Contratto di comodato di attrezzature per il telelavoro

Paola Salazar

Inquadramento

il telelavoro costituisce, analogamente al Lavoro agile, una modalità di esecuzione della prestazione lavorativa che risponde a specifiche finalità di organizzazione flessibile del lavoro. Per tale ragione, già prima dell'introduzione della disciplina del Lavoro agile, era incentivato dal legislatore. Il telelavoro nel settore privato è disciplinato dalla contrattazione collettiva: Accordo Interconfederale 9 giugno 2004, di recepimento dell'Accordo-Quadro Europeo sul telelavoro del 16 luglio 2002 e contrattazione collettiva di settore.

Formula

L'Impresa … , con sede in … via … , (C.F.……………, P.I……………. e numero di iscrizione alla Camera di commercio di …), in personale del legale rappresentante Sig … .., nato a … il … (Datore di lavoro), domiciliato per la carica in …………..via………………….

,

e

il/la sig./sig.ra …, nato/a a … il … (codice fiscale … ), residente in … (il Lavoratore),

PREMESSO CHE

a) il/la lavoratore/trice, dipendente dell'azienda a tempo pieno e indeterminato, ha sottoscritto con il Datore di lavoro in data…………… un Accordo di Telelavoro;

b) che il/la lavoratore/trice, è inquadrato/a nella categoria … del CCNL … ed è adibito/a allo svolgimento delle seguenti mansioni: … ;

c) che le attrezzature concesse in comodato gratuito dall'azienda con il contratto di assegnazione al telelavoro del … devono essere parzialmente sostituite (ovvero: integrate);

convengono e stipulano quanto segue

1.Vengono concesse in comodato gratuito al/la lavoratore/trice, per la durata del progetto di telelavoro di cui alla premessa a), le seguenti attrezzature:

2. Le attrezzature godranno della seguente copertura assicurativa: … e non potranno essere utilizzate dal/la lavoratore/trice per attività diverse da quelle strettamente attinenti al rapporto di lavoro.

3. Le spese per l'installazione e la manutenzione delle attrezzature oggetto del presente contratto sono interamente a carico dell'azienda, come pure quelle relative al mantenimento dei livelli di sicurezza della postazione di lavoro.

4. Il/La dipendente è tenuto/a a consentire l'accesso alle attrezzature oggetto del presente contratto da parte degli addetti alla manutenzione del Datore di lavoro, nonché del responsabile di prevenzione e protezione e da parte del delegato alla sicurezza, per verificare la corretta applicazione delle disposizioni in materia di sicurezza.

5. L'accesso avverrà con le seguenti modalità:

6. Il/la lavoratore/trice dovrà strettamente attenersi, nell'uso delle attrezzature concesse in comodato, alle norme di sicurezza vigenti, alle istruzioni impartite e alle Policy interne ICT e Privacy sull’uso degli strumenti di lavoro e delle dotazioni tecniche.

7. Il/La lavoratore/trice non potrà cedere a terzi il presente contratto né sublocare o dare in comodato o concedere altrimenti in uso, in tutto o in parte, le attrezzature che ne costituiscono l'oggetto.

8. Il/La dipendente dichiara di avere provato le attrezzature e di averle trovate adatte all'uso e di immettersene nel possesso, ad ogni effetto, con la sottoscrizione del presente atto, costituendosi da questo momento custode delle stesse.

9. Il/La lavoratore/trice si impegna a riconsegnare le attrezzature concesse in comodato nel medesimo stato in cui le ha ricevute, salvo il normale deterioramento d'uso, obbligandosi in caso contrario al risarcimento dei danni.

10.Per tutto quanto non previsto nel presente contratto trovano applicazione le disposizioni del codice civile che disciplinano il contratto comodato (artt. 1803 e ss. c.c.).

Letto, approvato e sottoscritto in … il …

Firma del datore di lavoro …

Firma del/la lavoratore/trice …

Commento

Il telelavoro non costituisce una tipologia contrattuale ma una diversa modalità di esecuzione della prestazione lavorativa ed è regolato, nel settore privato dall'Accordo Interconfederale 9 giugno 2004 (di recepimento dell'Accordo-Quadro Europeo sul telelavoro del 16 luglio 2002) e dalla contrattazione collettiva di settore. Nel settore pubblico, invece, l'istituto è normato dal d.P.R. 8 marzo 1999, n. 70 e dall'Accordo Quadro nazionale del 23 marzo 2000 in attuazione delle disposizioni contenute nell'art. 4 della l. n. 191 del 1998 ai quali si è ispirata anche la riforma Madia (art. 14 della L. n. 124/2015).

La chiara identificazione degli strumenti di lavoro e delle connesse responsabilità sono elementi che devono essere chiaramente definiti prima dell'inizio del telelavoro, così come il sistema e le modalità dei collegamenti e i relativi costi. Sul punto l'AI stabilisce che il datore di lavoro fornisce al telelavoratore i supporti tecnici necessari allo svolgimento della prestazione lavorativa (art. 7) mentre la contrattazione collettiva di settore può stabilire regole di maggiore dettaglio.

Per ulteriori approfondimenti cfr. la formula di “Accordo di Telelavoro”.

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