Nessuna esenzione IVA da parte dei consorzi che effettuano operazioni attive al di fuori del perimetro consortile

La Redazione
05 Novembre 2018

Fuori dal computo della prevalenza delle attività rese ai consorziati con pro-rata superiore al 10% o verso terzi, i servizi resi obbligatoriamente da una società consortile a un soggetto pubblico non qualificabile come “consorziato” o “socio”.

Fuori dal computo della prevalenza delle attività rese ai consorziati con pro-rata superiore al 10% o verso terzi, i servizi resi obbligatoriamente da una società consortile a un soggetto pubblico non qualificabile come “consorziato” o “socio”.

È quanto afferma il Principio di diritto n. 9 pubblicato lo scorso 2 novembre dall'Agenzia delle Entrate. Posto che, in via generale, i servizi resi da una società consortile (ALFA) ad un soggetto pubblico (BETA) non qualificabile come “consorziato” o “socio” devono considerarsi imponibili agli effetti dell'IVA, non potendo trovare applicazione la norma di esenzione di cui all'art. 10, comma 2, del d.P.R. n. 633/1972, con la nuova prassi è precisato che se per i servizi resi a BETA la società ALFA non si propone sul mercato, snaturando l'attività consortile, ma sia obbligata a svolgere tali attività -

non potendosi sottrarre allo svolgimento dei progetti che, in base ad una specifica previsione normativa, il soggetto BETA le commissiona in via esclusiva - i servizi vanno esclusi dal computo della prevalenza delle attività rese ai consorziati con pro-rata superiore al 10% o verso terzi (cfr. Circolare n. 23/E/2009 e Circolare n. 5/E/2011).

Come ricordato nel nuovo Principio, fra le finalità della norma di esenzione in argomento vi è, infatti, quella di impedire l'applicazione dell'esenzione da IVA da parte dei consorzi che effettuino operazioni attive prevalentemente al di fuori del perimetro consortile, in violazione del precetto comunitario sulla distorsione della concorrenza. “In presenza dei requisiti indicati dalle Circolari nn. 23/E/2009 e n. 5/E/2011 - si legge nel Principio in commento - i servizi resi dalla società ALFA ai propri consorziati possono considerarsi esenti da IVA, in quanto, al netto delle prestazioni effettuate nei confronti del soggetto BETA, l'attività principale della società ALFA appare svolta, nel caso di specie, prevalentemente a favore dei propri consorziati”.

Vuoi leggere tutti i contenuti?

Attiva la prova gratuita per 15 giorni, oppure abbonati subito per poter
continuare a leggere questo e tanti altri articoli.