Assegnazione temporanea a mansioni inferiori ai sensi dell'art. 7, comma 4, d.lgs. n. 151/2001

Francesco Rotondi

Inquadramento

La determinazione dell'esatto inquadramento del lavoratore richiede la puntuale analisi delle mansioni in concreto svolte dal prestatore di lavoro, le quali - individuando i compiti e le attività che il lavoratore deve eseguire in adempimento dell'obbligazione di lavoro - consentono l'attribuzione di una determinata qualifica e, in quadro ancor più ampio, di una categoria. La facoltà, concessa al datore di lavoro, di modificare le mansioni del prestatore di lavoro risulta oggi ampliata rispetto al passato, allorquando (prima dell'intervento del d.lgs. n. 81/2015 che, all'art. 3, ha modificato l'art. 2103 c.c.) erano individuati precisi limiti (divieto di assegnazione a mansioni inferiori e limitazioni del potere del datore di lavoro di mutare le mansioni), parzialmente superati nel contesto della nuova disciplina introdotta nel 2015. Per effetto di tale novella legislativa, l'assegnazione del lavoratore anche a mansioni corrispondenti ad un livello di inquadramento inferiore, purché rientranti nella medesima categoria legale, è ammessa nei seguenti casi: (i) modifica degli assetti organizzativi aziendali che possano avere incidenza sulla posizione del lavoratore e (ii) ove ciò sia previsto dalla contrattazione collettiva. In alcuni specifici casi, a tutela del prestatore di lavoro, ad esempio al rientro della maternità, l'assegnazione di altre ed anche inferiori mansioni era già previsto ed imposto a tutela della salute dello stesso lavoratore già nel vigore della previgente formulazione dell'art. 2103 c.c., che nulla ha innovato sul punto.

Formula

Egregio Sig./ Gent.le Sig.ra

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OGGETTO: ASSEGNAZIONE TEMPORANEA A MANSIONI INFERIORI AI SENSI DELL'ART. 7, COMMA 4, D.LGS. N. 151/2001

Facendo seguito ai colloqui intercorsi, sulla base del provvedimento del Servizio Ispettivo del Ministero del lavoro, siamo con la presente a comunicarLe che Le verranno assegnate temporaneamente le seguenti mansioni .... ...., inferiori rispetto al Suo attuale inquadramento ai sensi e per gli effetti di cui all'art. 2103 c.c.

A far data dal .... e fino alla data di cessazione della situazione specifica connessa con il Suo stato, Ella svolgerà quindi mansioni di .... [1].

Restano invariate tutte le altre condizioni contrattuali già in essere.

Voglia sottoscrivere copia della presente per ricevuta e per integrale accettazione del suo contenuto.

Distinti saluti.

Luogo e data ....

(Firma della Società) ....

(Firma del Lavoratore/trice per ricevuta e accettazione)

[1]Dovranno essere specificate le mansioni inferiori.

Commento

In alcuni casi specificamente individuati, l'assegnazione a mansioni inferiori (e, quindi, il demansionamento) non determina, e non determinava neppure prima della novella del 2015, alcuna violazione dell'art. 2103 c.c.; e ciò, ad esempio, ai sensi dell'art. 7, comma 3, d.lgs. n. 151/2001, in caso di rientro in servizio dalla maternità, la lavoratrice è addetta ad altre mansioni per il periodo per il quale (art. 6) è previsto il divieto di adibizione al trasporto e al sollevamento di pesi, nonché ai lavori pericolosi, faticosi ed insalubri, di cui al comma 1 dello stesso art. 7. Ai sensi del comma 4 dell'art. 7 del d.lgs. n. 151/2001, la lavoratrice è, altresì, spostata ad altre mansioni nei casi in cui i servizi ispettivi del Ministero del lavoro, d'ufficio o su istanza della lavoratrice, accertino che le condizioni di lavoro o ambientali sono pregiudizievoli alla salute della donna (si veda Interpello Ministero del Lavoro n. 39/2011).

Le “altre” mansioni includono anche mansioni inferiori.

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