Il patto di prolungamento del preavviso di dimissioni

Francesco Rotondi

Inquadramento

con la clausola di prolungamento del preavviso in caso di dimissioni datore di lavoro e lavoratore pattuiscono la prosecuzione del periodo di preavviso oltre il termine previsto dalla contrattazione collettiva.

Formula

Clausola di prolungamento del preavviso di dimissioni

“….. In deroga alle disposizioni del vigente CCNL, applicato al Suo rapporto di lavoro, il periodo di preavviso in caso di Sue dimissioni viene fissato in………….. .”

Commento

Con la clausola di prolungamento del preavviso in caso di dimissioni, il datore di lavoro e il lavoratore pattuiscono la prosecuzione del periodo di preavviso oltre il termine previsto dalla contrattazione collettiva.

La clausola in parola, che consente di introdurre uno strumento per dissuadere il prestatore di lavoro dall'abbandonare l'azienda, è stata ritenuta valida dalla giurisprudenza, la quale ha precisato che “è valida la clausola del contratto individuale che preveda un termine di preavviso per le dimissioni più lungo rispetto a quello stabilito per il licenziamento, ove tale facoltà di deroga sia prevista dal contratto collettivo ed il lavoratore riceva, quale corrispettivo per il maggior termine, un compenso in denaro” (Cass. n. 4991/2015).

Ancora, oltre a ribadire che il patto in parola è legittimo se la facoltà di deroga alla durata del preavviso di dimissioni è prevista dalla contrattazione collettiva, la Suprema Corte di Cassazione ha ritenuto che “La durata legale o contrattuale del preavviso è derogabile dall'autonomia individuale in relazione a finalità meritevoli di tutela da parte dell'ordinamento giuridico, quale quella per il datore di garantirsi nel tempo la collaborazione di un lavoratore particolarmente qualificato” (Cass. n. 16527/2015).

La giurisprudenza ha, inoltre, ritenuto legittima la pattuizione di un periodo di preavviso più lungo di quello previsto dal CCNL a fronte di benefici economici e di carriera, così statuendo: “In materia di recesso dal rapporto di lavoro, la durata legale o contrattuale del preavviso è derogabile dall'autonomia delle parti, sicché è valida la clausola del contratto individuale che preveda un termine di preavviso per le dimissioni più lungo rispetto a quello stabilito dalla contrattazione collettiva, ove il lavoratore riceva, quale corrispettivo per tale deroga, l'attribuzione di benefici economici e di carriera. (Nella specie, la S.C. ha confermato la legittimità di un prolungamento del periodo di preavviso, da uno a dodici mesi, pattuito a fronte di un avanzamento di carriera e del riconoscimento di un assegno «ad personam»)” (Cass. n. 18122/2016).

Ancora è stato affermato dalla Corte di Cassazione che “Il patto di prolungamento del preavviso, sorretto da un minimo incremento retributivo e non in rapporto di corrispettività con una preordinata progressione in carriera, è nullo per frode alla legge in quanto finalizzato a perseguire l'interesse tipico del patto di non concorrenza, eludendone tuttavia i limiti di specificazione dell'attività e di adeguatezza del corrispettivo” (Cass. n. 22933/2015).

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