Comunicazione del distacco al lavoratore e al distaccatario (D.lgs. 10 giugno 2003, n. 276, art. 30)

Paola Salazar

Inquadramento

La legge consente al datore di lavoro, per soddisfare un proprio interesse, di porre temporaneamente uno o più lavoratori a disposizione di altro soggetto per l'esecuzione di una determinata attività lavorativa, rimanendo responsabile del trattamento economico e normativo a favore del lavoratore. Il consenso al distacco da parte del lavoratore e' necessario solo in casi specifici.

Formula

La scrivente Vi comunica che, giusto quanto previsto dall'art. 30, d.lgs. n. 276/2003, viene disposto il distacco del/la nostro/a dipendente sig. /sig.ra … presso la Vostra Società nell'unità produttiva sita in … , con decorrenza dal … al … [1] . Il/la dipendente continuerà a svolgere le Sue mansioni di … nello svolgimento della seguente attività: … [2] finalizzata a … [3] .

Si conferma, dando corso a quanto gia' concordato, che provvederete [4] a rimborsarci in misura … [5] le spese da noi sostenute per il sig … … quantificate in euro … mensili.

Luogo e data…………….

Il datore di lavoro distaccante………..

Luogo e data…………….

Firma del distaccatario, per ricevuta e accettazione………………………..

1. Indicare la data di fine del distacco, se nota, diversamente, oppure individuare il termine del distacco con riferimento al momento di realizzazione del progetto/servizio oggetto dello stesso.

2. Specificare - in concreto e non genericamente - l'attività che il lavoratore eseguirà presso il distaccatario.

3. Specificare l'interesse della Società distaccante che il distacco intende soddisfare.

4. Indicare se ciò è previsto solo per una parte del distacco.

5. Indicare se in misura piena oppure parziale.

Commento

La formalizzazione per iscritto del distacco, sia al lavoratore che al datore di lavoro distaccatario, appare quanto mai opportuna laddove sia previsto, tra le parti, un rimborso del costo del distaccato a carico del distaccatario (Si v. sul punto Cass., S.U. 13.4.1989, n. 1751). Si v. anche Circ. Min. Lavoro n. 3/2004 in ragione della quale l'esistenza di un rimborso al distaccante della spesa del trattamento economico non ha alcuna rilevanza ai fini della qualificazione del distacco genuino: la possibilità di ammettere il rimborso rende più lineare e trasparente anche l'imputazione reale dei costi sostenuti da ogni singola società. Si tenga presente che l'importo del rimborso non può superare quanto effettivamente corrisposto al lavoratore dal datore di lavoro distaccante.

Vuoi leggere tutti i contenuti?

Attiva la prova gratuita per 15 giorni, oppure abbonati subito per poter
continuare a leggere questo e tanti altri articoli.

Sommario