Comunicazione datoriale inerente la richiesta di sospensione del periodo di ferie per malattia del lavoratore con differimento del periodo residuo di ferie non godute (art. 2109 c.c.)InquadramentoOve la funzione tipica delle ferie risulti in concreto pregiudicata dall'insorgenza della infermità, la malattia del lavoratore comporta la sospensione del godimento del periodo di ferie. FormulaCon la presente si prende atto della Sua comunicazione di interruzione delle ferie per effetto della malattia insorta. Siamo tuttavia spiacenti di doverLe comunicare che al termine previsto in origine per il rientro dal periodo feriale, Lei dovrà rientrare in servizio, sempre che Lei a tale data sia guarito. I giorni di ferie residui saranno goduti nel periodo che Le verrà comunicato. Luogo e data…… Il datore di lavoro……….. CommentoSulla sospensione del decorso delle ferie per malattia intervenuta durante il periodo feriale si è pronunciata la Corte costituzionale (Corte cost. n. 297/1990; Corte cost. n. 616/1987) dichiarando la illegittimità costituzionale dell'art. 2109 c.c. nella parte in cui non prevede che la malattia insorta durante il periodo feriale ne sospenda il decorso. In particolare, la sospensione interviene ogni volta che la funzione tipica delle ferie risulti in concreto pregiudicata dall'insorgenza della infermità. Il principio dell'effetto sospensivo di detto periodo, enunciato dalla Corte Costituzionale, non ha valore assoluto, ma tollera eccezioni, per la individuazione delle quali occorre far riferimento alla specificità degli stati morbosi denunciati ed alla loro incompatibilità con l'essenziale funzione di riposo, recupero delle energie psicofisiche e ricreazione, propria delle ferie. Ne consegue che l'avviso, comunicato dal lavoratore, del suo stato di malattia, sul presupposto della sua incompatibilità con le finalità delle ferie, determina la sospensione dalla data della conoscenza di esso da parte del datore di lavoro; ne consegue altresì la conversione dell'assenza per ferie in assenza per malattia, salvo che il datore medesimo non provi l'infondatezza di detto presupposto allegando la compatibilità della patologia con il godimento delle ferie. Il giudice del merito deve in tal caso valutare il sostanziale ed apprezzabile pregiudizio anche temporale che la malattia arrechi alle ferie ed al beneficio che ne deve derivare in riferimento alla natura ed entità dello stato morboso; viene esclusa la legittimità di una regolamentazione negoziale limitativa delle ipotesi di sospensione (Cass. n. 8408/1999; Cass. S.U., n. 1947/1998). Si segnala, infine, come la trasmissione al datore di lavoro, da parte del lavoratore, di certificazione di malattia durante il periodo feriale e in relazione a giorni compresi in tale periodo valga quale richiesta di modificazione del titolo dell'assenza (da ferie a malattia), pur in assenza di una espressa comunicazione (scritta od orale) al riguardo, trattandosi di atto cui è consegnata, in modo inequivoco, la volontà del soggetto di determinare l'effetto giuridico della conversione (Cass. n. 284/2017). |