Memoria di costituzione ex art. 416 c.p.c.InquadramentoLe controversie individuali di lavoro e quelle in materia di previdenza e di assistenza obbligatorie sono assoggettate al rito del lavoro, rito autonomo e distinto rispetto a quello ordinario e caratterizzato da oralità, immediatezza e concentrazione. Il giudizio si introduce con ricorso, che deve essere proposto al Tribunale del Lavoro territorialmente competente. La costituzione del convenuto deve avvenire almeno 10 giorni prima dell'udienza fissata dal giudice (art. 416, comma 1, c.p.c.); trattasi di un termine non libero. FormulaTRIBUNALE ORDINARIO DI .... SEZ. LAV. R.G. N. GIUDICE DEL LAVORO: DOTT. .... UDIENZA DI DISCUSSIONE DEL .... MEMORIA DI COSTITUZIONE EX ART. 416 C.P.C. Nell'interesse della società ...., C.F. ...., P.I. ...., con sede legale in ...., via .... in persona del ...., Sig. ...., rappresentata e difesa dall'Avv. .... (C.F. .... PEC .... fax ....) ed elettivamente domiciliata presso lo studio di quest'ultimo in .... via ...., giusta procura alle liti in calce al presente atto - resistente - CONTRO Il Sig. ...., nato a .... il .... (C.F. ....), residente in ...., via ...., rappresentato e difeso dall'Avv. .... ed elettivamente domiciliato presso quest'ultimo in .... - ricorrente - FATTO I.- I fatti di causa 1) .... II.- Il presente giudizio con ricorso depositato in data ...., il Sig. .... ha adito codesto Ill.mo Tribunale di ...., in funzione di Giudice del lavoro, al fine di veder accolte le seguenti letterali conclusioni: .... A sostegno della propria pretesa il ricorrente esponeva .... In via istruttoria, il ricorrente produceva .... e domandava, quindi, .... *** Con il presente atto si costituisce in giudizio la Società ...., come in epigrafe individuata, rappresentata e difesa chiedendo il rigetto dell'avversario ricorso ex art. 414 c.p.c., in quanto inammissibile e/o infondato, in fatto e in diritto, per i seguenti motivi in DIRITTO I.- Inammissibilità del ricorso avversario per .... II.- Infondatezza delle pretese di parte ricorrente Le doglianze e le pretese di parte ricorrente sono del tutto destituite di qualsivoglia fondamento, atteso che .... Si conclude, pertanto, affinché il Giudice voglia .... Tutto ciò premesso ed esposto, la Società ...., come sopra rappresentata e difesa, formula le seguenti CONCLUSIONI Voglia l'Ill.mo Giudice del Lavoro adito, respinta ogni contraria istanza, deduzione ed eccezione, così giudicare: In via preliminare: dichiarare l'inammissibilità del ricorso avversario per i motivi tutti esposti nel presente atto; Nel merito rigettare l'avverso ricorso perché infondato in fatto e in diritto per i motivi di cui alla presente memoria; Con vittoria di spese e compensi professionali di causa, oltre accessori di legge. In via istruttoria - Ci si oppone all'ammissione della prova dedotta da controparte in quanto .... - Nella denegata ipotesi di ammissione in tutto o in parte delle predette istanze avversarie, senza inversione della prova, si deduce interrogatorio formale del sig. .... sui medesimi capi e sui seguenti ulteriori capi: .... e si chiede di essere ammessi alla prova contraria. In ogni caso, e sempre senza inversione dell'onere della prova, si chiede di essere ammessi alla prova testimoniale su tutti i capitoli articolati nella narrativa della presente memoria dal n. .... al n. ....., che qui si intendono interamente ritrascritti in forma interrogativa, preceduti dalla locuzione “vero che” e con esclusione di eventuali valutazioni. Si indicano quali testimoni i Sigg.ri .... c/o ...... Si producono i seguenti documenti: 1) copia notificata del ricorso; 2) .... Luogo e data .... Firma Avv. .... CommentoIl convenuto si costituisce in giudizio depositando una memoria difensiva, nella quale dichiara la residenza o elegge domicilio nel comune in cui ha sede il giudice adito dall'attore. Salva la riduzione dei termini di cui al nuovo art. 441-bis c.p.c. (si veda infra), la costituzione del convenuto deve avvenire almeno 10 giorni prima dell'udienza fissata dal giudice (art. 416, comma 1, c.p.c.); trattasi di un termine non libero. Nella memoria difensiva il convenuto deve proporre, a pena di decadenza, le eventuali domande svolte in via riconvenzionale; le eccezioni processuali e di merito non rilevabili d'ufficio (fra le eccezioni in senso ampio rientrano le eccezioni di prescrizione e decadenza) e deve indicare specificamente i mezzi di prova di cui intende avvalersi e i documenti offerti in comunicazione, che devono essere depositati contestualmente all'atto difensivo. “Il tribunale adito in funzione di giudice del lavoro, ove ritenga che la causa non rientri tra quelle di cui all'art. 409 c.p.c., bensì sia di competenza del giudice ordinario, non può rilevare d'ufficio la propria incompetenza per territorio semplice, trovando applicazione in tal caso l'art. 38, comma 1, c.p.c., per il quale detta incompetenza deve essere eccepita, a pena di decadenza, nella memoria difensiva tempestivamente depositata, e corredata dell'indicazione del giudice che la parte ritiene competente” (Cass. n. 298/2018). Nella memoria ex art. 416 c.p.c., il convenuto deve inoltre prendere posizione in modo puntuale sui fatti esposti dalla controparte nel ricorso introduttivo, formulando tutte le sue difese in fatto e in diritto. Si evidenzia che la mancata contestazione di un fatto che sia stato posto dal ricorrente a fondamento della pretesa lo rende incontestato (exartt. 115 c.p.c. e 416, comma 3, c.p.c.) ai fini del convincimento del giudice, purché il fatto costitutivo sia stato esposto in maniera precisa e sufficientemente esaustiva dal ricorrente nel proprio ricorso introduttivo del giudizio. “Nel rito del lavoro, il convenuto ha l'onere della specifica contestazione dei conteggi elaborati dall'attore, ai sensi dell'art. 167, primo comma, c.p.c. e dell'art. 416, terzo comma, c.p.c., con la conseguenza che la mancata o generica contestazione in primo grado – rappresentando, in positivo e di per sé, l'adozione di una linea incompatibile con la negazione del fatto – rende i conteggi accertati in via definitiva, vincolando in tal senso il giudice, e la contestazione successiva in grado di appello è tardiva ed inammissibile. Anche la memoria difensiva deve essere completa ed esaustiva, in quanto rappresenta l'unico atto di parte convenuta, per il principio di concentrazione del rito del lavoro” (Cass. n. 9285/2003). La proposizione di eventuali domande in via riconvenzionale ad opera della parte convenuta, nel termine di cui all'art. 416, comma 1, c.p.c., determina lo spostamento della prima udienza originariamente fissata dal giudice adito. L'art. 441-bis c.p.c. (“Controversie in materia di licenziamento”), con cui si apre il nuovo Capo I-bis (“Delle controversie relative ai licenziamenti”) del Libro II, Titolo IV, del codice di procedura civile (aggiunto dall'art. 3, comma 32 del d.lgs. 10 ottobre 2022, n. 149) prevede che la trattazione e la decisione delle controversie aventi ad oggetto l'impugnazione dei licenziamenti nelle quali è proposta domanda di reintegrazione nel posto di lavoro hanno carattere prioritario rispetto alle altre pendenti sul ruolo del giudice, anche quando devono essere risolte questioni relative alla qualificazione del rapporto. Tenuto conto delle circostanze esposte nel ricorso il giudice può ridurre i termini del procedimento fino alla metà, fermo restando che tra la data di notificazione al convenuto o al terzo chiamato e quella della udienza di discussione deve intercorrere un termine non minore di venti giorni e che, in tal caso, il termine per la costituzione del convenuto o del terzo chiamato è ridotto della metà. All'udienza di discussione il giudice dispone, in relazione alle esigenze di celerità anche prospettate dalle parti, la trattazione congiunta di eventuali domande connesse e riconvenzionali ovvero la loro separazione, assicurando in ogni caso la concentrazione della fase istruttoria e di quella decisoria in relazione alle domande di reintegrazione nel posto di lavoro. A tal fine il giudice riserva particolari giorni, anche ravvicinati, nel calendario delle udienze. I giudizi di appello e di cassazione sono decisi tenendo conto delle medesime esigenze di celerità e di concentrazione. La nuova disposizione si applica alle controversie in materia di licenziamento instaurate successivamente al 28 febbraio 2023. Si veda anche la formula “Ricorso ex legge 28 giugno 2012, n. 92 art. 1, comma 48”. |