Contratto di appalto di serviziInquadramentoIl contratto di appalto è caratterizzato dall'assunzione dell'obbligo del compimento di un'opera o un servizio con organizzazione di mezzi e gestione a proprio rischio da parte dell'appaltatore con struttura di tipo imprenditoriale. Formula
CONTRATTO DI APPALTO DI SERVIZI TRA .... con sede in ....Via ...., iscritta al Registro delle Imprese di .... n ...., C.F .... e P.I. ...., in persona del legale rappresentante pro-tempore sig/sig.ra, nato a il ...., domiciliato per la carica in .... (di seguito Committente) E .... con sede in ....Via ...., iscritta al Registro delle Imprese di .... n. ...., C.F. .... e P.I. ...., in persona del legale rappresentante pro-tempore Sig/Sig.ra ...., nato a il ...., domiciliato per la carica in .... (di seguito Appaltatore) E (congiuntamente le Parti) PREMESSO - che il Committente come sopra indicato e rappresentato svolge attività di .... - che il Committente ha interesse a ricevere da soggetto qualificato i seguenti servizi ....; - che l'Appaltatore è in possesso della professionalità, dell'esperienza, della competenza e dell'organizzazione imprenditoriale, di uomini e di mezzi idonea al raggiungimento degli obiettivi come sopra definiti; - che l'Appaltatore .... intende accettare l'incarico proposto; TUTTO CIÒ PREMESSO, SI CONVIENE QUANTO SEGUE Le premesse costituiscono parte integrante e sostanziale del presente accordo 1 OGGETTO DELL'APPALTO 1.1 Il Committente affida all'appaltatore lo svolgimento delle seguenti attività/servizi .... 2 DURATA 2.1 L'appalto avrà la durata di ...., a decorrere dal .... fino al .... 2.2 Il presente contratto si intenderà tacitamente rinnovato alla scadenza, per un periodo di ulteriori ....,(mesi) qualora una delle parti non comunichi disdetta all'altra, a mezzo di raccomandata con avviso di ricevimento nel rispetto di un termine di disdetta di .... giorni prima della scadenza come definita al punto 2.1.. Termine che le Parti riconoscono come essenziale. Oppure È escluso il tacito rinnovo. Eventuali proroghe e/o rinnovi saranno possibili soltanto in forma scritta. 3 MODALITÀ DI SVOLGIMENTO DEI SERVIZI 3.1 L'appaltatore si obbliga ad espletare i servizi oggetto del presente contratto a regola d'arte e “chiavi in mano” ed in ogni caso secondo correttezza e buona fede ai sensi degli art. 1175 e 1375 c.c. 3.2 L'appaltatore si impegna altresì a svolgere ogni attività necessaria, opportuna, utile e funzionale alla realizzazione degli obiettivi oggetto del presente contratto. 3.3. Il servizio verrà reso dall'appaltatore con organizzazione di mezzi e gestione a proprio rischio nel rispetto degli standards di qualità e delle caratteristiche tecniche suggerite dalla normale prassi degli affari relativamente ad attività quali quella oggetto del servizio stesso. 3.4 Fermi gli impegni di cui ai punti che precedono, l'appaltatore sarà libero di determinare modalità e termini di esecuzione di tutte le operazioni e le attività che ritenga necessarie, opportune, utili o funzionali per la realizzazione del servizio dedotto nel presente contratto. 3.5 L'appaltatore si impegna a mantenere in buono stato di efficienza i macchinari, gli utensili, gli attrezzi e quant'altro necessario per l'esecuzione delle attività oggetto del contratto e dei servizi come sopra indicati, provvedendo a che tali beni e strumenti, nonché il materiale di consumo, non costituiscano fonte di pericolo per l'ambiente e per la sicurezza e la salute di chi tale ambiente frequenta. 4 AUSILIARI DELL'APPALTATORE 4.1 Per lo svolgimento delle attività di cui al presente contratto e per ogni ulteriore attività necessaria, utile o funzionale alla gestione e fornitura del servizio dedotto nel presente contratto nonché per la miglior organizzazione e fornitura dello stesso, l'appaltatore si avvarrà di propri soci, dipendenti e collaboratori rispetto ai quali il Committente abbia manifestato preventivamente, in forma scritta, il proprio discrezionale gradimento (di seguito, gli “ausiliari”). 4.2. Dell'operato degli ausiliari risponde l'appaltatore, anche nei confronti dei terzi. Ogni rapporto economico e giuridico dovrà intercorrere in via esclusiva tra l'appaltatore e i propri ausiliari essendo e rimanendo il Committente del tutto estraneo a tali rapporti. Il Committente, che riceverà un elenco nominativo di tutti gli ausiliari impiegati dall'appaltatore, si impegna, pertanto, ad astenersi dall'impartire ordini o direttive agli ausiliari i quali risponderanno del loro operato solo all'appaltatore e al personale dell'appaltatore. 4.2 L'appaltatore si impegna al rispetto ed all'adempimento, nei confronti degli ausiliari, di tutte le norme, presenti e future, derivanti da leggi, decreti, regolamenti, circolari, contratti collettivi di lavoro nazionali ed integrativi ed accordi sindacali di qualunque genere nonché da eventuali contratti individuali di lavoro, comunque ad essa applicabili sotto il profilo normativo, economico, assicurativo, previdenziale ed antinfortunistico, nonché sotto ogni profilo in essi contemplato impegnandosi ad assicurare un trattamento economico coerente con la contrattazione collettiva del settore e della zona di riferimento per le attività oggetto dell'appalto. 4.3 L'appaltatore si impegna a fornire al Committente, a semplice richiesta, tutta la documentazione comprovante il rispetto e il puntuale adempimento delle normative vigenti e future inerenti il rapporto di lavoro degli ausiliari. 5. PERSONALE IMPIEGATO NELL'APPALTO 5.1 L'appaltatore dovrà assicurare il servizio impiegando un numero di lavoratori sufficiente e congruo, utilizzando lavoratori subordinati o collaboratori con i quali stipulerà contratti previsti e consentiti dalle norme di legge in vigore. 5.2. Gli obblighi e gli oneri assicurativi, antinfortunistici, assistenziali e previdenziali sono e restano interamente a carico dell'appaltatore. 5.3 Il potere organizzativo e direttivo nei confronti dei lavoratori utilizzati nell'appalto sarà esercitato esclusivamente dall'appaltatore. 5.4 Il comportamento del personale impiegato dall'appaltatore nell'esecuzione del presente contratto dovrà essere improntato alla puntualità, alla precisione, all'efficienza, alla diligenza ed alla correttezza. Il Committente potrà richiedere all'appaltante di provvedere all'allontanamento dagli uffici del Committente del personale dell'appaltatore inadempiente agli obblighi di cui sopra. È ad esclusivo carico dell'appaltatore ogni responsabilità civile, penale, amministrativa, diretta od indiretta, derivante da colpa o dolo dei propri dipendenti, così come ogni responsabilità che dovesse derivare dall'impiego delle procedure, delle macchine, degli strumenti e delle attrezzature di lavoro. 5.5 L'appaltatore manterrà tutti gli spazi occupati dal proprio personale in condizione di perfetta pulizia ed igiene, utilizzando macchinari e prodotti specifici idonei. A tal fine l'appaltatore si obbliga a mantenere in buono stato di efficienza i macchinari, gli utensili, gli attrezzi e quant'altro necessario per l'esecuzione dei servizi, provvedendo a che tali beni e strumenti, nonché il materiale di consumo, non costituiscano fonte di pericolo per l'ambiente e per la sicurezza e la salute di chi tale ambiente frequenta. 6 VINCOLO DI SOLIDARIETÀ 6.1 In relazione a quanto disposto dal d.lgs. 10 settembre 2003, n. 276 art. 29, comma 2 (come da ultimo modificato dal d.l. 17 marzo 2017, n. 25 art. 2, comma 1, lettere a) e b), convertito dalla legge 20 aprile 2017 n. 49 e dall'art. 29 del d.l. 2 marzo 2024, n. 19 convertito dalla legge 29 aprile 2024, n. 56), vale a dire al vincolo di solidarietà istituito tra appaltante e appaltatore entro il limite di due anni dalla cessazione dell'appalto per la corresponsione ai lavoratori in esso utilizzati dei trattamenti retributivi e dei contributi previdenziali dovuti, le parti convengono quanto segue: a) l'appaltatore consegnerà al Committente copia dei contratti di lavoro e del tesserino di riconoscimento del personale utilizzato nell'appalto prima che ogni singolo lavoratore inizi la propria attività lavorativa; b) fermi restando gli obblighi di redazione del DUVRI, così come previsti dalla Legge, l'appaltatore consegnerà in ogni caso al Committente, prima che ogni singolo lavoratore subordinato inizi la propria attività lavorativa, copia della comunicazione di assunzione, dalla quale in particolare risulti l'inquadramento, il livello e la qualifica attribuiti e la contrattazione collettiva applicata; c) l'appaltatore consegnerà mensilmente al Committente copia dei prospetti di paga di tutto il personale subordinato e parasubordinato utilizzato nell'appalto e delle denunce periodiche; f) l'appaltatore consegnerà al Committente con periodicità .... copia del DURC. 6.2 L'inesatto o irregolare adempimento, da parte dell'appaltatore, degli obblighi retributivi e contributivi nei confronti del personale utilizzato nell'appalto costituisce giusta causa di risoluzione del presente contratto. 7 SICUREZZA 7.1 Ai sensi e per gli effetti di quanto previsto dall'art. 26, comma 1, d.lgs. n. 81/2008, il Committente dichiara di aver verificato l'idoneità tecnico professionale dell'appaltatore, e ciò in particolare mediante l'acquisizione sia del certificato di iscrizione dell'appaltatore alla competente Camera di Commercio, Industria e Artigianato, che dell'autocertificazione dello stesso del possesso dei requisiti di idoneità tecnico professionale ai sensi del d.P.R. n. 445/2000 e della patente prevista dall’art. 27 d.lgs. n. 81/2008 per operare nei cantieri temporanei o mobili.. 7.2 Il Committente e l'appaltatore si obbligano a cooperare all'attuazione delle misure di prevenzione e protezione dai rischi sul lavoro incidenti sull'attività lavorativa oggetto dell'appalto, nonché a coordinare gli interventi di protezione e prevenzione dai rischi. Ai sensi e per gli effetti di quanto previsto dall'art. 26, comma 3, d.lgs. n. 81/2008, si allega al contratto (sub allegato B) il documento di valutazione dei rischi (di seguito, il “documento”), elaborato dal committente, nel quale sono indicate le misure adottate per eliminare o comunque ridurre al minimo i rischi da interferenze. Il documento verrà adeguato, in funzione dell'evoluzione del servizio. Nel documento non si tiene conto dei rischi specifici propri dell'attività dell'appaltatore. 7.3 Ai sensi e per gli effetti di quanto previsto dall'art. 26, comma 5, d.lgs. 81/2008, si specifica che i costi delle misure adottate per eliminare (ove ciò non sia possibile, per ridurre al minimo) i rischi in materia di salute e sicurezza sul lavoro derivanti dalle interferenze delle lavorazioni sono pari a euro .... 8 CORRISPETTIVO 8.1 Il Committente corrisponderà all'appaltatore per l'esecuzione dei servizi oggetto del presente contratto la somma di euro .... 8.2 Il corrispettivo verrà liquidato dal Committente con la seguente periodicità ....; Il pagamento sarà effettuato a mezzo .... entro .... giorni dalla consegna della fattura. Tutte le spese necessarie per l'esecuzione delle attività e dei servizi oggetto del presente contratto sono a carico dell'appaltatore. 9 RISCHIO D'IMPRESA 9.1 L'appaltatore adempirà al presente contratto con l'impiego dei capitali e dei mezzi necessari e assumendosi il rischio dell'impresa. 10 RESPONSABILITÀ CIVILE 10.1 L'appaltatore risponderà dei danni alle persone e alle cose provocati nello svolgimento del servizio, restando a suo completo ed esclusivo carico qualsiasi risarcimento, senza diritto di rivalsa da parte del Committente. In relazione a ciò si obbliga a contrarre apposita polizza assicurativa con compagnia di rilevanza nazionale. 11 INCEDIBILITÀ DEL CONTRATTO 10.1 L'appaltatore non potrà cedere a terzi il presente contratto né subappaltare il servizio senza il preventivo consenso scritto del Committente, pena la risoluzione di diritto del contratto e l'obbligo di risarcire i danni e le spese causati a quest'ultima. 12 VARIAZIONI CONCORDATE 12.1 L'appaltatore non potrà apportare variazioni alle modalità convenute per l'espletamento dei servizi, tranne che il Committente non le autorizzi con atto scritto; in ogni caso l'appaltatore non ha diritto a compenso aggiuntivo, rispetto a quello determinato nel precedente art. 7, per le variazioni o per le aggiunte, salvo diversa pattuizione. 13 POTERE DI VERIFICA 13.1 L'appaltante ha diritto di controllare lo svolgimento dei servizi a mezzo di proprio personale. 13.2 Qualora sia rilevata una difformità del servizio rispetto a quanto previsto nel contratto e nell'allegato il committente potrà contestare per iscritto la difformità all'appaltatore imponendogli di adeguare il servizio a quanto concordato in un termine non inferiore a 30 giorni. Il mancato adeguamento del servizio nel termine indicato determinerà la risoluzione del contratto. 14 CONFIDENZIALITÀ E RISERVATEZZA 14.1 L'appaltatore si impegna a mantenere - ed a far sì che gli ausiliari mantengano - la più assoluta riservatezza e riserbo su qualsivoglia aspetto, notizia ed informazione relativa alla committente di cui venisse a conoscenza durante l'esecuzione del contratto e così in via esemplificativa ogni notizia informazione inerente l'organizzazione, il know-how, la clientela, i servizi, i prodotti, le condizioni contrattuali applicate dalla stessa committente. 14.2 Le parti, con riferimento alla normativa vincolistica di cui al D.Lgs. 30 giugno 2003, n. 196 e successive integrazioni e al GDPR (Reg. UE n. 679/2016), si scambiano reciproca autorizzazione a trattare i dati personali in loro possesso in relazione agli adempimenti normativi e contrattuali necessari per eseguire le obbligazioni e adempiere agli obblighi e doveri derivanti dal presente contratto. 15 IMPOSSIBILITÀ SOPRAVVENUTA 15.1 Qualora l'appaltatore non fosse in grado di rendere il servizio per un'impossibilità sopravvenuta ne darà immediata comunicazione per iscritto al Committente precisando se si tratta di impossibilità totale o parziale. Nel primo caso, il contratto si intenderà risolto di diritto ex art. 1463 c.c.; nel secondo caso su richiesta del Committente, l'appaltatore continuerà a svolgere quella parte del servizio comunque realizzabile, ma lo stesso Committente avrà diritto ad una corrispondente riduzione del corrispettivo in misura proporzionale alla durata dell'impedimento ed alla residua utilità del servizio durante il periodo di parziale esecuzione. 16. RECESSO 16.1. Ciascuna parte potrà recedere con effetto immediato dal contratto in qualunque momento prima della scadenza come sopra definita in presenza di una giusta causa intesa quale causa così grave da non consentire la prosecuzione nemmeno provvisoria del rapporto. 17. CLAUSOLE FINALI .... 18. FORO ELETTIVO 18.1 Le parti eleggono foro esclusivamente competente per qualsiasi controversia dovesse sorgere dall'interpretazione ovvero dall'esecuzione del presente contratto il Foro di .... Firma del Committente .... Firma dell'Appaltatore .... ALLEGATO A Il servizio consiste, anche ed in particolare, nelle seguenti attività: a) b) c) ALLEGATO B Documento di valutazione dei rischi da interferenze ai sensi dell'art. 26, comma 3, d.lgs. n. 81/2008. ALLEGATO C Autocertificazione del possesso dei requisiti di idoneità tecnico-professionale ai sensi dell'art. 47 del d.P.R. 445/2000. CommentoIl Contratto di appalto è disciplinato dagli artt. 1655 e segg. c.c. In particolare, l'art. 1655 c.c. precisa che “l'appalto è il contratto col quale una parte assume, con organizzazione dei mezzi necessari e con gestione a proprio rischio, il compimento di un'opera o di un servizio verso un corrispettivo in danaro”. Ai fini della sussistenza della figura dell'appalto non è sufficiente il mero compimento di un'opera o di un servizio, ma bisogna aver riguardo all'assunzione del rischio e all'organizzazione dei mezzi. La struttura deve essere di tipo imprenditoriale. Elemento che distingue il contratto di appalto dal contratto di prestazione d'opera ex art. 2222 e ss. c.c. Sul fronte delle garanzie previste dal Codice civile a favore di coloro che prestino attività per l'appaltatore, l'art. 1676 c.c. stabilisce, che “coloro che, alle dipendenze dell'appaltatore, hanno dato la loro attività per eseguire l'opera o per prestare il servizio possono proporre azione diretta contro il committente per conseguire quanto è loro dovuto, fino alla concorrenza del debito che il committente ha verso l'appaltatore nel tempo in cui essi propongono la domanda”. Secondo l'orientamento prevalente della giurisprudenza, l'azione diretta ivi prevista è da considerarsi distinta ed autonoma rispetto a quella che, eventualmente, venga simultaneamente proposta nei confronti dell'appaltatore, datore di lavoro nel senso che l'azione è limitata al solo credito maturato dal lavoratore in forza dell'attività svolta per l'esecuzione dell'opera o la prestazione del servizio oggetto dell'appalto e non anche con riferimento ad ulteriori crediti, pur relativi allo stesso rapporto di lavoro (cfr. App. Potenza 6 giugno 2017; Trib. Milano 1 marzo 2017; Trib. Torino 16 settembre 2016). Tale azione è esperibile anche in caso di fallimento dell'appaltatore (Cass. n. 10543/2016). Sul versante della distinzione tra appalto e somministrazione di lavoro, l'art. 29 del d.lgs. n. 276/2003 conferma la tradizionale distinzione tra appalto e somministrazione sulla base del diverso oggetto dei due contratti. In particolare l'art. 29, comma 1 del d.lgs. n. 276/2003 stabilisce che “Ai fini della applicazione delle norme contenute nel presente titolo, il contratto di appalto, stipulato e regolamentato ai sensi dell'art. 1655 c.c., si distingue dalla somministrazione di lavoro per l'organizzazione dei mezzi necessari da parte dell'appaltatore, [ ....] nonché per l'assunzione, da parte del medesimo appaltatore, del rischio d'impresa”. Mentre nel contratto di appalto l'appaltatore fornisce al committente un'opera o un servizio da realizzare tramite la propria organizzazione di uomini e mezzi, tenendo a proprio carico il rischio che i costi superino i ricavi, l'oggetto del contratto di somministrazione è la sola fornitura di lavoro da parte del somministratore autorizzato, senza che su costui gravi alcun obbligo di organizzazione relativamente alle attività oggetto del contratto con l'utilizzatore. La somministrazione di lavoro, dunque, così come delineata dapprima dagli artt. 20 e ss. del d.lgs. n. 276/2003 e oggi dagli artt. 30-40 d.lgs. n. 81/2015 è connotata dall'assenza dell'impegno del somministratore di organizzare mezzi e gestire a proprio rischio l'attività (cfr. sul punto anche la circ. Ministero del lavoro 11 febbraio 2011, n. 5 e in giurisprudenza Trib. Milano 5 febbraio 2007) e da ultimoCass. sez. lav. 20 giugno 2023, n. 17627). In particolare, secondo la legge l'organizzazione dei mezzi necessari può anche risultare “dall'esercizio dei poteri organizzativo e direttivo nei confronti dei lavoratori utilizzati nell'appalto”, intendo per tali i c.d. appalti labour intensive, caratterizzati non tanto da un'organizzazione di strutture e beni materiali, ma dall'esercizio del potere organizzativo e direttivo secondo con netta prevalenza dei beni immateriali rispetto a macchinari e attrezzature. Tra le garanzie individuate dal legislatore per tutelare la posizione dei lavoratori impegnati nell'appalto si evidenzia il parallellismo voluto dalla legge per gli appalti privati con l'analoga previsione contenuta nel codice degli appalti pubblici (art. 11 d.lgs. n. 36/2023) diretta ad assicurare al personale impiegato nell'appalto e nel subappalto un trattamento economico e normativo complessivamente non inferiore a quello previsto dal contratto collettivo nazionale e territoriale stipulato dalle associazioni sindacali dei lavoratori e dei datori di lavoro comparativamente piu ̀ rappresentative sul piano nazionale, applicato nel settore e per la zona strettamente connessi con l'attivita ̀ oggetto dell'appalto e del subappalto (art. 29, comma 1-bis d.lgs. n. 276/2003). Sicurezza Le disposizioni del Codice civile e del d.lgs. n. 276/2003 devono essere raccordate con quelle contenute nel d.lgs. n. 81/2008 (Testo Unico sulla salute e sicurezza nei luoghi di lavoro). L'art. 26 prevede specifichi obblighi connessi ai contratti di appalto. Infatti la norma dispone che in caso di affidamento dei lavori, servizi e forniture all'impresa appaltatrice all'interno della propria azienda, o di una singola unità produttiva, nonché nell'ambito dell'intero ciclo produttivo dell'azienda medesima, il committente datore di lavoro deve: a) verificare l'idoneità tecnico professionale dell'impresa appaltatrice secondo le prescrizioni del medesimo TU sulla salute e sicurezza sul lavoro. A tal fine la norma prevede che il Committente debba acquisire: - il certificato di iscrizione alla camera di commercio, industria e artigianato; - l'autocertificazione dell'impresa appaltatrice o dei lavoratori autonomi del possesso dei requisiti di idoneità tecnico-professionale, ai sensi dell'art. 47 del d.P.R. n. 445/2000 cui si aggiungono i requisiti previsti dall'art. 27 d.lgs. n. 81/2008 il quale – nel testo modificato dal d.l. n. 19/2024 convertito in l. n. 56/2024 - detta disposizioni specifiche per la qualificazione delle imprese e i lavoratori impiegati nei cantieri temporanei o mobili in base al sistema di “patente a punti”, il cui possesso è soggetto a verifica da parte del committente ai sensi dell'art. 90 d.lgs. n. 81/2008; b) fornire all'appaltatore dettagliate informazioni sui rischi specifici esistenti nell'ambiente in cui sono destinati ad operare e sulle misure di prevenzione e di emergenza adottate in relazione alla propria attività. I “datori di lavoro”, ivi compresi i subappaltatori, devono, inoltre cooperare all'attuazione delle misure di prevenzione e protezione dai rischi sul lavoro incidenti sull'attività lavorativa oggetto dell'appalto; coordinare gli interventi di protezione e prevenzione dai rischi a cui sono esposti i lavoratori, informandosi reciprocamente anche al fine di eliminare rischi dovuti alle interferenze tra i lavori delle diverse imprese coinvolte nell'esecuzione dell'opera complessiva. La cooperazione (in tema di attuazione delle misure di prevenzione e protezione dai rischi connessi alla specifica attività lavorativa oggetto dell'appalto) ed il coordinamento (quale obbligo del committente e appaltatore di coordinarsi per ridurre al minimo i cosiddetti rischi da interferenza, ossia i rischi nascenti da possibili interferenze tra lavoratori, comprese le relative mansioni, delle diverse aziende coinvolte nell'esecuzione di un'opera complessa) richiesti dalla legge si realizzano nella pratica mediante l'elaborazione di un unico Documento di Valutazione dei Rischi che indichi le misure adottate per eliminare o, ove ciò non sia possibile, ridurre al minimo i rischi da interferenze (Duvri), con esclusione dei rischi specifici propri dell'attività delle imprese appaltatrici o dei singoli lavoratori autonomi. Tale documento deve essere allegato al contratto di appalto e va adeguato in funzione dell'evoluzione dei lavori, servizi e forniture. L'art. 26, comma 5, d.lgs. n. 81/2008 prevede poi in particolare che nei contratti di subappalto e di appalto di cui agli artt. 1655,1656 e 1677 c.c., debbano essere indicati i costi delle misure adottate per eliminare o, ove ciò non sia possibile, ridurre al minimo i rischi in materia di salute e sicurezza sul lavoro derivanti da interferenze delle lavorazioni. La disposizione appare particolarmente incisiva in quanto la violazione della norma è sanzionata a pena di nullità ex art. 1418 c.c. del contatto di appalto (o di subappalto) in questione. L'ultimo comma dell'art. 26 del d.lgs. n. 81/2008 prescrive a carico del datore di lavoro un obbligo di identificazione nell'ambito dello svolgimento di attività in regime di appalto o subappalto, riguardante il personale occupato dall'impresa appaltatrice o subappaltatrice, mediante apposita tessera di riconoscimento corredata di fotografia, contenente le generalità del lavoratore e l'indicazione del datore di lavoro. Sono tenuti al medesimo obbligo di identificazione anche i lavoratori autonomi che eseguono direttamente la loro attività, i quali devono provvedere per proprio conto, ai sensi dell'art. 20, comma 3, d.lgs. n. 81/2008. Il regime della solidarietà L'art. 29, comma 2, d.lgs. n. 276/2003 prevede che in caso di appalto di opere o di servizi, il committente imprenditore o datore di lavoro è obbligato in solido con l'appaltatore, nonché con ciascuno degli eventuali subappaltatori entro il limite di due anni dalla cessazione dell'appalto, a corrispondere ai lavoratori i trattamenti retributivi, comprese le quote di trattamento di fine rapporto, nonché i contributi previdenziali e i premi assicurativi dovuti in relazione al periodo di esecuzione del contratto di appalto, restando escluso qualsiasi obbligo per le sanzioni civili di cui risponde solo il responsabile dell'inadempimento (cfr. Tribunale 30 ottobre 2014; Cass. n. 10543/2016). A seguito delle modifiche introdotte nella norma dal Decreto legge che ha introdotto ulteriori disposizioni per l'attuazione del PNRR, il regime della responsabilità solidale previsto dalla tale norma trova applicazione anche nelle ipotesi di somministrazione illecita (ossia nei casi previsti dall'art. 18, comma 2 d.lgs. n. 276/2003) nonché nei casi di distacco illecito (quindi al di fuori dei limiti di legge) di cui all'art. 18 comma 5-bis d.lgs. n. 276/2003. A seguito dell'abrogazione dell'art. 27 del d.lgs. n. 276/2003 richiamato dal comma 3-bis dell'art. 29 dopo l'entrata in vigore del d.lgs. n. 81/2015, il richiamo in esso contenuto al citato art. 27 va ora riferito effettivamente all'art. 38 del d.lgs. n. 81/2015 per cui permane il criterio in base al quale tutti i pagamenti effettuati dall'appaltatore o dal subappaltatore, a titolo retributivo o di contribuzione previdenziale, valgono a liberare il soggetto che ne ha effettivamente utilizzato la prestazione dal debito corrispondente fino a concorrenza della somma effettivamente pagata. In questo contesto, pertanto tutti gli atti compiuti dai medesimi soggetti per la costituzione o la gestione del rapporto, per il periodo durante il quale la prestazione ha avuto luogo, si intendono come compiuti sempre dal soggetto che ne ha effettivamente utilizzato la stessa , indipendentemente dal negozio alla base dei rapporti tra appaltatore e committente ed anche, in ipotesi, nell'ambito dei contratti di subfornitura (cfr. Circolare INL n. 6/2018). Il committente che ha eseguito il pagamento è tenuto, ove previsto, ad assolvere gli obblighi del sostituto d'imposta ai sensi delle disposizioni del d.P.R. 29 settembre 1973, n. 600, e può esercitare l'azione di regresso nei confronti del coobbligato secondo le regole generali (cfr. sul punto Interpello Min. Lav. n. 29/2015, del 15 dicembre 2015 sul limite dei due anni in tema di responsabilità solidale in materia contributiva). L'art. 26, comma 4, d.lgs. n. 81/2008 amplia l'ambito della responsabilità solidale in tema di sicurezza. L'imprenditore committente è chiamato a rispondere in solido con l'appaltatore e con gli eventuali subappaltatori, anche per tutti i danni per i quali il lavoratore, dipendente dall'appaltatore o dal subappaltatore, non risulti indennizzato ad opera dell'Inail o dell'Ipsema (per il settore marittimo), con esclusione, tuttavia, dei danni conseguenti a rischi specifici propri dell'attività delle imprese appaltatrici o subappaltatrici. Regime sanzionatorio 1) L'ipotesi di appalto illecito è sanzionata dall'art. 18, comma 5-bis, d.lgs. n. 276/2003, inserito dall'art. 4 del d.lgs. 6 ottobre 2004, n. 251. La norma prevede: “nei casi di appalto privo dei requisiti di cui all'art. 29, comma 1, [ ....] l'utilizzatore e il somministratore sono puniti con la pena dell'ammenda di euro 50 per ogni lavoratore occupato e per ogni giornata di occupazione. Se vi è sfruttamento dei minori, la pena è dell'arresto fino a diciotto mesi e l'ammenda è aumentata fino al sestuplo”. Sul punto va ricordato che contrariamente a quanto era prima previsto dall'art. 1 , comma 1, d.lgs. n. 8/2016 che aveva depenalizzato le fattispecie stabilendo che non costituissero reato e fossero soggette alla sola sanzione amministrativa del pagamento di una somma di denaro tutte le violazioni per le quali fosse prevista la sola pena della multa o dell'ammenda, le sanzioni in materia di appalto (e di somministrazione fraudolenta) previste dalla legge sono state rideterminate dal Decreto legge attuativo del PNRR. Le fattispecie previste dall'art. 18 d.lgs. n. 276/2003 tornano ad avere rilevanza penale. In caso di appalto privo dei requisiti previsti dall'art. 29, comma 1 d.lgs. n. 276/2003 è prevista la pena dell'arresto fino ad un mese o l'ammenda di 60 euro (confermata nell'importo) per ogni lavoratore occupato e per ogni giornata di occupazione (art. 18, comma 5- bis d.lgs. n. 276/2003 come modificato dall'art. 29 d.l. n. 19/2024; INL, nota n. 521/2024). Nell'intento di sottolineare la rilevanza penale della condotta interpositoria, secondo la logica dell'appalto non genuino che configura una ipotesi di somministrazione vietata (propriamente la somministrazione fraudolenta, con abrogazione dell'art. 38-bis d.lgs. n. 81/2015 il legislatore ha poi aggiunto all'art. 18 i commi 5-ter-5-quinquies i quali prevedono:
Quando il contratto di appalto è stipulato in violazione di quanto disposto dal comma 1 del medesimo art. 29, il lavoratore interessato può chiedere, mediante ricorso ex art. 414, c.p.c., la costituzione di un rapporto di lavoro alle dipendenze di quest'ultimo. 2) In caso di inosservanza delle norme sulla verifica dell'idoneità tecnico professionale dell'appaltatore il datore di lavoro ed il dirigente (cioè colui che attua le disposizioni del datore di lavoro, organizzando l'attività lavorativa e vigilando su di essa) sono puniti con l'arresto da due a quattro mesi o con l'ammenda da 1.096 a 5.260 euro (v. art. 55, comma 5, lett. b, d.lgs. n. 81/2008). 3) In caso invece di violazione della norma che impone al datore di lavoro di fornire all'appaltatore dettagliate informazioni sui rischi specifici esistenti nell'ambiente in cui questi è destinato ad operare e sulle misure di prevenzione e di emergenza adottate in relazione alla propria attività, il medesimo datore di lavoro ed il dirigente sono puniti con l'arresto da due a quattro mesi o con l'ammenda da 822 a 4.384 euro (v. art. 55, comma 5, lett. a, d.lgs. n. 81/2008). 4) Circa gli obblighi di cooperazione e coordinamento è previsto in capo al “datore di lavoro” ed al dirigente inadempienti l'arresto da due a quattro mesi o l'ammenda da 1.644 a 6.576 euro (v. art. 55, comma 5, lett. d) d.lgs. n. 81/2008). 5) Nel caso che il lavoratore impiegato nell'appalto non sia provvisto di tessera di riconoscimento corredata di fotografia, il datore e il dirigente sono puniti con la sanzione amministrativa pecuniaria da 109 a 584 euro per ciascun lavoratore (v. art. 55, comma 5, lett. i) d.lgs. n. 81/2008). 6) Costituisce sfruttamento del lavoro ed è punita espressamente dal Codice penale la fattispecie di chi svolga un'attività organizzata di intermediazione, reclutando manodopera o organizzandone l'attività lavorativa caratterizzata da sfruttamento, mediante violenza, minaccia, o intimidazione, approfittando dello stato di bisogno o di necessità dei lavoratori (art. 603-bis e ss. e art. 603-ter c.p.).
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