Richiesta di prolungamento del congedo parentale (Decreto legislativo 26 marzo 2001 n. 151, Art. 33; legge 5 febbraio 1992, n. 104, art. 33)

Paola Salazar

Inquadramento

La legge consente ai lavoratori genitori di portatori di handicap di potere beneficiare del prolungamento del periodo di congedo parentale, con riconoscimento di un'indennità economica del 30% a carico dell'Inps per tutto il periodo. In alternativa gli stessi possono chiedere, in ragione principalmente dell'età del figlio, il godimento di permessi orari mensili o giornalieri indennizzati dall'Istituto di previdenza.

Formula

Con la presente il sottoscritto/la sottoscritta … dipendente da codesta Società comunica, ai sensi di quanto previsto dalla legge n. 104/92 e dal D.lgs. n. 151/2011, art. 33, di volere beneficiare del prolungamento del congedo parentale per potere assistere il figlio (Nome, Cognome) …………. portatore di handicap, nato il ……………., in situazione di gravità nei seguenti periodi: dal … al …… … [1]

Si allega la documentazione di legge attestante la condizione del figlio.

Luogo e data…..

Il lavoratore……..

1. Ove si tratti di figlio adottato o in affidamento va specificata la data di ingresso del soggetto in famiglia.

Commento

La legge (art. 33 d.lgs. n. 151/2001; v. anche sul tema dei permessi per disabili e assistenza ai disabili la legge n. 104/1992, art. 33) stabilisce a favore del padre o della madre, ove genitori di un soggetto portatore di handicap (che non sia ricoverato a tempo pieno presso istituti specializzati), la possibilità di beneficiare del prolungamento del congedo parentale per un periodo massimo, comprensivo dei periodi di normale congedo parentale, di tre anni da godere entro il compimento del dodicesimo anno di vita del figlio (o entro i 12 anni dall'ingresso del minore in famiglia nei casi di adozione e affidamento, indipendentemente dall'età del figlio all'ingresso in famiglia e comunque non oltre il compimento del 18° anno di età).

Il beneficio può essere fruito alternativamente da parte di ciascun genitore del disabile in situazione di gravità e spetta anche qualora l'altro genitore non ne abbia diritto.

Si precisa che i giorni fruiti fino al dodicesimo anno di vita del bambino a titolo di congedo parentale ordinario e di prolungamento del congedo parentale non possono superare in totale i tre anni, con diritto per tutto il periodo alla indennità economica pari al 30% della retribuzione. Si puo' accedere al prolungamento del congedo al termine del periodo normale di congedo parentale teoricamente fruibile dal genitore richiedente, indipendentemente da che sia stato in precedenza utilizzato o fruito.

Oltre a presentare in via telematica apposita domanda all'Inps, l'avente diritto, che contestualmente si impegna a comunicare ogni variazione, ne da comunicazione in tempo utile al datore di lavoro (o secondo le regole stabilite dal CCNL applicato).

Si evidenzia che il prolungamento decorre dal termine del periodo corrispondente alla durata massima del congedo parentale spettante al richiedente.

La normativa riportata trova applicazione anche nei casi di adozione e di affidamento.

Per quanto concerne il trattamento economico, esso corrisponde a quanto in materia stabilito per il congedo parentale e viene, di regola, anticipato dal datore di lavoro che poi recupera l'importo attraverso il flusso Uniemens.

In alternativa al prolungamento del congedo parentale, i genitori lavoratori per l'assistenza a figli con disabilità in situazione di gravità (anche adottivi o affidati) possono optare per le seguenti possibilità:

1) In caso di età del figlio disabile fino a 3 anni

• tre giorni di permesso mensile, anche continuativi

• oppure due ore di riposo giornaliere (un'ora in caso di orario lavorativo inferiore a 6 ore).

Per tali permessi si prevede un'indennità corrispondente all'intero ammontare della retribuzione relativa ai periodi di permessi.

2) In caso di età del figlio disabile di età compresa tra 3 e 12 anni

• tre giorni di permesso mensile per bambini.

A partire dal compimento del dodicesimo anno di età del figlio biologico, e dal dodicesimo anno dall'ingresso in famiglia del minore adottato o affidato, si ricorda che i genitori possono fruire esclusivamente dei tre giorni di permesso mensile.

I permessi richiamati sono richiesti dal lavoratore al datore di lavoro e all'Inps e indennizzati a carico dell'istituto; ove non fruiti nel periodo di spettanza non possono essere cumulati con quelli afferenti i periodi successivi.

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