Ricorso ex art. 414 c.p.c. (demansionamento)

Francesco Rotondi
Aggiornato da Alessandra Croce

Inquadramento

Le controversie individuali di lavoro e quelle in materia di previdenza e di assistenza obbligatorie sono assoggettate al rito del lavoro, rito autonomo e distinto rispetto a quello ordinario e caratterizzato da oralità, immediatezza e concentrazione.

Il giudizio si introduce con ricorso, che deve essere proposto al Tribunale del Lavoro territorialmente competente. La competenza del giudice del lavoro è individuata ai sensi e per gli effetti dell'art. 413 c.p.c.

Formula

TRIBUNALE DI .... [1] SEZ. LAV.

RICORSO EX ART. 414 C.P.C.

Nell'interesse del Sig. ...., C.F. ...., residente in .... ( ....), via .... n. ...., rappresentato e difeso dall'Avv. .... (C.F. ...., PEC .... Fax ....) ed elettivamente domiciliato presso il suo studio, in ...., via ...., n ...., giusta procura alle liti in calce al presente atto

- ricorrente -

CONTRO

...., C.F ...., P.I. ...., con sede legale in .... via .... n. ...., in persona del legale rappresentante pro tempore (di seguito anche solo la “Società”)

- convenuta -

FATTO

I.- I fatti di causa [2]

1) ....

2) ....

Il Sig. .... si vede ora costretto a adire codesto Ill.mo Tribunale per i seguenti motivi in

DIRITTO [3]

I. Nel merito:

I.1.- Sul superiore inquadramento

I.2.- Sulle differenze retributive e contributive ad esso connesse

I.3.- Sul diritto al risarcimento dei danni patiti.

P.Q.M.

Il Sig .... ...., come sopra rappresentato e difeso chiede che codesto Ill.mo Tribunale voglia fissare l'udienza di discussione di cui all'art. 420 c.p.c., per ivi sentire accogliere le seguenti

CONCLUSIONI

Voglia codesto l'Ill.mo Tribunale, previa ogni più opportuna declaratoria, contrariis reiectis, così giudicare:

Nel merito

1) accertare e dichiarare che il Sig. .... ha diritto all'inquadramento nel .... del CCNL .... e il suo illegittimo demansionamento a far data dal ....

2) per l'effetto, condannare [4] la .... S.r.l. in persona del suo Legale Rappresentante pro tempore al pagamento delle differenze retributive nella misura di Euro .... nonché alla regolarizzazione della posizione contributiva del Sig. ....

3) accertare e dichiarare il diritto del Sig. .... al risarcimento dei danni per ...., nella misura di Euro .... o nella diversa misura che sarà determinata in via equitativa da codesto Ill.mo organo giudicante.

Il tutto oltre interessi e rivalutazione dal giorno del dovuto al saldo.

Con vittoria di spese, competenze ed onorari e sentenza esecutiva.

In via istruttoria:

Si chiede di essere ammessi alla prova per testi sulle circostanze articolate nei seguenti capitoli:

1) Vero che ....

2) Vero che ....

3) Vero che ....

Senza inversione dell'onere della prova, si chiede altresì di essere ammessi alla prova contraria sui capitoli avversari, se ed in quanto ammissibili.

Si indicano a testi i Sigg.:

- ....

- ....

c/o ....

In caso di contestazioni avversarie, si chiede disporsi C.T.U. contabile.

Si offrono in produzione i seguenti documenti:

1) ....

2) ....

3) ....

Ai sensi dell'art. 152 disp. att. c.p.c. come modificato dall'art. 38, c. 1, lett. b), punto 2), d.l. n. 998/2011, si dichiara che il valore della causa è .... e che pertanto deve applicarsi il contributo unificato nella misura di Euro .... [5]

Luogo e data ....

Firma Avv. ....

[1]Individuare il Giudice territorialmente competente a norma dell'art. 413 c.p.c.

[2]Descrivere in modo analitico i fatti di causa.

[3]Indicare in dettaglio le ragioni di diritto a supporto della pretesa e della domanda svolta, mediante riferimento anche ai principi dottrinali e giurisprudenziali elaborati sul punto.

[4]In caso di proposizione di domanda di condanna, occorre produrre in giudizio di conteggi analitici idonei ad evidenziare metodo di calcolo ed i criteri utilizzati per la determinazione del quantum richiesto.

[5]In caso di esenzione dall'applicazione del contributo unificato, compilare e allegare al ricorso l'apposita autodichiarazione. Il limite di reddito ai fini dell'esenzione è soggetto a periodica rivalutazione; pertanto è necessario verificarne il limite prima del deposito dell'atto.

Commento

Competenza del giudice del lavoro

L'art. 409 c.p.c. individua, con elencazione tassativa, i rapporti d lavoro assoggettati al processo del lavoro.

Nelle controversie in materia di lavoro, la domanda si propone con ricorso (e non con atto di citazione, come previsto invece nel processo ordinario di cognizione).

Il ricorso deve essere proposto al Tribunale del Lavoro territorialmente competente.

Ai sensi del comma 2 dell'art. 413 c.p.c. la competenza territoriale è individuata in base a tre differenti fori speciali fra loro alternativamente concorrenti ed inderogabili, ossia:

- il giudice nella cui circoscrizione è sorto il rapporto, ovvero

- il giudice nella cui circoscrizione si trova l'azienda o

- il giudice nella cui circoscrizione si trova una sua dipendenza alla quale è addetto il lavoratore o presso la quale egli prestava la sua opera al momento della fine del rapporto (cfr. d.lgs. n. 14/2014).

Ricorso introduttivo

L'atto introduttivo, in questo caso, il ricorso deve essere completo ed esaustivo, e deve contenere, a norma dell'art. 414 c.p.c.:

1) l'indicazione del giudice;

2) il nome, il cognome, nonché la residenza (art. 43 c.c.) o il domicilio eletto dal ricorrente nel comune in cui ha sede il giudice adito, il nome, il cognome e la residenza o il domicilio o la dimora del convenuto; se ricorrente o convenuto è una persona giuridica, un'associazione non riconosciuta o un comitato, il ricorso deve indicare la denominazione o ditta nonché la sede del ricorrente o del convenuto;

3) la determinazione dell'oggetto della domanda;

4) l'esposizione dei fatti e degli elementi di diritto sui quali si fonda la domanda con le relative conclusioni;

5) l'indicazione specifica dei mezzi di prova di cui il ricorrente intende avvalersi e in particolare dei documenti che si offrono in comunicazione.

Il ricorso deve essere depositato, unitamente ai documenti offerti in produzione ed indicati nel corpo del ricorso introduttivo, nella cancelleria del giudice competente, o telematicamente.

La giurisprudenza ha affermato che “Nel rito del lavoro la verifica degli elementi essenziali del ricorso introduttivo costituisce indagine pregiudiziale rispetto alla decisione sul merito, cui inerisce anche la valutazione delle prove. Il ricorso privo dell'esatta determinazione dell'oggetto della domanda e dell'esposizione dei fatti e degli elementi di diritto, è affetto da nullità insanabile che il giudice è tenuto a dichiarare preliminarmente senza possibilità di scendere all'esame del merito. Affinché detta nullità sussista, non è sufficiente che sia mancata l'indicazione in modo formale degli elementi richiesti dai nn. 3 e 4, dell'art. 414 c.p.c., essendo invece necessario che l'omissione espositiva sia tale da non permettere, attraverso l'esame complessivo dell'atto (la cui interpretazione è riservata al giudice del merito), l'individuazione dell'oggetto della domanda e che permanga un'assoluta incertezza circa il diritto fatto valere” (Cass. n. 4018/1988). La Suprema Corte ha escluso la nullità del ricorso in caso di mancata indicazione del Ccnl di riferimento o delle modalità di calcolo delle somme rivendicate, quando siano adeguatamente stati specificati i titoli delle pretese e la quantificazione delle somme richieste (Cass. n. 3143/2019).

Il ricorso deve essere notificato al convenuto, a cura del ricorrente, unitamente al decreto di fissazione d'udienza, entro il termine ordinatorio di giorni 10 decorrente dalla data di emissione dell'anzidetto decreto.

Ciò che conta è che venga rispetto il termine di cui all'art. 415, comma 5, c.p.c. a mente del quale “tra la data di notificazione al convenuto e quella dell'udienza di discussione deve intercorrere un termine non minore di trenta giorni”.

“Nel rito del lavoro, nel caso di omessa o inesistente notifica del ricorso introduttivo del giudizio e del decreto di fissazione dell'udienza, è ammessa la concessione di un nuovo termine perentorio, per la rinnovazione della notifica” (Cass. n. 1483/2015).

Si rinvia per approfondimenti al Commento alla formula “Ricorso ex art. 414 c.p.c. (conversione del rapporto)”.

Quanto alla disciplina delle mansioni, di rinvia alla formula “Assegnazione mansioni inferiori”.

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