Concessione del datore di lavoro al lavoratore del permesso per svolgimento di funzioni elettorali (d.P.R. 30 marzo 1957, n. 361)InquadramentoIn occasione di consultazioni elettorali i lavoratori dipendenti che assolvono funzioni al seggio e connesse allo svolgimento di operazioni elettorali possono assentarsi dal lavoro e godere di un particolare trattamento economico FormulaSi fa riferimento alla Sua richiesta avanzata il … , per confermarLe che Le viene riconosciuto un permesso retribuito per il periodo dal … al … [1] , come da Lei richiesto, affinché Lei possa adempiere alle funzioni di … [2] nelle prossime consultazioni elettorali che si svolgeranno nel predetto periodo. Si resta in attesa di ricevere tempestivamente da parte Sua idonea attestazione in merito alla funzione svolta, recante la data e l'orario di inizio e chiusura delle operazioni. Ciò al fine di consentire l'erogazione della sospensione e di giustificare l'assenza. La preghiamo di restituirci l'unita lettera sottoscritta per ricevuta. Firma del datore di lavoro … Luogo e data … 1. Indicare il periodo di svolgimento delle consultazioni. 2. Specificare la funzione che il lavoratore e ' chiamato a svolgere al seggio elettorale. CommentoIl nostro ordinamento prevede che in occasione di tutte le consultazioni elettorali disciplinate da leggi della Repubblica o delle regioni (elezioni politiche, europee e amministrative), tutti i lavoratori dipendenti che adempiono funzioni presso gli uffici elettorali, nonché, in occasione di referendum (nazionali o regionali) hanno diritto di assentarsi dal lavoro per tutto il periodo corrispondente alla durata delle relative operazioni. I cittadini possono essere chiamati a svolgere le seguenti funzioni: - scrutatori, - segretari - presidenti di seggio, compresi i rappresentanti di lista o di gruppo di candidati e i promotori del referendum. Il lavoratore inoltra così specifica comunicazione preventiva, allegando la copia del certificato di chiamata al seggio, al proprio datore di lavoro facendo presente che farà seguito tempestivamente la documentazione giustificativa dell'assenza. La durata dell'assenza dipende dalla permanenza al seggio necessaria per lo svolgimento delle operazioni elezioni. Si vota, infatti, la domenica (possibile anche che si voti il lunedì) non dimenticando, tuttavia, che sono necessariamente espletate altresì le operazioni di costituzione del seggio che di norma avvengono nella giornata del sabato (a partire delle ore 16) che precede il giorno della votazione e che viene considerata a tutti gli effetti giornata di attività lavorativa. Al termine, poi, del voto si aprono le operazioni di scrutinio in ordine alle quali non e' possibile sapere a priori a che ora e in che giorno termineranno (in genere le operazioni di scrutinio si aprono subito dopo la chiusura delle operazioni di voto e continuano senza interruzione fino alla loro conclusione). In ogni caso spetta al lavoratore il diritto di assentarsi per tutta la durata delle operazioni di voto. Ai fini del trattamento economico spettante al lavoratore si osserva quanto segue: i lavoratori impegnati al seggio, i rappresentanti di lista e quelli dei gruppi promotori del referendum hanno diritto • al pagamento di specifiche quote retributive, in aggiunta alla ordinaria retribuzione mensile, ovvero • a riposi compensativi, per i giorni festivi o non lavorativi eventualmente compresi nel periodo di svolgimento delle operazioni elettorali (così dispone la legge n. 69/1992 all'art. 1). Per i giorni lavorativi passati al seggio, il lavoratore ha diritto a ricevere la normale retribuzione, come se avesse lavorato. Invece, per i giorni non lavorativi, il lavoratore ha diritto ad una retribuzione specifica (retribuzione mensile diviso 1/26 o altro divisore contrattuale) o, in alternativa, una o più giornate di riposo compensativo. Si riconosce il diritto alla maggiorazione o al riposo compensativo anche per l'attività di seggio svolta nella giornata del sabato, in regime di settimana corta e indipendentemente dalla disciplina collettiva applicata (così Cass. n. 8400/2002). Da annotare che le unità di misura alle quali fare riferimento per retribuire il periodo di assenza dal lavoro non sono le ore di assenza, bensì la giornata. Infatti, supponendo che le operazioni di scrutinio si svolgano anche (e solo in parte) oltre la giornata di lunedì, si conta, ai fini dell'assenza, l'intera giornata del martedì (Cass. n. 1431/2001; Cass. n. 11830/2001). Non ultimo vi è da considerare la seguente questione: non viene specificata dalla Legge come debba avvenire la scelta tra quote di retribuzione e riposo compensativo (che comunque dovrà essere goduto con immediatezza subito dopo le operazioni di seggio) (Corte cost. n. 452/1991). Per la individuazione del soggetto che può scegliere tra remunerazione e riposo compensativo si v. tuttavia nota Confindustria n. 11571 del 1992 (ancorché la nota non rappresenti fonte di diritto) ove si propende per riconoscere tale facoltà in capo al datore di lavoro. Consigliabile, in ogni caso, un accordo tra datore di lavoro e lavoratore. Per quanto concerne, infine, la documentazione da produrre - che deve riportare in ogni caso ora e giorno di inizio e fine delle operazioni al seggio -, oltre al certificato di chiamata al seggio, vi è da considerare quanto segue: - Scrutatori e segretari: occorre copia del decreto di nomina del comune (o del presidente di seggio nei casi di urgenza) - Scrutatori, segretari e rappresentanti di lista: il Presidente del seggio deve rilasciare la certificazione di avvenuta partecipazione alle operazioni di voto - Presidente di seggio: il vice presidente del seggio stesso vista la relativa dichiarazione. Infine, il datore di lavoro prende atto della comunicazione del dipendente e comunica che viene riconosciuta l'assenza evidenziando, tuttavia, che il lavoratore deve tempestivamente inoltrare al datore di lavoro la certificazione a giustificazione. Questo non solo per potere ritenere legittima l'assenza, ma anche per poter procedere correttamente al calcolo e al riconoscimento del relativo trattamento economico/del riposo compensativo. |