Assunzione a tempo indeterminato a tempo parziale orizzontale standard (con applicazione del CCNL)

Paola Salazar

Inquadramento

È lavoro a tempo parziale il contratto con orario di lavoro inferiore a quello normale, così come definito dalle norme di legge e dal contratto collettivo. La forma scritta è richiesta a fini di prova. La distribuzione dell'orario di lavoro può essere orizzontale (ore settimanali) o verticale (tempo pieno in determinate giornate lavorative). Nel contratto di lavoro a tempo parziale è contenuta infatti puntuale indicazione della durata della prestazione lavorativa e della collocazione temporale dell'orario con riferimento al giorno, alla settimana, al mese e all'anno.

Formula

Intestazione

Egregio Sig./Gentile Sig.ra ....

A seguito dei colloqui intercorsi siamo lieti di confermare la Sua assunzione a tempo indeterminato a tempo parziale decorrere dal .... alle condizioni che seguono.

INQUADRAMENTO E MANSIONI

La Sua qualifica sarà di operaio/impiegato, e sarà inquadrato con il .... livello del CCNL del settore .... applicato dalla scrivente.

Le sono assegnate le seguenti mansioni ....

LUOGO DI LAVORO

La sede di lavoro è in .... (eventuale:presso l'unità produttiva di ....). Resta salva nostra facoltà di inviarLa in trasferta o, secondo quanto previsto dall'art. 2103 del c.c., trasferirLa in altra sede anche all'estero.

PERIODO DI PROVA

L'assunzione è condizionata al superamento del periodo di prova, stabilito in .... giorni/mesi [1]. Trascorso il periodo di prova senza che nessuna delle parti abbia dato regolare disdetta, l'assunzione si intenderà confermata [2].

Durante il periodo di prova il rapporto potrà essere risolto da entrambe le parti, senza obblighi di preavviso.

RETRIBUZIONE [3]

La Sua retribuzione mensile, riferita ad una prestazione a tempo pieno al lordo delle trattenute di legge, sarà di € .... e Le verrà corrisposto per n .... mensilità all'anno [4].

Tale importo è composto come di seguito indicato [5]:

– .... € ....;

– .... € ....;

– .... € ....;

– .... € ....;

– .... € .... [6]

La retribuzione e gli altri istituti contrattuali saranno riproporzionati sulla base del rapporto tra le ore settimanali effettive del presente contratto ( .... ore settimanali) e quelle settimanali previste dal CCNL per il corrispondente livello di inquadramento a tempo pieno.

ORARIO DI LAVORO

L'orario lavorativo ordinario stabilito a tempo parziale in .... ore settimanali e sarà svolto dalle ore .... alle ore .... e dalle ore .... alle ore .... dal lunedì al venerdì/oppure secondo altra articolazione. [7]

Per ragioni di carattere organizzativo, fatto salvo il numero delle ore stabilite, la distribuzione dell'orario potrà subire modificazioni nell'ambito della distribuzione giornaliera. [8]

Nello svolgimento del lavoro dovrà osservare il regolamento aziendale e le procedure interne.

PRECEDENZA

In caso di assunzione con contratto di lavoro a tempo pieno di personale avente il Suo stesso inquadramento, adibito allo svolgimento di mansioni di pari livello e categoria legale di quelle a Lei assegnate, Le ricordiamo che Ella, ai sensi dell'art. 8, comma 6 d.lgs. n. 81/2015 ha un diritto di precedenza per la trasformazione del Suo rapporto di lavoro da tempo parziale a tempo pieno.

Alleghiamo al presente contratto, l'informativa resa ai sensi dell'art. 13 d.lgs. n. 196/03 e la richiesta del consenso per la gestione dei Suoi dati sensibili.

La delicatezza dei Suoi compiti richiederà l'osservanza degli obblighi di riservatezza, fedeltà e segretezza, previsti dalle norme di legge, dal CCNL di riferimento e dagli usi e consuetudini in materia di rapporti di lavoro subordinato [9].

Per quanto non previsto nella presente lettera di assunzione si fa riferimento alle norme di legge ed al CCNL applicato [10].

La preghiamo di sottoscrivere copia della presente per ricevuta e per integrale accettazione del contenuto.

Distinti saluti

Luogo e data ....

Il legale rappresentante

....

ACCETTAZIONE

Il sottoscritto .... dichiara di accettare l'assunzione nei termini e alle condizioni di cui sopra, che accetta integralmente in ogni sua parte [11].

Dichiara, inoltre, di essere a conoscenza, per diretta presa visione della bacheca aziendale, delle norme disciplinari relative alle infrazioni, alle procedure di contestazione e alle sanzioni contenute nel CCNL ...., nella legge (l. n. 300/1970 e d.lgs. n. 23/2015) [12], nel codice civile.

Si impegna, altresì, a svolgere la propria attività con la massima diligenza e nel più rigoroso rispetto dell'obbligo di fedeltà, ad osservare le direttive e le procedure aziendali, a mantenere stretto riserbo sulle notizie attinenti l'attività aziendale, a rispettare l'osservanza delle norme di legge e quelle impartite dall'azienda riguardanti la sicurezza sul lavoro.

Luogo e data ....

Firma del lavoratore

....

Per ricevuta e accettazione

[1]Il riferimento può essere indicato a mesi oppure a giorni di calendario ovvero di effettivo lavoro, a seconda della previsione del CCNL di riferimento.

[2]È anche possibile che le parti si accordino, quale condizione di miglior favore, nel senso di escludere il periodo di prova. In questo caso l'assunzione è da subito definitiva.

[3]Alla lettera di assunzione per tutti i nuovi assunti si allega di solito anche il modulo di scelta di destinazione del TFR alla previdenza complementare ai sensi dell'art. 8, comma 8 del d.lgs. n. 252/2005. Per il modulo, si veda la sezione “Clausole Accessorie”.

[4]Il riferimento alle mensilità supplementari è quello previsto dal CCNL di riferimento. In presenza di contratti collettivi aziendali che prevedano ulteriori mensilità è meglio farne menzione con una lettera separata direttamente collegata all'accordo aziendale e alla sua validità.

[5]Il riferimento è alle specifiche ed ai minimi di trattamento economico previsti dal CCNL di riferimento.

[6]Per l'integrazione delle specifiche relative al trattamento economico, quali ad esempio i Benefits si vedano le formule contenute nella sezione “Clausole accessorie” e “Retribuzione” anche per quanto concerne formule specifiche quali, ad es. la concessione dell'autovettura, l'attribuzione di un superminimo, la forfetizzazione degli straordinari etc.

[7]La distribuzione di orario proposta è quella di tipo orizzontale. Il d.lgs. n. 81/2015 ha abrogato le disposizioni del d.lgs. n. 61/2000 in materia di part-time e ne ha riscritto la disciplina con alcune modifiche. La legge non prevede più la distinzione tra part-time orizzontale, verticale e misto che prima era contenuta nell'art. 1 d.lgs. n. 61/2000. Tuttavia, nella lettera di assunzione, così come nei casi di trasformazione del rapporto di lavoro da tempo pieno a tempo parziale è bene dare indicazione precisa della distribuzione della prestazione lavorativa in base al giorno, alla settimana, al mese e all'anno.

[8]Cfr. sul punto il modello della Clausola elastica proposto nella presente sezione.

[9]Qui è possibile fare richiamo anche ai regolamenti interni quali Privacy; Uso degli Strumenti di lavoro; Salute e Sicurezza; Codice Etico.

[10]In base alle previsioni dell'art. 1 del d.lgs. n. 152/1977 gli elementi essenziali della lettera di assunzione sono:

a) l'identità delle parti;

b) il luogo di lavoro; in mancanza di un luogo di lavoro fisso o predominato, l'indicazione che il lavoratore è occupato in luoghi diversi, nonché la sede o il domicilio del datore di lavoro;

c) la data di inizio del rapporto di lavoro;

d) la durata del rapporto di lavoro, precisando se si tratta di rapporto di lavoro a tempo determinato o indeterminato;

e) la durata del periodo di prova se previsto;

f) l'inquadramento, il livello e la qualifica attribuiti al lavoratore, oppure le caratteristiche o la descrizione sommaria del lavoro;

g) l'importo iniziale della retribuzione e i relativi elementi costitutivi, con l'indicazione del periodo di pagamento;

h) la durata delle ferie retribuite cui ha diritto il lavoratore o le modalità di determinazione e di fruizione delle ferie;

i) l'orario di lavoro;

l) i termini del preavviso in caso di recesso.

In caso di applicazione del CCNL, l'informazione relativa alle previsioni di cui alle lett. e), g), h), i) ed l) può essere effettuata mediante rinvio alle disposizioni del contratto collettivo di lavoro eventualmente applicato.

[11]Solo nei casi di impiego che comporti contatti diretti e regolari con minori il datore di lavoro, prima dell'assunzione deve acquisire dal lavoratore la certificazione del casellario giudiziale al fine di verificare l'assenza di condanne per taluno dei reati di cui agli artt. 600-bis, 600-ter, 600-quater, 600-quinquies e 609-undecies c.p. ovvero la presenza di sanzioni interdittive all'esercizio di attività che comportino contatti diretti e regolari con minori (art. 25-bis del d.P.R. n. 313/2002. V. anche Nota Min. Giustizia 39/2014 e Circ. Min. Lav. 11 aprile 2014, n. 7175).

[12]Per gli assunti con contratto a tempo indeterminato a decorrere dal 7 marzo 2015 la disciplina relativa alle conseguenze derivanti dal licenziamento disciplinare sono quelle previste dal d.lgs. n. 23/2015. Le parti possono escludere l'applicazione di tale disciplina. Per maggiore approfondimento si rinvia alle sezioni “Potere disciplinare e di controllo”, “Licenziamento individuale”.

Commento

Il contratto di lavoro a tempo parziale era disciplinato dal d.lgs. 25 febbraio 2000, n. 61, emanato in attuazione della Direttiva 97/81/CE relativa all'Accordo quadro sul lavoro a tempo parziale sottoscritto il 6 giugno 1997 tra le Organizzazioni intercategoriali a carattere generale (UNICE, CEEP e CES). Tale disciplina è stata oggi trasfusa nel d.lgs. n. 81/2015 (artt. 4-12) attuativo della delega contenuta nella legge n. 183/2014 (Jobs Act).

L'elemento caratterizzante tale tipologia contrattuale è la minore durata in termini orario della prestazione lavorativa rispetto al parametro di riferimento che continua ad essere «l'orario normale di lavoro», cioè quello stabilito dall'art. 3, comma 1, d.lgs. n. 66/2003 (40 ore settimanali) o il più ridotto orario concretamente praticato presso l'unità produttiva in quanto stabilito dal contratto collettivo nazionale, territoriale o aziendale ivi applicato (art. 4 d.lgs. n. 81/2015).

La legge si preoccupava in passato (art. 1 del d.lgs. n. 61/2000) di definire anche il rapporto di lavoro a tempo parziale di tipo orizzontale, verticale e misto (cfr. Circ. Min. lav. n. 9/2004). Tale distinzione non è più prevista dalla legge ma mantiene rilevanza al fine di distinguere le diverse forme che può assumere la distribuzione oraria, giornaliera, settimanale e annuale della prestazione lavorativa svolta con contratto di lavoro a tempo parziale (art. 5, comma 2 d.lgs. n. 81/2015). Per “rapporto di lavoro a tempo parziale di tipo orizzontale” si intende normalmente quello in cui la riduzione di orario rispetto al tempo pieno è prevista in relazione all'orario normale giornaliero di lavoro. Per “rapporto di lavoro a tempo parziale di tipo verticale” quello in relazione al quale risulti previsto che l'attività lavorativa sia svolta a tempo pieno, ma limitatamente a periodi predeterminati nel corso della settimana, del mese o dell'anno. In caso di part-time verticale, non è quindi necessario indicare le fasce orarie in cui è resa la prestazione nel corso della giornata perché la prestazione è comunque svolta a tempo pieno (cfr. sul punto Nota Interpello Min. Lav. n. 11/2009). Per “rapporto di lavoro a tempo parziale di tipo misto” quello che si svolge secondo una combinazione delle due modalità sopra indicate.

Con il d.lgs. n. 81/2015 il legislatore ha voluto rendere la disciplina del contratto a tempo parziale molto più semplice, anche al fine di favorire il ricorso a tale forma di contratto di lavoro. La regolamentazione del rapporto di lavoro è affidata oltre che alla legge, alla contrattazione collettiva, nel quadro dei principi di parità di trattamento previsti per i lavoratori a tempo parziale. La legge stabilisce che i contratti collettivi possono modulare la durata del periodo di prova, del periodo di preavviso in caso di licenziamento o dimissioni e quella del periodo di conservazione del posto di lavoro in caso di malattia ed infortunio in relazione all'articolazione dell'orario di lavoro (art. 7, comma 2 d.lgs. n. 81/2015).

Il contratto di lavoro a tempo parziale deve essere redatto in forma scritta, richiesta, peraltro, a fini probatori (art. 5, comma 1, d.lgs. n. 81/2015). Il Decreto recepisce il principio, già peraltro affermato anche dalla dottrina, secondo cui l'imposizione della forma scritta ad probationem sarebbe pur sempre idonea a soddisfare le esigenze di controllo e certezza per il lavoratore sul contenuto del contratto (cfr. Maresca,La nuova disciplina legale del rapporto a tempo parziale, in Riv. giur. lav. 1987, I, 31-42; M. Brollo, Il lavoro a tempo parziale, in A. Vallebona (a cura di), I contratti di lavoro, Torino, 2009; contra, nel senso della necessità della forma scritta ad substantiam il più risalente orientamento della dottrina: Ghezzi-Romagnoli, Il rapporto di lavoro a tempo parziale, Milano, 1985; Mele, Il contratto di lavoro a tempo parziale, FAG, Milano, 1985; G. Zilio Grandi, M. Biasi, Commentario breve alla riforma Jobs Act, Padova, 2016).

Pertanto, in assenza della forma scritta non si ha la mancanza della prova della sussistenza del contratto di lavoro a tempo parziale: tale prova può essere giudizialmente offerta anche per testi (art. 2725 c.c.) oppure mediante giuramento decisorio (art. 2736 c.c.) ovvero attraverso la confessione giudiziale (art. 2733 c.c.) (cfr. Vallebona,La nuova disciplina del lavoro a tempo parziale, in Mass. giur. lav., n. 5, maggio 2000, 492).

In mancanza di prova della stipulazione del contratto a tempo parziale, il lavoratore può ottenere la dichiarazione della sussistenza di un rapporto di lavoro a tempo pieno, ma con effetto solo dalla data dell'accertamento giudiziale, fermo restando il diritto alla retribuzione per le prestazioni effettivamente rese in precedenza (art. 10, comma 1, d.lgs. n. 81/2015).

Secondo la giurisprudenza (Cass. n. 5330/2006) la nullità della clausola sul tempo parziale, per difetto di forma scritta, non implica, ai sensi dell'art. 1419, comma 1, c.c., l'invalidità dell'intero contratto – a meno che non risulti che i contraenti non lo avrebbero concluso senza quella parte colpita da nullità – e comporta, per il principio generale di conservazione del negozio giuridico colpito da nullità parziale, che il rapporto di lavoro deve considerarsi a tempo pieno (si veda anche Corte cost. n. 283/2005). Secondo la Suprema Corte, inoltre, «La stipulazione di un contratto a tempo parziale con l'inosservanza dei requisiti di forma previsti dall'art. 5 d.l. 30 ottobre 1984 n. 726, convertito, con modificazioni, nella legge 19 dicembre 1984 n. 863, non comporta l'automatica sostituzione della disciplina relativa a tale tipo di rapporto con quella prevista per i rapporti a tempo pieno – sia perché manca una disposizione in tal senso, analoga a quella dettata in materia di contratto di lavoro a tempo determinato, sia perché la normativa sul rapporto a tempo parziale mira a soddisfare le esigenze delle parti contrapposte e intende particolarmente garantire il rispetto della volontà di entrambe – e deve invece farsi applicazione della regola di cui all'art. 1419,1º comma, c.c.» (Cass. n. 7012/2004).

Inoltre, il lavoro si presume a tempo pieno in assenza di prova dell'accordo per il tempo parziale ed è onere del datore di lavoro, che alleghi invece la durata limitata dell'orario di lavoro ordinario, fornire la prova della consensuale riduzione della prestazione lavorativa (cfr. Cass. n. 2033/2000; Cass. n. 5518/2004).

Il comma 2 dell'art. 10 d.lgs. n. 81/2015 dichiara che l'eventuale mancanza o indeterminatezza nel contratto scritto delle indicazioni sulla collocazione temporale della prestazione non comporta la nullità del contratto di lavoro a tempo parziale, aderendo a quello che è sempre stato l'orientamento giurisprudenziale in materia di conservazione del contratto in luogo della sua dichiarazione di nullità.

Qualora l'omissione riguardi la durata della prestazione lavorativa, su richiesta del lavoratore, può essere dichiarata la sussistenza tra le parti di un rapporto di lavoro a tempo pieno ex nunc, cioè a partire dalla data dell'accertamento (art. 10, comma 2, primo periodo, d.lgs. n. 81/2015).

Qualora l'omissione riguardi la sola collocazione temporale dell'orario (art. 10, comma 2, secondo periodo d.lgs. n. 81/2015), il giudice provvede a determinare le modalità temporali di svolgimento della prestazione tenendo conto delle responsabilità familiari del lavoratore, della necessità di integrazione del reddito ma anche delle esigenze del datore di lavoro. Secondo la giurisprudenza di merito «è nulla la clausola di un contratto di lavoro part-time ove non sia determinata la ripartizione dell'orario di lavoro nella giornata, nel mese o nell'anno e sia invece riservata al datore di lavoro la scelta fra differenti e possibili orari di lavoro giornalieri; la conseguenza di una tale situazione è, però, non la trasformazione del rapporto a full-time, ma l'integrazione della retribuzione ex art. 36 Cost. in relazione alla maggiore disponibilità richiesta al dipendente» (Trib. Milano 2 gennaio 2006; v. anche Cass. n. 8882/2015; Cass. n. 1430/2012).

In entrambe le ipotesi la norma stabilisce poi il diritto del lavoratore ad un risarcimento del danno per il suo stato di continua disponibilità in aggiunta alla retribuzione corrispettiva alle prestazioni rese (art. 10, comma 2, terzo periodo, d.lgs. n. 81/2015).

Ai sensi dell'art. 7, d.lgs. n. 81/2015, il lavoratore a tempo parziale ha i medesimi diritti di un lavoratore a tempo pieno comparabile, intendendosi per tale il lavoratore inquadrato nello stesso livello in forza dei criteri di classificazione stabiliti dai contratti collettivi.

In particolare, il lavoratore part-time non può ricevere un trattamento meno favorevole rispetto a quello del lavoratore a tempo pieno inquadrato nel medesimo livello contrattuale. Da tale principio discende che il lavoratore a tempo parziale beneficia degli stessi diritti di un lavoratore a tempo pieno per quanto riguarda: l'importo della retribuzione oraria; la durata del periodo di prova e delle ferie annuali; la durata del periodo di astensione obbligatoria e facoltativa per maternità; la durata di conservazione del posto di lavoro in caso di malattia, infortuni sul lavoro e malattia professionale; l'applicazione delle norme di tutela della salute e sicurezza sul lavoro; l'accesso ad iniziative di formazione professionale organizzate dal datore di lavoro; l'accesso ai servizi sociali aziendali; i criteri di calcolo delle competenze indirette e differite previste dai contratti collettivi; i diritti sindacali.

La ridotta prestazione lavorativa del lavoratore a tempo parziale implica, invece, che il trattamento economico debba essere riproporzionato in relazione alla ridotta prestazione lavorativa. Infatti, in conformità al principio della proporzionalità della retribuzione alla quantità e qualità del lavoro svolto, l'art. 11, d.lgs. n. 81/2015, stabilisce la regola del riproporzionamento del trattamento economico del lavoratore a tempo parziale anche sul piano previdenziale.

Il contratto di lavoro a tempo parziale può essere anche a tempo determinato; in tal caso, troverà applicazione la disciplina sul rapporto di lavoro subordinato a termine (si rinvia alla formula “Lettera di assunzione a tempo determinato”.

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