Riconoscimento della maturazione degli scatti di anzianità (art. 2099 c.c.)InquadramentoGli scatti di anzianità - regolati a livello contrattuale - si configurano come un'attribuzione patrimoniale che viene riconosciuta al lavoratore dipendente sul presupposto di una maggiore proficuità del lavoro prestato dal lavoratore che aumenta con il progredire dell'anzianità di servizio. FormulaLe comunichiamo che ai sensi del CCNL applicato Lei ha maturato, alla data del ...., un'anzianità di servizio presso la scrivente di .... Pertanto, Le viene riconosciuto un (ulteriore) aumento periodico di anzianità pari a euro .... lorde pari a ....% della retribuzione base così come previsto dal CCNL applicato. L'ammontare della relativa voce ammonterà a euro .... lordi. Restano ferme le altre condizioni che regolano il rapporto di lavoro. Voglia restituirci, sottoscritta per ricevuta, l'unita copia della presente lettera. Luogo e data .... Il datore di lavoro .... CommentoL'istituto degli scatti di anzianità – costituenti erogazioni retributive in relazione alla anzianità di servizio interna ad una specifica categoria o livello contrattuale (detti anche aumenti periodici di anzianità) – è regolato a livello contrattuale (Cass. n. 13544/2008); nel CCNL le parti ne definiscono, ad esempio, il calcolo facendo riferimento o ad una cifra fissa oppure ad una percentuale applicato al solo minimo contrattuale o il numero massimo di scatti che si possono maturare; o ancora la periodicità dell'acquisizione dello scatto. Di norma il ricalcolo degli scatti, in funzione del passaggio di categoria o di aumenti dei minimi, avviene al momento del passaggio o dell'aumento, oppure alla maturazione del successivo scatto. In molti casi il CCNL prevede, in caso di passaggio di categoria, l'azzeramento degli scatti (Cass. n. 20228/2014) e anche, a volte, il congelamento in cifra fissa di una quota di essi. Qualora sia prevista la perdita totale o parziale degli scatti maturati nella categoria di provenienza, la nuova retribuzione non deve comunque essere inferiore a quella precedente e occorre riconoscere all'interessato una voce retributiva normalmente non assorbibile. Gli scatti devono essere riconosciuti automaticamente al compimento di un determinato periodo di servizio e maturano dalla data di assunzione (e non già dal compimento di una certa età, cfr. Cass. n. 71/1991). È un istituto estraneo al principio costituzionale di proporzionalità della retribuzione alla qualità e quantità del lavoro svolto (Cass. n. 13544/2008; Cass. n. 5519/2004), esula dalla tutela della retribuzione garantita ex art. 36 Cost. (Cass. n. 5046/1999). Salvo diversa previsione del contratto collettivo di lavoro, gli scatti di anzianità possono essere assorbiti in caso di passaggio a categoria superiore (Cass. n. 6375/1981; Cass. n. 1739/1982; Cass. n. 3929/1983). Gli scatti sono, dunque, soggetti al “principio dell'assorbimento (desumibile dai canoni di ermeneutica contrattuale) atteso che l'obbligo del datore di lavoro di corrispondere un elemento aggiuntivo della retribuzione in ragione dell'anzianità di servizio del lavoratore non può fare riferimento che alla durata della permanenza dello stesso lavoratore nella categoria o livello corrispondente alla retribuzione che costituisce base di calcolo degli scatti stessi. Da ciò evidentemente consegue che, nel caso di progressione del lavoratore a un categoria o livello superiore, gli scatti non possono essere riportati in cifra o conservati per intero, né rileva l'anzianità nella precedente categoria o livello, a meno che diversamente sia stato previsto dalle parti in maniera espressa, non essendo sufficiente il semplice silenzio tenuto in proposito dalla contrattazione collettiva” (Così Cass. n 5046/1999; ex plurimis, Cass. n. 12751/1992; Cass. n. 6121/1985). |