L’impugnazione dell’interdittiva antimafia si configura come giudizio sull’atto e sono irrilevanti le successive vicende del relativo procedimento penale
11 Settembre 2018
L'impugnazione dell'interdittiva antimafia si configura quale giudizio non sul rapporto ma sull'atto, la cui legittimità va scrutinata alla stregua del canone tempus regit actum. Pertanto, sono tendenzialmente irrilevanti, in punto di scrutinio della legittimità dell'informativa adottata anche sulla base di atti emanati dall'A.G. penale, le successive vicende del medesimo procedimento penale. |