Schema di Piano Formativo Individuale I e III livelloInquadramentoLa legge prevede la possibilità di stipulare il contratto di apprendistato inteso quale contratto di lavoro a tempo indeterminato finalizzato alla formazione e alla occupazione dei giovani articolato in tre tipologie differenziate in base alla finalità perseguita. FormulaScarica il piano formativo Scarica il dossier individuale CommentoL'attuale disciplina del contratto di apprendistato è contenuta nel d.lgs. n. 81/2015 (artt. 41-47) che ha abrogato la previgente normativa in materia pur mantenendola sostanzialmente inalterata (la normativa è stato poi oggetto di una prima modifica nell'anno successivo con la pubblicazione del d.lgs. n. 185/2016). Il rapporto di apprendistato è un rapporto di lavoro c.d. “speciale”, in quanto vi è l'obbligo – aggiuntivo – del datore di lavoro di impartire, o far impartire, al prestatore l'insegnamento necessario ad ottenere la capacità tecnica, volta al conseguimento di una determinata qualifica. La causa del contratto consiste, dunque, nello scambio dell'addestramento professionale con la prestazione di lavoro (causa “mista”); nelle more dell'esecuzione del contratto si applicano regole speciali, mentre al termine di tale periodo, se l'apprendista viene confermato in servizio, il rapporto viene assoggettato alla disciplina ordinaria (Cass. n. 22482/2002; Cass. n. 11265/2013; Cass. n. 14754/2014; Cass. n. 10075/2013). Per le regioni e i settori nei quali la nuova disciplina non è immediatamente operativa, trovano applicazione le regolazioni contrattuali vigenti. Innanzitutto, si conferma che l'apprendistato, inteso come contratto a tempo indeterminato finalizzato alla formazione e alla occupazione dei giovani, si presenta – integrando così un sistema duale “formazione – lavoro” con riferimento ai titoli di istruzione e formazione e alle qualificazioni professionali contenuti nel Repertorio nazionale di cui all'articolo 8 del d.lgs. 16 gennaio 2013, n. 13, nell'ambito del Quadro europeo delle qualificazioni, nella triplice veste di: • apprendistato per la qualifica e il diploma professionale, il diploma di istruzione secondaria superiore e il certificato di specializzazione tecnica superiore (c.d. apprendistato di primo livello), finalizzato al conseguimento di un titolo riconosciuto nell'ordinamento scolastico o all'acquisizione di competenze tecnico-professionali ulteriori rispetto a quelle previste dai regolamenti scolastici (in quest'ultima ipotesi è rivolto ai giovani iscritti a partire dal secondo anno dei percorsi di istruzione secondaria superiore o a quelli frequentanti il corso annuale integrativo che si conclude con l'esame di Stato). Questo primo tipo di apprendistato ha come destinatari i giovani che hanno acquisito un diploma di istruzione secondaria superiore o a coloro che hanno scelto un percorso scolastico professionalizzante per conseguire uno dei titoli summenzionati; • apprendistato professionalizzante (c.d. apprendistato di secondo livello), finalizzato al conseguimento di una qualificazione professionale ai fini contrattuali determinata dalle parti del contratto sulla base dei profili o qualificazioni professionali previsti per il settore di riferimento dai sistemi di inquadramento del personale dei contratti collettivi stipulati dalle associazioni sindacali comparativamente più rappresentative sul piano nazionale. Questa tipologia di apprendistato può essere anche finalizzata al riconoscimento della qualifica di maestro artigiano secondo le modalità eventualmente definite dalle regioni e dalle associazioni di categoria dei datori di lavoro. Il contratto può essere a tempo determinato, se previsto dai c.c.n.l. stipulati dalle associazioni sindacali comparativamente più rappresentative sul piano nazionale per lo svolgimento di attività in cicli stagionali. In questo secondo tipo di apprendistato (una volta denominato “contratto di mestiere”, denominazione ora venuto meno), la formazione genera non già un titolo, una qualifica, un diploma così come esplicitato per il primo tipo (ma anche per il terzo) tipo di contratto di apprendistato, bensì l'attestazione di competenze corrispondenti a profili professionali elaborati dalla contrattazione collettiva; in questo caso la formazione teorica, comunque presente nel contratto in esame, soddisfa l'esigenza di sostenere l'attività di lavoro con un supporto formativo; • apprendistato di alta formazione e ricerca (c.d. apprendistato di terzo livello), finalizzato al conseguimento di titoli di studio universitari e dell'alta formazione, compresi i dottorati di ricerca, i diplomi relativi ai percorsi degli istituti tecnici superiori, all'attività di ricerca o allo svolgimento del praticantato per l'accesso alle professioni ordinistiche. Si veda per analogia quanto detto per il primo tipo di apprendistato. Si veda anche circ. INPS, 14 novembre 2018. Completa il quadro descritto la previsione in forza della quale ai fini della loro qualificazione o riqualificazione professionale, possono essere assunti in apprendistato professionalizzante, senza limiti di età, i lavoratori beneficiari di indennità di mobilità o di un trattamento di disoccupazione (esclusi, tuttavia, i percettori dell'assegno di ricollocazione che non siano anche percettori di un trattamento di disoccupazione). Per essi trovano applicazione, in deroga alla normativa in materia di apprendistato: – le disposizioni in materia di licenziamenti individuali; – il regime contributivo agevolato, per i lavoratori beneficiari di indennità di mobilità. Circa la forma del contratto, la legge prescrive la forma scritta ai fini della prova (la violazione della norma è punita con la sanzione da euro 100 a euro 600 e da euro 300 a 1.500, in caso di recidiva). La forma soddisfa la necessità di garantire la regolarità amministrativa dell'atto e i successivi adempimenti amministrativi e la reale volontà delle parti. La forma scritta ad substantiam viene richiesta per il solo patto di prova giusto quanto previsto dall'art. 2096 c.c. Inoltre, il contratto contiene, in forma sintetica, il piano formativo individuale definito anche sulla base di moduli e formulari stabiliti dalla contrattazione collettiva o dagli enti bilaterali. Nell'apprendistato per la qualifica e il diploma professionale, il diploma di istruzione secondaria superiore e il certificato di specializzazione tecnica superiore e nell'apprendistato di alta formazione e ricerca, il piano formativo individuale è predisposto dalla istituzione formativa con il coinvolgimento dell'impresa. L'assunzione con contratto di apprendistato viene comunicata ai Servizi competenti per l'impiego entro il giorno precedente l'inizio del rapporto di lavoro con modalità telematica. Si osserva, inoltre, che a decorrere dal 25 giugno 2008 non è più previsto l'obbligo della visita medica pre-assuntiva, fermi restando gli obblighi di tutela previsti per i minori e per l'adibizione a mansioni che richiedono sorveglianza sanitaria speciale in base alle disposizioni del TU in materia di sicurezza sul lavoro (d.lgs. 9 aprile 2008, n. 81). Per quanto concerne la durata, l'art. 42 si limita a fissare la durata minima non inferiore a 6 mesi, fatto salvo quanto previsto per casi specifici (attività stagionali). Infine, fatte salve specifiche previsioni di legge o di contratto collettivo, i lavoratori assunti con contratto di apprendistato sono esclusi dal computo dei limiti numerici previsti da leggi e contratti collettivi per l'applicazione di particolari normative e istituti. Anche sotto l'aspetto contributivo e previdenziale il contratto di apprendistato presenta alcune particolarità. Si veda anche Circ. INPS, 14 novembre 2018. La legge interviene severamente per punire la condotta di quei datori di lavoro che contravvengono agli obblighi formativi – ai quali sono legate le agevolazioni contributive – ove la responsabilità sia esclusivamente del datore di lavoro (sull'onere della prova gravante sul datore di lavoro a che la mancata formazione sia imputabile al lavoratore v. Cass. n. 27511/2013; Cass. n. 2015/2012; Cass. n. 22624/2015). Infatti, il datore di lavoro che non adempie l'obbligo formativo deve corrispondere la differenza tra la contribuzione effettivamente versata e quella dovuta con riferimento all'inquadramento contrattuale superiore che il lavoratore avrebbe raggiunto al termine del periodo di apprendistato, maggiorata del 100%. È possibile che in caso di ispezione, ravvisato l'inadempimento, l'ispettore impartisca un atto di disposizione – ove la mancata formazione sia “recuperabile” – assegnando al datore di lavoro un termine entro il quale adempiere all'obbligo formativo. Si segnala come i principi dell'alternanza Scuola-Lavoro abbia subito un importante ridimensionamento per effetto della legge l. n. 145/2018 (Legge di Bilancio 2019), all'art. 1, commi 784-787. |