Riforma Orlando. Via libera ad altri cinque decreti legislativi

Redazione Scientifica
01 Ottobre 2018

Il 27 settembre 2018, il Consiglio dei Ministri ha approvato cinque decreti legislativi attuativi della legge delega per la riforma del codice penale, codice di procedura penale e dell'ordinamento penitenziario contenuti nella legge 23 giugno 2017, n. 103 (riforma Orlando). l testo approvato contiene disposizioni volte alla modifica dell'ordinamento penitenziario...

Il 27 settembre 2018, il Consiglio dei Ministri ha approvato cinque decreti legislativi attuativi della legge delega per la riforma del codice penale, codice di procedura penale e dell'ordinamento penitenziario contenuti nella legge 23 giugno 2017, n. 103 (riforma Orlando).

In particolare:

ordinamento penitenziario: assistenza sanitaria, procedimenti e vita penitenziaria. Il testo approvato contiene disposizioni volte alla modifica dell'ordinamento penitenziario in materia di assistenza sanitaria, affermando il diritto di detenuti e internati a prestazioni sanitarie tempestive e appropriate.

Il decreto legislativo interviene altresì sui procedimenti per le decisioni di competenza del magistrato e del tribunale di sorveglianza, in funzione di una complessiva accelerazione e semplificazione delle procedure.

Infine, le modifiche delle disposizioni in tema di vita penitenziaria sono volte a rafforzare i diritti di detenuti e internati con particolare attenzione al principio di imparzialità dell'amministrazione carceraria e alla lotta alle forme di discriminazione dovute al genere e all'orientamento sessuale.

A differenza del precedente assetto dato alla riforma è stato scelto di non attuare la parte della delega volta alla facilitazione dell'accesso delle misure alternative e all'eliminazione degli automatismi preclusivi alle misure alternative alla detenzione carceraria.

Ordinamento penitenziario: vita detentiva e lavoro. Con un secondo decreto legislativo il Governo ha previsto una serie di disposizioni atte al miglioramento della vita carceraria – mediante il rispetto della dignità umana e alla responsabilizzazione dei detenuti – e alla massima conformità tra vita penitenziaria ed esterna.

Il decreto legislativo ha, inoltre, incrementato le opportunità di lavoro retribuito (intra ed extra murario), le attività di volontariato individuale nonché quelle di reinserimento sociale dei condannati mediante un maggiore ricorso al lavoro domestico nonché a quello con committenza esterna.

Esecuzione delle pene nei confronti dei condannati minorenni. La disciplina presta particolare attenzione al peculiare percorso educativo e di reinserimento sociale dei condannati minorenni e giovani adulti.

In particolare vengono introdotti «elementi innovativi in merito alle misure penali di comunità e un modello penitenziario che guardi all'individualizzazione del trattamento, con l'obiettivo di delineare un'esecuzione penale che ricorra alla detenzione nei casi in cui non è possibile contemperare le esistenze di sicurezza e sanzionatorie con le istanze pedagogiche».

Spese per le operazioni di intercettazione. L'approvazione del testo recante Disposizioni per armonizzare la disciplina delle spese di giustizia, di cui al decreto del Presidente della Repubblica 30 maggio 2002, n. 115, in materia di spese per le prestazioni obbligatorie e funzionali alle operazioni di intercettazione, in attuazione dell'articolo 1, comma 91, della legge 23 giugno 2017, n. 103, è volto alla velocizzazione delle operazioni di pagamento delle spese di intercettazione.

La competenza per l'emissione del decreto con il quale vengono liquidate le spese è del magistrato dell'ufficio del P.M. che ha eseguito o richiesto l'autorizzazione a disporre le intercettazioni.

Casellario giudiziale. L'approvazione del d.lgs. recante Disposizioni per la revisione della disciplina del casellario giudiziale in attuazione della delega di cui all'articolo 1, commi 18 e 19, della legge 23 giugno 2017, n. 103 ha lo scopo di adeguare la disciplina del casellario giudiziale alle modifiche intervenute in materia penale e processuale, nonché nel diritto dell'Unione europea in materia di protezione dei dati personali, al fine altresì di semplificare il procedimento e ridurre i relativi adempimenti amministrativi.

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