Richiesta di prestazione lavoro supplementareInquadramentoÈ lavoro a tempo parziale il contratto con orario di lavoro inferiore a quello normale, così come definito dalle norme di legge e dal contratto collettivo. La forma scritta è richiesta a fini di prova. Durante lo svolgimento del rapporto di lavoro è possibile il ricorso al lavoro supplementare. Formula
RICHIESTA DI PRESTAZIONE LAVORO SUPPLEMENTARE In applicazione delle disposizioni del CCNL applicato (oppure: in assenza di specifica normativa prevista dal CCNL ....), applicato dalla scrivente, con la presente Le chiediamo lo svolgimento di una prestazione di lavoro supplementare da effettuarsi nella giornata del .... dalle ore .... alle ore .... (se il limite del lavoro supplementare non è previsto dal CCNL esso non può essere superiore al 25% della normale prestazione annua a tempo parziale e il lavoratore si può rifiutare per comprovate ragioni lavorative, di salute, familiari, di formazione professionale ex art. 6, comma 2 d.lgs. n. 81/2015). Tale richiesta è motivata dalle seguenti cause ...., che ci impediscono di far fronte con la abituale forza lavoro. In ragione di quanto sopra Le verrà applicata una maggiorazione della Sua retribuzione oraria pari a ....% (non inferiore al 15% della retribuzione oraria globale di fatto comprensiva delle mensilità supplementari e degli istituti indiretti). Voglia restituirci sottoscritta una copia della presente per ricevuta e accettazione. Distinti saluti. Luogo e data .... Il legale rappresentante Il lavoratore: firma per accettazione Data .... CommentoIl d.lgs. 15 giugno 2015, n. 81 ha abrogato le disposizioni del d.lgs. n. 61/2000 in materia di part-time e ne ha riscritto la disciplina con alcune modifiche. La legge non prevede più la distinzione tra part-time orizzontale, verticale e misto che prima era contenuta nell'art. 1 d.lgs. n. 61/2000. Tuttavia, nella lettera di assunzione, così come nei casi di trasformazione del rapporto di lavoro da tempo pieno a tempo parziale è bene dare indicazione precisa della distribuzione della prestazione lavorativa in base al giorno, alla settimana, al mese e all'anno. La legge peraltro, prevede ancora espressamente che nel contratto di lavoro a tempo parziale debba essere data puntuale indicazione della durata della prestazione lavorativa e della collocazione temporale dell'orario con riferimento al giorno, alla settimana, al mese e all'anno, anche mediante rinvio ai turni programmati (art. 5 d.lgs. n. 81/2015). Nel rispetto di quanto previsto dai contratti collettivi, il datore di lavoro ha la facoltà di richiedere al lavoratore a tempo parziale, entro i limiti dell'orario normale di lavoro previsto dall'art. 3 del d.lgs. n. 66/2003, lo svolgimento di prestazioni supplementari (ossia quelle svolte oltre l'orario di lavoro concordato fra le parti). Qualora il contratto collettivo di settore non abbia provveduto a disciplinare il lavoro supplementare, questo è possibile su richiesta del datore di lavoro ma in misura non superiore al 25 per cento delle ore di lavoro settimanali concordate con applicazione di una maggiorazione del 15 per cento della retribuzione oraria globale di fatto, comprensiva dell'incidenza della retribuzione delle ore supplementari sugli istituti retributivi indiretti e differiti. Tuttavia, il lavoratore può rifiutare lo svolgimento del lavoro supplementare ove giustificato da comprovate esigenze lavorative, di salute, familiari o di formazione professionale (art. 6 d.lgs. n. 81/2015). Nel rapporto di lavoro a tempo parziale è comunque consentito lo svolgimento di prestazioni di lavoro straordinario, così come definito dall'art. 1, comma 2, lettera c), d.lgs. n. 66/2003, le quali normalmente trovano applicazione nei casi di part-time di tipo verticale (art. 6 d.lgs. n. 81/2015). |