Richiesta di trasformazione del rapporto di lavoro da full-time a part-timeInquadramentoÈ lavoro a tempo parziale il contratto con orario di lavoro inferiore a quello normale, così come definito dalle norme di legge e dal contratto collettivo. La forma scritta è richiesta a fini di prova. FormulaIl lavoratore .... Spett. Azienda .... .... OGGETTO: RICHIESTA DI TRASFORMAZIONE DEL RAPPORTO DI LAVORO DA FULL-TIME A PART-TIME. Il sottoscritto .... facendo seguito alla Vostra comunicazione del .... e in quanto occupato con contratto di lavoro a tempo pieno alle Vostre dipendenze dal .... .... con la qualifica di .... e le mansioni di .... .... con la presente chiedo la trasformazione del rapporto di lavoro a tempo pieno attualmente in essere, in rapporto di lavoro a tempo parziale. Resto in attesa di un cortese riscontro, al fine di poter concordare il nuovo orario di lavoro e le modalità di esecuzione della prestazione lavorativa. Luogo e data .... Firma del lavoratore .... CommentoIl contratto di lavoro a tempo parziale era disciplinato dal d.lgs. 25 febbraio 2000, n. 61, emanato in attuazione della Direttiva 97/81/CE relativa all'Accordo quadro sul lavoro a tempo parziale sottoscritto il 6 giugno 1997 tra le Organizzazioni intercategoriali a carattere generale (UNICE, CEEP e CES). Tale disciplina è stata oggi trasfusa nel d.lgs. n. 81/2015 (artt. 4-12) attuativo della delega contenuta nella legge n. 183/2014 (Jobs Act). L'elemento caratterizzante tale tipologia contrattuale è la minore durata in termini orario della prestazione lavorativa rispetto al parametro di riferimento che continua ad essere «l'orario normale di lavoro», cioè quello stabilito dall'art. 3, comma 1, d.lgs. n. 66/2003 (40 ore settimanali) o il più ridotto orario concretamente praticato presso l'unità produttiva in quanto stabilito dal contratto collettivo nazionale, territoriale o aziendale ivi applicato (art. 4 d.lgs. n. 81/2015). La legge si preoccupava in passato (art. 1 d.lgs. n. 61/2000) di definire anche il rapporto di lavoro a tempo parziale di tipo orizzontale, verticale e misto (cfr. Circ. Min. Lav. n. 9/2004). Tale distinzione non è più prevista dalla legge ma mantiene rilevanza al fine di distinguere le diverse forme che può assumere la distribuzione oraria, giornaliera, settimanale e annuale della prestazione lavorativa svolta con contratto di lavoro a tempo parziale (art. 5, comma 2, d.lgs. n. 81/2015). Per “rapporto di lavoro a tempo parziale di tipo orizzontale” si intende normalmente quello in cui la riduzione di orario rispetto al tempo pieno è prevista in relazione all'orario normale giornaliero di lavoro. Per “rapporto di lavoro a tempo parziale di tipo verticale” quello in relazione al quale risulti previsto che l'attività lavorativa sia svolta a tempo pieno, ma limitatamente a periodi predeterminati nel corso della settimana, del mese o dell'anno. In caso di part-time verticale, non è quindi necessario indicare le fasce orarie in cui è resa la prestazione nel corso della giornata perché la prestazione è comunque svolta a tempo pieno (cfr. sul punto Nota Interpello Min. Lav. n. 11/2009). Per “rapporto di lavoro a tempo parziale di tipo misto” quello che si svolge secondo una combinazione delle due modalità sopra indicate. Il d.lgs. 15 giugno 2015 n. 81 ha dato maggiore rilevanza al diritto di precedenza nella trasformazione del rapporto di lavoro nei casi di nuova assunzione con contratto di lavoro a tempo parziale. In questo caso il personale già occupato nello stesso ambito comunale deve essere informato mediante comunicazione accessibile a tutti nei locali dell'impresa e il datore di lavoro è tenuto a prendere in considerazione le domande di trasformazione a tempo parziale presentate dai dipendenti a tempo pieno (art. 8, comma 8, d.lgs. n. 81/2015). |