In scadenza il termine del “ravvedimento breve”

La Redazione
28 Agosto 2018

In scadenza il termine del cd. “ravvedimento breve” dei tributi che dovevano essere pagati entro lo scorso 31 luglio.Gli interessati, ovvero i contribuenti tenuti al versamento dei tributi derivanti dalle dichiarazioni dei redditi annuali, potranno nelle prossime ore provvedere alla regolarizzazione dei versamenti di imposte non effettuati o effettuati in misura insufficiente.

In scadenza il termine (prossimo 30 agosto) del cd. “ravvedimento breve” dei tributi che dovevano essere pagati entro lo scorso 31 luglio. Ciò significa che gli interessati, vale a dire i contribuenti tenuti al versamento dei tributi derivanti dalle dichiarazioni dei redditi annuali, potranno nelle prossime ore provvedere alla regolarizzazione dei versamenti di imposte non effettuati o effettuati in misura insufficiente entro il 31 luglio 2018, con maggiorazione degli interessi legali e della sanzione ridotta a un decimo del minimo (art. 13 D.Lgs. n. 472/1997).

Affinché il ravvedimento vada a buon fine occorre corrispondere la sanzione ridotta contestualmente alla regolarizzazione del pagamento del tributo o della differenza, quando dovuti, nonché al pagamento degli interessi moratori calcolati al tasso legale con maturazione giorno per giorno.

Il tutto dovrà avvenire tramite il modello F24 con modalità telematiche. A tal fine i contribuenti potranno procedere direttamente (utilizzando i servizi "F24 web" o "F24 on-line" dell'Agenzia delle Entrate, attraverso i canali telematici Fisconline o Entratel oppure attraverso l'home banking del proprio istituto di credito) oppure tramite intermediario abilitato. “I non titolari di partita IVA – è chiarito sul sito internet istituzionale dell'Agenzia delle Entrate – potranno effettuare il versamento con modello F24 cartaceo presso Banche, Poste Italiane e agenti della riscossione purché non utilizzino crediti tributari o contributivi in compensazione, oppure quando devono pagare F24 precompilati dall'ente impositore N.B. I sostituti d'imposta cumulano gli interessi dovuti al tributo”.

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