Confermata l'adottabilità dei nipoti in mancanza di un rapporto significativo con i nonni

Redazione Scientifica
17 Aprile 2018

Confermata la dichiarazione di adottabilità di due minori nonostante la volontà dei nonni di trasferirsi dall'Egitto all'Italia per prendersi cura di loro: prima della dichiarazione di disponibilità pervenuta in via consolare, infatti, non avevano sviluppato alcun rapporto con le bambine restando del tutto estranei alla loro vita familiare.

Il caso. La Corte d'appello di Roma ha confermato la dichiarazione di adottabilità di due minori escludendo la possibilità per i nonni di procedere con l'affidamento stante la mancanza di rapporti significativi con le nipoti. Avverso tale provvedimento, i genitori delle bambine hanno presentato ricorso per cassazione.

Nipoti dichiarati adottabili se manca un rapporto significativo con i nonni. La Suprema Corte ricorda che, secondo la giurisprudenza di legittimità, il requisito della significatività dei rapporti con i parenti fino al quarto grado necessario per verificarne l'idoneità soggettiva e la sussistenza delle condizioni oggettive ai fini dell'affidamento dei minori (art. 12 l. n. 184/1983) è valutabile anche sotto il profilo potenziale, quando cioè sia stata constatata l'impossibilità incolpevole di stabilire rapporti con i minori da parte dei parenti.

Nel caso di specie, tuttavia, secondo l'insindacabile accertamento di fatto svolto dalla Corte d'appello, i nonni materni, nonostante la loro volontà di trasferirsi dall'Egitto all'Italia per stare con le nipoti, prima della dichiarazione di disponibilità pervenuta in via consolare, non avevano sviluppato alcun rapporto con le minori, risultando del tutto estranei alle loro «tormentate e drammatiche» vicende familiari.

Non è, pertanto, possibile riscontrare, nella fattispecie in esame, un'impossibilità incolpevole degli ascendenti di creare e conservare rapporti significativi con le nipoti poiché tale reciproca estraneità risulta determinata non tanto da condizioni meramente oggettive quali la lontananza geografica, quanto dalla difficile relazione dei nonni con la madre delle minori.

Per questi motivi, la Cassazione rigetta il ricorso.

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