanza dell'interesse del minore e la sua attuale tutela, in Dir. giur. 1992, 323 ss.; Sacchetti, Le Convenzioni internazionali di Lussemburgo e dell'Aja del 1980. Confronto e problematiche giuridiche, in Dir. fam. e pers. 1997, II, 1496 ss.; Salzano, Il concetto di residenza abituale e la procedura di ascolto del minore nella Convenzione sugli aspetti civili della sottrazione internazionale di minori, in Dir. fam. 1996, I, 648 ss.; Salzano, La sottrazione internazionale dei minori, Milano, 1995; Salzano, La sottrazione internazionale di minori. Accordi internazionali a tutela dell'affidamento e del diritto di visita, Milano, 1995; Salzano, La sottrazione internazionale di minori: l'esordio in Italia della Convenzione de l'Aja 25 ottobre 1980, in Dir. fam. 1995, II, 1086 ss.; Tirini, La sottrazione di minore all'interno della UE e le procedure previste per il rientro, Milano, in Centro Studi Family Law in Europe, 2009, 4 ss.; Tonolo, La sottrazione dei minori nel diritto processuale europeo: il regolamento Bruxelles II-bis e la Convenzione dell'Aja del 1980 a confronto, in Riv. dir. int. priv. proc. 2011, 81 e ss. Uccella, I giudici e la Convenzione dell'Aja del 25 ottobre 1980, in Giust. civ. 2000, 485 ss.; Uccella, Il diritto internazionale a protezione del dramma del minore ''prigioniero'' di uno dei suoi genitori o affidatari: ius positum e ius condendum. Alcune preliminari considerazioni, in Vita not. 2000, n. 2, 712 ss.; Ventaloro, Norme per la tutela dei minorenni nella sottrazione internazionale, in Ricciotti, La tutela e il controllo dei minorenni, Padova, 2008; Verucci, La sottrazione internazionale di minori da parte di uno dei genitori: la Convenzione europea e la Convenzione dell'Aja a confronto, in Giust. civ. 1995, II, 531 e ss.; Viale, La sottrazione internazionale di minori, Roma, 2006; Zanobetti, La sottrazione internazionale di minori alla famiglia affidataria, in Fam. e dir. 2007, 849 ss.; Zanobetti, Sottrazione di minori, in Codice della famiglia, a cura di Sesta, Milano, 2007. |