Trasformazione del rapporto a tempo parziale agevolato

Paola Salazar

Inquadramento

È lavoro a tempo parziale il contratto con orario di lavoro inferiore a quello normale, così come definito dalle norme di legge e dal contratto collettivo. La forma scritta è richiesta a fini di prova.

Formula

Luogo e data …

TRA

Azienda (P.I. e CF) con sede legale in … , Via … , (la “Società”) in persona del legale rappresentante

e

il Sig. … (C.F. … ) nato a … il … e residente a … in via … n. … (il “Lavoratore)

congiuntamente le “Parti”

PREMESSO CHE

- è in corso un rapporto di lavoro instaurato in data … e che il Lavoratore svolge mansioni di … e riveste la qualifica di …

- il Lavoratore … in possesso dei requisiti minimi di contribuzione, maturerà entro il 31 dicembre 2018 il prescritto requisito anagrafico per il conseguimento del diritto al trattamento pensionistico di vecchiaia così come previsto dall'art. 24, comma 6 del d.l. n. 201/2011 convertito con modificazioni in l. n. 214/2011

- che il Sig. … ha ricevuto dall'INPS la certificazione del possesso dei prescritti requisiti anagrafici e contributivi

- che il datore di lavoro ha inviato in data … all'Ispettorato del lavoro territorialmente competente l'impegno alla trasformazione del rapporto di lavoro da tempo pieno a tempo parziale e che in data … ha acquisito apposita autorizzazione (oppure è decorso il termine di cinque giorni lavorativi dalla ricezione della richiesta per ricevere l'autorizzazione – silenzio/assenso)

CONVENGONO

con il presente atto di trasformare il rapporto di lavoro da tempo pieno a tempo parziale alle seguenti condizioni:

-A seguito della trasformazione del contratto la qualifica resta invariata;

-L'orario a tempo parziale ha decorrenza dal … [1] ;

-La distribuzione dell'orario è la seguente:

(In caso di part-time orizzontale)

Lunedìdalle ore … alle ore … Totale …

Martedìdalle ore … alle ore … Totale …

Mercoledìdalle ore … alle ore … Totale …

Giovedìdalle ore … alle ore … Totale …

Venerdìdalle ore … alle ore … Totale …

Sabatodalle ore … alle ore … Totale …

Domenicadalle ore … alle ore … Totale …

Per un totale di ore settimanali … , mensili … , annuali … [2] (non inferiore al 40% e non superiore al 60%, cfr. art. 3 del D.M. 7 aprile 2016)

(In caso di part-time verticale) [3]

Distribuzione …

Per un totale di ore settimanali … , mensili … , annuali …

-La retribuzione sarà riproporzionata al nuovo orario di lavoro e sarà incrementata della quota corrispondente alla contribuzione ai fini pensionistici a carico azienda che Le sarebbe spettata senza la riduzione di orario, così come previsto dall'art. 2 del d.m. 7 aprile 2016. Tale emolumento è onnicomprensivo, non concorre alla formazione del reddito da lavoro dipendente e non è assoggettato a contribuzione previdenziale.

-Per quanto non espressamente contemplato dal presente contratto si rimanda al Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro applicato.

-Restano ferme tutte le altre condizioni contrattuali già in essere.

Data … Data …

Firma del datore di lavoro … Firma del lavoratore …

1. Cfr. sul punto l'art. 3 del d.l. 7 aprile 2016.

2. Il totale delle ore deve essere non inferiore al 40% e non superiore al 60%, cfr. sul punto l'art. 3 del D.M. 7 aprile 2016.

3. Il d.lgs. n. 81/2015 ha abrogato le disposizioni del d.lgs. n. 61/2000 in materia di part-time e ne ha riscritto la disciplina con alcune modifiche (artt. 4-12). La legge non prevede più come prima la distinzione tra part-time orizzontale, verticale e misto (art. 1 d.lgs. n. 61/2000). Tuttavia, per ragioni di adeguata distribuzione della prestazione lavorativa in base al giorno, alla settimana, al mese e all'anno, ancora prevista come obbligo dall'art. 5, c. 2 d.lgs. n. 81/2015 è comunque utile fare riferimento in via puramente convenzionale alla previgente distinzione. Per approfondimenti cfr. i Commenti presenti alle Formule del Part-time.

Commento

L'art. 1, comma 284 della l. n. 208/2015 (Legge di stabilità per il 2016) ha introdotto la possibilità, per i lavoratori prossimi al pensionamento di vecchiaia di chiedere la trasformazione del rapporto di lavoro da tempo pieno a tempo parziale. La norma – attuata con il d.m. 7 aprile 2016 - Incentivi al passaggio al lavoro part-time in prossimità del pensionamento di vecchiaia, ai sensi dell'art. 1, comma 284, della legge 28 dicembre 2015, n. 208, pubblicato in G.U. Serie Generale n.115 del 18-5-2016 - ha previsto che i lavoratori dipendenti del settore privato iscritti all'assicurazione generale obbligatoria e alle forme sostitutive ed esclusive della medesima con contratto di lavoro a tempo pieno e indeterminato che maturano entro il 31 dicembre 2018 il diritto al trattamento pensionistico di vecchiaia (così come previsto dall'art. 24, comma 6, d.l. n. 201/2011, convertito con modificazione in l. n. 214/2011 e successive modificazioni) che abbiano maturato i requisiti minimi di contribuzione per il diritto al predetto trattamento pensionistico di vecchiaia (20 anni), possono concordare con il datore di lavoro una riduzione dell'orario di lavoro in misura compresa tra il 40% e il 60%, ottenendo mensilmente dallo stesso datore di lavoro una somma – libera da imposte e da contribuzione - corrispondente alla contribuzione previdenziale a fini pensionistici a carico del datore di lavoro relativa alla prestazione lavorativa non effettuata. La trasformazione del rapporto di lavoro in rapporto di lavoro a tempo parziale non può però prevedere una durata superiore al periodo intercorrente tra la data di accesso alla riduzione di orario e la data di maturazione del requisito anagrafico previsto dall'art. 24, comma 6, dell'indicato d.l. n. 201/2011 convertito in l. n. 214/2011.

Tale importo non concorre alla formazione del reddito da lavoro dipendente e non è assoggettato a contribuzione previdenziale. Gli effetti del contratto decorrono dal primo giorno del periodo di paga mensile successivo a quello di accoglimento da parte dell'INPS dell'istanza presentata dal datore di lavoro.

Il datore di lavoro è infatti tenuto a trasmettere alla sede territoriale dell'Ispettorato Nazionale del lavoro apposita richiesta di autorizzazione alla trasformazione. L'autorizzazione viene rilasciata entro i cinque giorni lavorativi decorrenti dalla ricezione della richiesta. Decorso inutilmente il termine, l'autorizzazione si considera rilasciata. Una volta acquisito il provvedimento di autorizzazione, ovvero decorso l'indicato termine di cinque giorni lavorativi il datore di lavoro trasmette istanza telematica all'INPS il quale nei cinque giorni lavorativi successivi ne comunica l'accoglimento o il rigetto (cfr. sul punto il d.m. 7 aprile 2016 e la circ. INPS n. 90/2016).

Per i periodi di riduzione della prestazione lavorativa è riconosciuta la contribuzione figurativa commisurata alla retribuzione corrispondente alla prestazione lavorativa non effettuata.

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