Decreto legislativo - 24/02/1998 - n. 58 art. 138 - Sollecitazione1.

Claudio Sottoriva

Sollecitazione1.

Art. 138

1. La sollecitazione è effettuata dal promotore mediante la diffusione di un prospetto e di un modulo di delega.

2. Il voto relativo alle azioni per le quali è stata rilasciata la delega è esercitato dal promotore. Il promotore può farsi sostituire solo da chi sia espressamente indicato nel modulo di delega e nel prospetto di sollecitazione.

 

Inquadramento

La normativa in commento è stata riformata con il d.lgs. 27 gennaio 2010, n. 27 con il quale è stata data attuazione alla Direttiva 2007/36/CE.

L'art. 136 TUF fornisce tre definizioni relativamente alla nozione di «delega di voto», «sollecitazione» e «promotore». I successivi artt. 137 e 138 del TUF forniscono ulteriori elementi per la ricostruzione della normativa applicabile che trova completamento negli artt. 136 e ss. del Regolamento Emittenti.

La normativa è finalizzata a favorire la contendibilità delle società quotate.

Molto spesso le funzioni di promotore ex art. 136 TUF rientrano nell'ambito delle attività dei cosiddetti proxy advisors, ossia soggetti che offrono professionalmente servizi di consulenza agli azionisti in materia di esercizio dei diritti di voto, possono contribuire a mitigare tali costi di transazione e, per tale motivo, favorire una partecipazione più attiva degli azionisti alla vita societaria.

La sollecitazione al conferimento di deleghe di voto

La sollecitazione consiste in un invito formulata dal promotore allo scopo di raccogliere preventivamente il consenso degli azionisti in relazione alle singole proposte di voto al fine di ottenere il consenso preventivo dalla parte del maggior numero di soci da parte di soci soggetti che possono anche avere interessi non convergenti con quelli dei soci sollecitati.

Il promotore, conseguentemente, si viene ad identificare come il soggetto, anche estraneo alla compagine sociale, che assume l'iniziativa della sollecitazione rivolta a più di duecento azionisti su specifiche proposte di voto ovvero come la richiesta di conferimento della delega di voto accompagnata da raccomandazioni, dichiarazioni o altre indicazioni idonee a influenzare il voto.

Pertanto, per aversi sollecitazione rilevante ex art. 138 TUF occorre un'attività di sollecitazione indirizzata ad un numero di azionisti superiore a duecento.

L'applicazione della normativa relativa alla sollecitazione al conferimento di deleghe di voto

Tenuto conto della riforma recata dal d.lgs. 27 gennaio 2010, n. 27, nelle società quotate le deleghe di voto possono essere conferite anche agli amministratori e agli organi di controllo e sono nulle le clausole statutarie che limitano in qualunque modo la rappresentanza nelle assemblee di società quotate.

Anche alle operazioni di sollecitazione al conferimento di deleghe di voto trovano applicazione i principî della record date stabiliti dall'art. 83-sexies TUF e gli obblighi di disclosure della posizione di conflitto di interesse.

Lo statuto può prevedere disposizioni dirette a facilitare l'espressione del voto tramite delega da parte degli azionisti dipendenti; le disposizioni in commento non sono invece applicabili alle società cooperative

L'applicazione della normativa è completata dalle previsioni di cui agli artt. 136 e ss. del Regolamento Emittenti.

In particolare, l'art. 136 delibera n. 11971/1999, Regolamento Emittenti, prevede che, per la promozione di una sollecitazione di deleghe, debba essere trasmesso da parte del promotore un avviso alla società emittente, che lo pubblica senza indugio sul proprio sito internet, alla Consob, alla società di gestione del mercato ed alla società di gestione accentrata delle azioni. L'avviso deve indicare:

a) i dati identificativi del promotore e della società emittente le azioni per le quali viene richiesto il conferimento della delega;

b) la data di convocazione dell'assemblea e l'elenco delle materie all'ordine del giorno;

c) le modalità di pubblicazione del prospetto di sollecitazione e del modulo di delega nonché il sito internet sul quale sono messi a disposizione tali documenti;

d) la data a partire dalla quale il soggetto a cui spetta il diritto di voto può richiedere al promotore il prospetto di sollecitazione e il modulo di delega ovvero prenderne visione presso la società di gestione del mercato;

e) le proposte di deliberazione per le quali si intende svolgere la sollecitazione.

Il prospetto di sollecitazione e il modulo, contenenti almeno le informazioni previste dagli schemi riportati negli Allegati 5B e 5C del Regolamento Emittenti, devono essere pubblicati mediante la contestuale trasmissione alla società emittente, alla Consob, alla società di gestione del mercato e alla società di gestione accentrata nonché messi a disposizione senza indugio sul sito internet indicato dal promotore ai sensi del comma 2, lettera c) dell'art. 136 del Regolamento Emittenti. Il sito internet può essere quello dell'emittente, con il consenso di quest'ultimo. La società di gestione accentrata deve informare, senza indugio, gli intermediari della disponibilità del prospetto di sollecitazione e del relativo modulo di delega.

Il promotore deve consegnare il modulo di delega corredato del prospetto di sollecitazione a chiunque ne faccia richiesta.

Ogni variazione del prospetto di sollecitazione e del modulo di delega resa necessaria da circostanze sopravvenute deve essere tempestivamente resa nota con le modalità indicate in precedenza.

A richiesta del promotore:

a) la società di gestione accentrata comunica su supporto informatico, entro un giorno lavorativo dal ricevimento della richiesta, i dati identificativi degli intermediari partecipanti sui conti dei quali sono registrate azioni della società emittente nonché la relativa quantità di azioni;

b) gli intermediari comunicano su supporto informatico, entro tre giorni lavorativi dal ricevimento della richiesta:

- i dati identificativi dei soggetti, cui spetta il diritto di voto, che non abbiano espressamente vietato la comunicazione dei propri dati, in relazione ai quali essi operino come ultimi intermediari nonché il numero di azioni della società emittente registrate sui rispettivi conti;

- i dati identificativi dei soggetti che abbiano aperto conti in qualità di intermediari e la quantità di azioni della società emittente rispettivamente registrata su tali conti;

c) la società emittente mette a disposizione su supporto informatico, entro tre giorni lavorativi dal ricevimento della richiesta, i dati identificativi dei soci e le altre risultanze del libro soci e delle altre comunicazioni ricevute in forza di disposizioni di legge o di regolamento.

È previsto che, a partire dalla pubblicazione dell'avviso di avvio di sollecitazione al conferimento di deleghe, chiunque diffonda informazioni attinenti alla sollecitazione ne dà contestuale comunicazione alla società di gestione del mercato e alla Consob, che può richiedere la diffusione di precisazioni e chiarimenti.

Il Regolamento Emittenti dispone che il promotore debba comportarsi con diligenza, correttezza e trasparenza. In particolare, nei contatti con i soggetti sollecitati, il promotore si astiene dallo svolgimento dell'attività nei confronti di coloro che si siano dichiarati non interessati, fornisce in modo comprensibile i chiarimenti richiesti e illustra le ragioni della sollecitazione ponendo, in ogni caso, in evidenza le implicazioni derivanti da rapporti di affari o partecipativi propri o di soggetti appartenenti al suo gruppo, con la società emittente o con soggetti appartenenti al gruppo di quest'ultima.

Il promotore, diverso dalla società emittente, informa che, ove espressamente autorizzato dal soggetto sollecitato, nel caso in cui si verifichino circostanze di rilievo, ignote all'atto del rilascio della delega e che non possono essere a questi comunicate, tali da far ragionevolmente ritenere che lo stesso, se le avesse conosciute, avrebbe dato la sua approvazione, il voto potrà essere esercitato in modo difforme da quello proposto.

Il promotore deve mantenere la riservatezza sui risultati della sollecitazione.

Il promotore deve dare notizia con comunicato stampa, diffuso senza indugio con le modalità indicate nell'articolo 136, comma 3, dell'espressione del voto, delle motivazioni del voto eventualmente esercitato in modo difforme da quello proposto ai sensi del comma 3, e dell'esito della votazione.

Ai sensi dell'articolo 142, comma 2, del TUF, chi esercita il voto in assemblea è tenuto a votare per conto del delegante anche sulle materie iscritte all'ordine del giorno per le quali il promotore non abbia formulato proposte, secondo la volontà espressa dal delegante stesso nel modulo di conferimento della delega di voto.

Il promotore non può acquisire deleghe di voto ai sensi dell'articolo 2372 c.c.

Per quanto attiene al conferimento e alla revoca della delega di voto, il soggetto a cui spetta il diritto di voto trasmette al promotore il modulo di conferimento della delega di voto, anche come documento informatico sottoscritto in forma elettronica, ai sensi dell'articolo 21, comma 2, d.lgs. 7 marzo 2005, n. 82. Il promotore decide se esercitare il voto anche in modo non conforme alle proprie proposte e fornisce indicazione di tale scelta nel prospetto di sollecitazione. Ove la sollecitazione di deleghe sia promossa dalla società emittente, questa è tenuta ad esercitare il voto anche in modo non conforme alle proprie proposte.

Il soggetto a cui spetta il diritto di voto che abbia conferito la delega, anche parziale, può esprimere con lo stesso modulo di delega il proprio voto per le materie iscritte all'ordine del giorno per le quali il promotore non abbia richiesto il conferimento della delega. Per le stesse materie è fatto divieto al promotore di formulare raccomandazioni, dichiarazioni o altre indicazioni idonee a influenzare il voto.

Il conferimento della delega di voto è revocato mediante dichiarazione scritta portata a conoscenza del promotore almeno il giorno precedente l'assemblea.

In caso di interruzione per qualsiasi ragione della sollecitazione, il promotore ne dà notizia con le modalità previste nell'articolo 136, comma 3, delibera n. 11971/1999, Regolamento Emittenti.

Bibliografia

Calandra Bonaura, Commentario breve al testo unico della finanza, 2020; Cera, Presti, Il Testo Unico finanziario. Vol. 2: Mercati ed emittenti, Bologna, 2020; Cera, Le società con azioni quotate nei mercati, Bologna, 2022; Passador, Efficienza nella sollecitazione di deleghe, efficienza nella governance, in Riv. dir. soc. 2015, 917; Ricciardiello, Sub art. 136, 137 e 138, in Commentario T.U.F.: Decreto legislativo 24 febbraio 1998, n. 58 e successive modificazioni, a cura di Vella, Torino, 2012; Sacchi, Voto in base alla data di registrazione e voto per delega dopo l’attuazione della direttiva azionisti, in Giur. comm. 2012, I, 315.

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