Omesso versamento delle ritenute commesso ante d.lgs. 158/2015: il 770 non basta a salvare il sostituto d’imposta

Redazione Scientifica
18 Giugno 2018

Le Sezioni unite della Cassazione, chiamate a pronunciarsi sulla questione controversa loro rimessa da Cass. pen., Sez. III, ord. n. 55486/2018 «se ai fini dell'accertamento del reato di cui al d.lgs. 10 marzo 2000, n. 74, art. 10-bis ...

Le Sezioni unite della Cassazione – chiamate a pronunciarsi sulla questione controversa loro rimessa da Cass. pen., Sez. III, ord. n. 55486/2018 «se ai fini dell'accertamento del reato di cui al d.lgs. 10 marzo 2000, n. 74, art. 10-bis, nel testo anteriore all'entrata in vigore del d.lgs. 24 settembre 2015, n. 158, art. 7 comma 1, lett. b), sia sufficiente la sola dichiarazione del modello 770 proveniente dal datore di lavoro per integrare la prova dell'avvenuta consegna ai sostituti delle certificazioni delle ritenute fiscali» (v. ACETO, La prova del reato di omesso versamento delle ritenute operate dal sostituto di imposta commesso ante d.lgs. 158/2015) – hanno affermato il seguente principio di diritto:

«con riferimento all'art. 10-bis nella formulazione anteriore alle modifiche apportate dal d.lgs. 158/2015, la dichiarazione modello 770 proveniente da sostituto di imposta non può essere ritenuta di per sé sola sufficiente ad integrare la prova dell'avvenuta consegna al sostituto della certificazione fiscale».

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