Verbale di consegna della lettera di licenziamentoInquadramentoIl licenziamento, nella forma individuale, integra un'ipotesi di recesso datoriale dal rapporto di lavoro subordinato, disciplinata dalla legge attraverso norme, dirette a limitarne l'esercizio, che trovano ragione d'essere nelle istanze di tutela del prestatore di lavoro. Esso costituisce un atto recettizio e produce i suoi effetti nel momento in cui è portato a conoscenza del lavoratore destinatario. FormulaEgr. Sig./Gent. Sig.ra .... .... .... OGGETTO: VERBALE DI CONSEGNA DELLA LETTERA DI LICENZIAMENTO In data ...., alle ore ...., il sottoscritto ...., in qualità di titolare / legale rappresentante della società ...., ha convocato negli uffici aziendali il/la dipendente .... ed ha allo/a stesso/a comunicato il contenuto della lettera indirizzatagli in pari data il cui testo di seguito si riporta integralmente: “ .... ” [1]. Poiché il/la dipendente .... si è rifiutato di ritirare la lettera che gli/le veniva consegnata a mano, il sottoscritto lo/la ha informato/a che questa gli verrà notificata a mezzo del servizio postale con raccomandata con avviso di ricevimento. Erano presenti i Signori .... e ...., che sottoscrivono il presente verbale a conferma di quanto in esso riportato. Luogo e data .... Firma della Società .... Firma dei Signori .... [1]Riportare integralmente il testo della comunicazione letta al lavoratore/trice. CommentoCome noto, il licenziamento costituisce un atto recettizio; lo stesso, pertanto, produce i suoi effetti nel momento in cui è portato a conoscenza del lavoratore. Nel caso in cui il lavoratore si rifiuti di firmare per ricevuta la comunicazione di licenziamento allo stesso letta (e non quindi inizialmente inviata a mezzo raccomandata A/R) alla presenza di testimoni, si dovrà redigere apposito verbale di avvenuta consegna della medesima comunicazione e inviare lo stesso, con allegata la comunicazione di licenziamento, a mezzo raccomandata A/R, in modo che gli effetti siano cristallizzati alla data di consegna mediante lettura della medesima lettera. Diversamente infatti, in caso di invio mediante raccomandata con ricevuta di ritorno, la conoscenza da parte del lavoratore si ritiene raggiunta con la ricezione se ritirata o compiuto il periodo di giacenza, salva la prova dell'impossibilità oggettiva per il lavoratore di averne notizia. Ad avviso della giurisprudenza, “Il rifiuto da parte del lavoratore di ricevere l'atto scritto di licenziamento non toglie che la comunicazione del medesimo sia regolarmente avvenuta (nella specie, alla consegna della lettera di licenziamento il lavoratore aveva accusato un malore e non aveva, pertanto, ritirato la lettera medesima)” (Cass. n. 12571/1999). In caso di contestazione, la consegna potrà essere anche provata per testi; la Suprema Corte ha infatti ritenuto ammissibile la prova testimoniale allorquando essa abbia ad oggetto la materiale consegna a mani della lettera di licenziamento e, più in generale, le modalità di concreta trasmissione dell'atto (Cass. n. 11479/2015). Tuttavia, è stato escluso che si sia perfezionato il licenziamento ove il dipendente si sia “legittimamente rifiutato di ricevere e sottoscrivere detta (asserita) lettera di licenziamento in quanto la consegna avveniva fuori del luogo ed orario di lavoro, con la conseguenza che detto licenziamento non appare idoneo a produrre i suoi effetti in quanto, quale atto recettizio, produce i suoi effetti quando giunge a legittima conoscenza del destinatario. Non si può, infatti, ravvisare un obbligo del lavoratore di ricevere comunicazioni fuori dal luogo e dall'orario di lavoro. Inoltre, il licenziamento orale può essere legittimamente rinnovato (con effetto ex nunc dalla nuova manifestazione di volontà datoriale di porre fine al rapporto di lavoro) ma non può essere convalidato (id est: confermato) con effetto ex tunc, a ciò ostandovi il disposto dell'art. 1423 c.c.” (App. Bologna, 27 febbraio 2017, n. 247). |