Ricorso al Comitato regionale per i rapporti di lavoro (art. 17 d.lgs. n. 124/2004)InquadramentoLa vigilanza in materia di lavoro e di legislazione sociale è svolta dal personale ispettivo in forza presso gli Ispettorati interregionali e territoriali del lavoro. Avverso gli atti dell'ispettorato del lavoro che abbiano ad oggetto la sussistenza o la qualificazione dei rapporti di lavoro è ammesso ricorso al Comitato Regionale istituito presso l'INL. FormulaAL COMITATO REGIONALE PER I RAPPORTI DI LAVORO PRESSO L'ISPETTORATO INTERREGIONALE DEL LAVORO DI….. Via …………….. A mezzo PEC: ……………………… RICORSO EX ART. 17 D.LGS. N. 124/2004 PROPOSTO DA …., con sede legale in …., via …………….., C.F./P.I. ……………, in persona di …………………, nato a …………… il ………… e residente a …………, via …………, C.F. ………. NONCHÉ DA Il sig. …………., nato a …………… il ………… e residente a …………, via …………, C.F. ………. in proprio e nella sua qualità di …. della detta società ……….. AVVERSO il “Verbale Unico di accertamento e notificazione n. …………… contenente la notificazione di…. per la violazione della disposizione di cui ….. per aver … Con applicazione della sanzione …. nella misura di Euro ………. a titolo di ….., a carico dei seguenti trasgressori: ………….. Verbale Unico di accertamento e notificazione n. …………… notificato alle parti in epigrafe a mezzo ………….. in data …………. (doc. 1). * * * PREMESSO CHE: 1) l'Ispettorato Territoriale del Lavoro di …. con il Verbale di accertamento e notificazione n. …. ha contestato alla società …………….., in persona dei suoi legali rappresentanti e in solido con …., la violazione delle disposizioni in materia di …….. 2) In particolare, ai trasgressori, come sopra identificati, e alla società in solido con essi sono stati contestati dagli Ispettori i seguenti fatti: a) …. b) ….. c) Conseguentemente, gli Ispettori hanno ritenuto la violazione di …………….. Tutto ciò premesso, le Parti come in epigrafe indicate osservano quanto segue e chiedono a codesto Comitato Interregionale, l'annullamento e /o la revoca del Verbale di accertamento e notificazione per i seguenti motivi. In via preliminare: Annullamento dell'atto per vizio sostanziale e, quindi, per erroneità e irregolarità: Si osserva in proposito quanto segue. Il Verbale unico di accertamento e notificazione della sanzione n. …. presenta i seguenti errori materiali …………….. In particolare,………… Le carenze probatorie del Verbale di accertamento e notificazione qui impugnato sono di tutta evidenza. Le circostanze fino qui riferite sarebbero da sole sufficienti per richiedere l'annullamento del Verbale di accertamento e notificazione per errore sostanziale e per vizi del procedimento. A completamento delle motivazioni di cui al presente ricorso, si espone ulteriormente quanto segue. Nel merito: Nella denegata ipotesi in cui non venisse accolta l'assorbente eccezione di illegittimità/annullabilità del provvedimento indicato in epigrafe, in ordine alle infrazioni contestate nel Verbale di accertamento e notificazione, si oppone quanto segue, in merito alla qualificazione del rapporto di lavoro. (a)……………. Contrariamente a quanto sostenuto dall'Ispettore, è del tutto priva di fondamento la circostanza secondo cui………….. Infatti,……….. * * * Gli esponenti, ribadito: - In via preliminare, il vizio di natura formale e procedimentale del Verbale di accertamento e notificazione n. …..; - Nel merito, la insussistenza dei presupposti giuridico e di fatto per l'applicazione della sanzione per …., ai sensi dell'art. ….. CHIEDONO che codesto Comitato, in accoglimento del presente ricorso dichiari: In via preliminare: l'annullamento e/o la revoca del Verbale di accertamento e notificazione n. …. per vizio formale e procedimentale ed in particolare per: - …….; Nel merito: l'annullamento e/o la revoca, perché infondato in fatto e in diritto e ingiusto, del Verbale unico di accertamento e notificazione poiché ….. * * * Si allegano i seguenti documenti: 1) Verbale di accertamento e notificazione n. …………… 2) …………… 3) …………… Luogo e data…….. Firma della società……. Firma dei trasgressori in solido….. CommentoLa Formula proposta è quella di maggiore applicazione pratica perché collegata ad accertamenti ispettivi che presuppongono la qualificazione del rapporto di lavoro (art. 17 d.lgs. n. 124/2004). Il preventivo esperimento dei rimedi previsti in via amministrativa (tra i quali rientrano anche il ricorso al Direttore della sede territoriale INL previsto dall'art. 16 del d.lgs. n. 124/2004 e gli scritti difensivi previsti dall'art. 18 della l. n. 689/1981) riveste una funzione pregiudiziale per poter poi esperire i rimedi in via giurisdizionale mediante ricorso al Giudice del lavoro ai sensi dell'art. 442 c.p.c. Dal 24 settembre 2015 è operativa un'unica autorità ispettiva “Ispettorato Nazionale del Lavoro” (INL), al quale sono demandate dalla legge le funzioni di razionalizzazione e semplificazione dell'attività di vigilanza in materia di lavoro e legislazione sociale (d.lgs. n. 149/2015). La vigilanza in materia di lavoro e di legislazione sociale è svolta dal personale ispettivo in forza presso gli Ispettorati interregionali e territoriali del lavoro in base alle disposizioni del d.lgs. n. 124/2004 (artt. 6 e 7). All'inizio e al termine delle verifiche ispettive, i funzionari sono tenuti a redigere apposito verbale (Verbale di primo accesso e Verbale conclusivo - art.10 e art. 13 del DLgs n. 124/2014 e D.M. 15 gennaio 2014, INPS circ. n. 60/2006, INAIL circ. n. 30/2006). Il verbale, oltre che essere notificato e rilasciato contestualmente al soggetto ispezionato, deve essere trasmesso alla Sede di appartenenza dell'Ispettorato affinché questa provveda ad inoltrarlo alle altre Amministrazioni per l'adozione dei provvedimenti di rispettiva competenza. In caso di rilevazione di illeciti penali e fiscali, il personale ispettivo deve riferire in maniera compiuta alla Procura della Repubblica, corredando la relativa denuncia con ogni documentazione costituente fonte di prova del reato o alla Guardia di Finanza se sono stati rilevate violazioni in materia tributaria (artt. 331 ss. c.p.p.). I verbali di accertamento costituiscono fonte di prova in ordine agli elementi di fatto acquisiti e documentati e possono essere reciprocamente utilizzati per l'adozione di eventuali provvedimenti sanzionatori, amministrativi e civili, da parte di altre amministrazioni interessate (art. 10, comma 5, d.lgs. n. 124/2004). Tutti i ricorsi avverso gli atti di accertamento che abbiano ad oggetto la sussistenza o la qualificazione dei rapporti di lavoro, sono inoltrati entro 30 giorni dalla notifica degli stessi alla sede territoriale competente dell'Ispettorato e sono decisi, con provvedimento motivato, dal Comitato Regionale per i Rapporti di lavoro istituito sede interregionale dell'INL nel termine di 90 giorni dal ricevimento, sulla base della documentazione prodotta dal ricorrente e di quella in possesso dell'Ispettorato. Decorso inutilmente il termine previsto per la decisione il ricorso si intende respinto (art. 17 d.lgs. n. 124/2004) e si può quindi procedere con ricorso giudiziario. La riforma introdotta con il D.Lgs. n. 124/2004 e sue successive integrazioni e modifiche era preordinata proprio a garantire, attraverso lo strumento del Verbale di primo accesso e conclusivo, l'esercizio del diritto di difesa da parte del soggetto ispezionato mediante l'introduzione di uno strumento amministrativo diretto a consentire la verifica durante tutto il procedimento amministrativo ed alla sua conclusione, in merito alla completezza dell'analisi svolta dall'autorità ispettiva sui fatti contestati. Il Verbale unico di accertamento e notificazione costituisce in questo quadro lo strumento più importante. Esso, infatti, «deve contenere gli esiti dettagliati dell'accertamento, con indicazione puntuale delle fonti di prova degli illeciti rilevati» (art. 13, c. 4, lett. a, d.lgs. n. 124/2004). Sul punto la Direttiva del Ministero del Lavoro 18 settembre 2008 rivolta agli ispettori specifica che «soltanto un verbale di primo accesso ispettivo ben redatto consentirà all'Amministrazione di difendere in ogni sede l'esito degli accertamenti ispettivi. D'altro canto soltanto con tale verbalizzazione il datore di lavoro potrà conoscere compiutamente i fatti sui quali verrà investigato a garanzia completa del suo diritto costituzionale di difesa». Nell'ambito del procedimento ispettivo grande importanza riveste quindi l'esatta e compiuta contestazione delle violazioni da parte degli ispettori, la quale deve trovare riscontro in una dettagliata e circostanziata indicazione delle fonti di prova, come opportunamente segnalato anche dalla Circolare del Ministero del Lavoro n. 41/2010: «(….) al fine di poter assurgere ad elemento dotato di una specifica valenza probatoria è comunque necessario, con specifico riferimento alla data di effettivo inizio del rapporto di lavoro, che il contenuto della dichiarazione resa dal singolo lavoratore sia confermato da altri elementi documentali (ad es. agenda del datore di lavoro o altra documentazione formale e informale acquisita nel corso del sopralluogo) o dal confronto con quanto risulta da ulteriori e diverse dichiarazioni rilasciate da altri lavoratori o da terzi. Si sottolinea, dunque, l'importanza di ciò che emerge dalle cosiddette dichiarazioni incrociate, di cui va dato atto nell'ambito del profilo motivatorio del provvedimento». Secondo la giurisprudenza, «i verbali redatti dai funzionari degli enti previdenziali e assistenziali o dell'Ispettorato del lavoro (oggi Ispettorato Nazionale del Lavoro) fanno piena prova dei fatti che i funzionari stessi attestino avvenuti in loro presenza, mentre, per le altre circostanze di fatto che i verbalizzanti segnalino di avere accertato, il materiale probatorio è liberamente valutabile» (sul punto cfr. Cass. n. 9827/2000; Cass. n. 2275/2000). |