Codice Civile art. 2357 quater - Divieto di sottoscrizione delle proprie azioni (1).

Gianluca Scarchillo

Divieto di sottoscrizione delle proprie azioni (1).

[I]. Salvo quanto previsto dall'articolo 2357-ter, secondo comma (2), la società non può sottoscrivere azioni proprie.

[II]. Le azioni sottoscritte in violazione del divieto stabilito nel precedente comma si intendono sottoscritte e devono essere liberate dai promotori e dai soci fondatori o, in caso di aumento del capitale sociale, dagli amministratori. La presente disposizione non si applica a chi dimostri di essere esente da colpa.

[III]. Chiunque abbia sottoscritto in nome proprio, ma per conto della società, azioni di quest'ultima è considerato a tutti gli effetti sottoscrittore per conto proprio. Della liberazione delle azioni rispondono solidalmente, a meno che dimostrino di essere esenti da colpa, i promotori, i soci fondatori e, nel caso di aumento del capitale sociale, gli amministratori.

(1) Articolo sostituito dall' art. 1 d.lg. 17 gennaio 2003, n. 6 , con effetto dal 1° gennaio 2004. La legge ha modificato l’intero capo V, ed è stata poi modificata e integrata dal d.lg 6 febbraio 2004, n. 37, la cui disciplina transitoria è dettata dall'art. 6.

(2) Le parole «secondo comma» sono state sostituite alle parole «comma secondo» dall'art. 1 d.lg. 17 gennaio 2003, n. 6, come modificato dall'art. 5 1i) d.lg. 6 febbraio 2004, n. 37.

Inquadramento

L'articolo in commento vieta alla società di sottoscrivere azioni di nuova emissione, in quanto se lo facesse si troverebbe nella duplice veste di soggetto tenuto al conferimento e di soggetto creditore dello stesso

Il divieto di sottoscrizione

Il divieto opera sia in sede di costituzione della società, sia in sede di aumento del capitale ed ha ad oggetto tanto la sottoscrizione diretta quanto quella indiretta. L'autosottoscrizione darebbe luogo ad un incremento del capitale sociale senza alcun incremento del patrimonio netto, non fornendo ai terzi un'informazione veritiera circa la reale consistenza del patrimonio sociale (Abriani, 414).

La sottoscrizione e le sue conseguenze

La violazione del divieto non comporta quale conseguenza la nullità della sottoscrizione; questa resta valida, ma si ritiene effettuata dai promotori e dai soci fondatori se avvenuta in sede di costituzione della società e dagli amministratori in caso di aumento del capitale a pagamento.

In questo modo si attua una sostituzione legale nella titolarità delle azioni, con la conseguenza che i soggetti ai quali la sottoscrizione è attribuita sono tenuti ad effettuare i conferimenti necessari (cfr. Bernardi, Gandini, 387; Bione, 383).

Allo stesso modo, una sostituzione legale si verifica allorquando la sottoscrizione sia effettuata da un soggetto in nome proprio, ma per conto della società. In questo caso, il legislatore sanziona anche la condotta dei soggetti con i quali è stato stipulato il negozio di interposizione e alla responsabilità del sottoscrittore si aggiunge quella dei promotori, soci fondatori ed amministratori, in quanto hanno stipulato il negozio di interposizione con il terzo.

L'esenzione da responsabilità

La responsabilità e, di conseguenza, l'obbligazione al conferimento non si estende a chi dimostra di essere esente da colpa. Questa non sussiste per aver semplicemente partecipato all'operazione vietata, ma richiede la concreta sottoscrizione delle azioni, il conferimento dell'incarico di sottoscrizione o il mancato impedimento della condotta laddove possibile (Partesotti, 459).

Bibliografia

Abriani, Le azioni e gli altri strumenti finanziari, in Tr.Cottino, 4, I, Padova, 2010, 231; Baroni, Commento all'art. 2357-quater, in Il nuovo diritto delle società, a cura di Maffei Alberti, I, Padova, 2005, 404; Bernardi, Gandini, Commento all'art. 2357-quater, in Commentario delle società, a cura di Grippo, I, Torino, 2009, 387; Bione, Commento all'art. 2357-quater, in Comm. Niccolini, Stagno d'Alcontres, I, Napoli, 2004, 380; De Luca, Commento all'art. 2357-ter, in Delle società. Dell'azienda. Della concorrenza, a cura di D. Santuososso, in Commentario del codice civile, a cura di E. Gabrielli, Torino, 2014, 1213; Lucarelli, Commento all'art. 2357-ter, in Le società per azioni, diretto da Abbadessa, Portale, a cura di Campobasso, Cariello, Tombari, I, Milano, 2016, 727; Partesotti, Le operazioni sulle azioni, in Tr.Colombo-Portale, 2, I, Torino, 1991, 301; Piazza, Se la società possa acquistare proprie obbligazioni convertibili in azioni, in Contr. impr. 1987, 781; Piscitello, L'acquisto di obbligazioni convertibili proprie, in Riv. soc. 1992, 208.

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