Concessione dell'alloggio di servizio al dipendente

Paola Salazar

Inquadramento

Il datore di lavoro può concedere al dipendente l'alloggio a mero titolo di benefit oppure in relazione alle mansioni (in particolare il riferimento è a custodi e portieri). L'alloggio può dunque essere strumentale o meno rispetto alle mansioni assegnate e svolte.

Formula

La società (datore di lavoro) ...., con sede in ....,

PREMESSO CHE

a) il datore di lavoro è proprietario / affittuario dell'appartamento sito in .... via .... composto da .... iscritto al catasto di .... libero da persone e da cose;

b) il lavoratore .... è stato assunto in qualità di .... con contratto a tempo indeterminato e che fra i suoi doveri rientra quello di alloggiare per servizio nei locali aziendali, unitamente al Suo nucleo familiare;

c) l'utilizzo dell'alloggio costituisce corrispettivo anche parziale dell'attività svolta.

Tutto ciò premesso, la società Le comunica che

1) l'alloggio di servizio, come identificato, viene concesso in uso a Lei e alla Sua famiglia fino alla cessazione del rapporto di lavoro a qualunque titolo essa avvenga;

2) entro giorni .... dalla cessazione del rapporto per qualunque causa, Lei è tenuto alla restituzione dell'immobile libero da persone e da cose e nello stato di fatto e di diritto in cui lo riceve;

3) diversamente, ove Lei non proceda alla restituzione dell'immobile entro il termine indicato, Lei dovrà corrispondere al datore di lavoro la somma di Euro .... (importo in lettere), a titolo di penale, per ogni giorno di occupazione dell'immobile oltre la data di scadenza, salvo il diritto del datore di lavoro di agire per l'ulteriore maggior danno eventualmente patito

4) Lei, nominato custode dell'alloggio, è tenuto a conservarlo con la diligenza del buon padre di famiglia e a servirsene solo per l'uso determinato dal presente contratto, con il divieto assoluto di concederne a terzi il godimento; in caso di inadempimento, il datore di lavoro Le potrà chiedere l'immediata restituzione dell'immobile, oltre al risarcimento del danno;

5) il lavoratore ha diritto, dietro presentazione di idonea documentazione, al rimborso delle spese straordinarie necessarie ed urgenti per la conservazione dell'immobile, purché autorizzate per iscritto dal datore di lavoro;

6) resta fermo per il datore di lavoro di sostituire in qualunque momento l'immobile sopra descritto con altro avente caratteristiche analoghe;

7) il valore del godimento dell'immobile, determinato in Euro ..... secondo i criteri stabiliti dal c.c.n.l ...., verrà calcolato a tutti i fini retributivi diretti e differiti.

Luogo e data ....

Firma del datore di lavoro ....

Firma del lavoratore ....

Commento

La concessione dell'alloggio – in fase di assunzione o in momento successivo – può essere collegata al lavoratore e alle mansioni da questi svolte (portiere o custode) ove l'alloggio è strumentale rispetto all'attività di lavoro e allo stesso tempo è anche un benefit oppure essere “scollegato” da questi fattori ed assumere valore di retribuzione in natura tout court.

Al venire meno delle mansioni, anche il diritto di godimento dell'alloggio viene meno e deve essere restituito al datore di lavoro, pena la corresponsione di una penale o l'obbligo di risarcire il danno, in caso contrario.

Nel caso della concessione dell'alloggio è opportuno chiarire quale è il corretto trattamento fiscale e contributivo da applicare. In via generale, il TUIRd.P.R. n. 917/1986 prevede che per i fabbricati concessi in locazione, in uso o in comodato, indipendentemente dalla circostanza che il fabbricato sia di proprietà del datore di lavoro ovvero sia da questi acquisito in locazione anche finanziaria, l'importo da far concorrere alla formazione del reddito di lavoro dipendente si determina per differenza tra la rendita catastale del fabbricato, aumentata di tutte le spese inerenti il fabbricato stesso, comprese le utenze non a carico dell'utilizzatore, e quanto corrisposto (mediante versamento o trattenuta) per il godimento del fabbricato stesso.

Per i fabbricati concessi in connessione all'obbligo di dimorare nell'alloggio stesso, una volta che è stato determinato l'importo che dovrebbe concorrere a formare il reddito di lavoro dipendente con le modalità appena illustrate, si deve assumere ai fini contributivi e fiscali soltanto il 30% di detto importo. Tale previsione di favore non riguarda le ipotesi in cui al dipendente è fatto soltanto obbligo di dimorare in una certa località.

Per i fabbricati che non sono scritti al catasto si assume la differenza tra il valore del canone di locazione determinato in regime vincolistico o, in mancanza, quello determinato in regime di libero mercato, e quanto corrisposto per il godimento del fabbricato.

Si deve aumentare la rendita catastale di tutte le spese inerenti il fabbricato stesso non sostenute dall'utilizzatore, comprese le eventuali utenze, pagate dal datore di lavoro invece che dall'utilizzatore del fabbricato, quali le spese di riscaldamento, telefoniche, condominiali etc., considerato che in fase di determinazione delle tariffe di estimo e delle rendite catastali occorre tenere in considerazione le spese di ordinaria manutenzione, di assicurazione, di amministrazione del fabbricato, relative ai servizi comuni.

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