Verbale di assemblea straordinaria di riduzione del capitale sociale ex art. 2445 c.c. attuata mediante riscatto ed annullamento di azioni proprieInquadramentoAi sensi 2357-bis c.c. “le limitazioni contenute nell'articolo 2357 non si applicano quando l'acquisto di azioni proprie avvenga: 1) in esecuzione di una deliberazione dell'assemblea di riduzione del capitale, da attuarsi mediante riscatto e annullamento di azioni; 2) a titolo gratuito, sempre che si tratti di azioni interamente liberate; 3) per effetto di successione universale o di fusione o scissione; 4) in occasione di esecuzione forzata per il soddisfacimento di un credito della società, sempre che si tratti di azioni interamente liberate. Se il valore nominale delle azioni proprie supera il limite della quinta parte del capitale per effetto di acquisti avvenuti a norma dei numeri 2), 3) e 4) del primo comma del presente articolo, si applica per l'eccedenza il penultimo comma dell'articolo 2357, ma il termine entro il quale deve avvenire l'alienazione è di tre anni.” FormulaRepertorio N. .... Raccolta N. .... VERBALE DI ASSEMBLEA STRAORDINARIA DI S.P.A. REPUBBLICA ITALIANA L'anno ....il giorno ....del mese ....alle ore .... In ....via ....n. ....presso la sede sociale della società “ ....s.p.a.” Avanti a me Dott ....Notaio in .... iscritto al Collegio notarile di .... È presente .... .... Il comparente, della cui identità personale io Notaio sono certo, mi chiede di assistere all'assemblea della detta società riunita in questo giorno, luogo ed ora, per discutere e deliberare sul seguente ORDINE DEL GIORNO - Riduzione volontaria del capitale sociale ai sensi dell'art. 2445 c.c. da Euro ....ad euro ....mediante riscatto ed annullamento 1 delle azioni per i seguenti motivi .... - Delibere conseguenti ed accessorie E chiede a me Notaio di assistervi redigendo pubblico verbale. Al che aderendo, io Notaio do atto di quanto segue: assume la presidenza dell'assemblea ai sensi di legge e di statuto, il comparente, il quale, constata e fa constare che: La presente assemblea è stata regolarmente convocata mediante .... È rappresentato in assemblea il ....% del capitale sociale avente diritto al voto nelle persone di: .... .... È presente l'organo amministrativo nelle persone di .... (Presidente ....Consiglieri ....) È presente il Collegio sindacale nelle persone di ....(Presidente ....Sindaci Effettivi ....) È presente il revisore legale dei conti nella persona del dott .... Il Presidente ha provveduto ad accertare l'identità e la legittimazione dei presenti. Ciò constatato il Presidente, dichiara che la presente assemblea regolarmente convocata, è atta a discutere e deliberare sugli argomenti posti all'ordine del giorno. Il medesimo apre la discussione, illustrando in prima battuta la situazione patrimoniale aggiornata al .... regolarmente approvata in data ....dalla quale emerge che: - la società non versa nelle ipotesi di cui agli articoli 2446 e 2447 c.c. - la società ha liquidità sufficiente per rimborsare i soci con parte del capitale sociale mediante la sua riduzione ai sensi dell'art. 2445 c.c. e precisamente per euro .... per i seguenti motivi In particolare, il Presidente propone all'assemblea di attuare la sopra descritta riduzione mediante acquisto dai soci di numero .... azioni riscattabili ai sensi dell'art ....dello statuto e dell'art. 2437-sexies c.c. e loro annullamento. Il valore delle azioni riscattabili è stato determinato dall'organo amministrativo, sentito il parere del Collegio Sindacale, e del soggetto incaricato della revisione legale dei conti, ai sensi degli artt. 2437-sexies e 2437-ter. Il Presidente da atto, altresì, che tale determinazione è stata deposita presso la sede sociale nei quindici giorni precedenti la presente assemblea, ai sensi di legge. Il Presidente del Collegio sindacale, a nome del Collegio, esprime parere favorevole all'operazione. Dopo esaustiva discussione il Presidente invita l'assemblea a deliberare. L'assemblea con voto espresso mediante ....avente il seguente risultato .... DELIBERA 1) Di ridurre il capitale sociale da Euro .... ad Euro ....mediante acquisto al prezzo di Euro .... di n. ....azioni, ciascuna del valore nominale di Euro ...., e contestuale annullamento 2 , ai sensi e per gli effetti degli artt. 2357-bis c.c. e 2445 c.c.; 2) Di prendere atto che la riduzione testé deliberata produrrà efficacia solo dopo decorsi 90 gg. dall'iscrizione della stessa nel Registro delle Imprese, senza che alcun creditore sociale anteriore alla detta iscrizione abbia proposto opposizione 3 ; 3) Di modificare l'art. ....dello statuto sociale che avrà il seguente tenore letterale: “Il capitale sociale è di Euro ....”; 4) Di conferire all'organo amministrativo ogni più ampio potere ai fini dell'esecuzione di quanto testé deliberato, nonché di depositare il testo aggiornato dello Statuto sociale. Null'altro essendovi da deliberare il presidente dichiara sciolta l'assemblea alle ore ....e minuti .... Si allega sotto la lettera ....al presente atto, il testo dello statuto aggiornato in seguito alle odierne delibere. Le spese del presente atto cedono come per legge. E richiesto io notaio, ho ricevuto il presente verbale del quale, unitamente a quanto allegato, ho dato lettura al comparente che lo approva e lo sottoscrive con me notaio alle ore .... e minuti .... Consta di fogli ....per pagine .... e della ....fin qui scritte interamente di mio pugno. Firma Notaio .... [1] [1]Massima Consiglio Notarile Milano n. 147 “Ai fini della riduzione del capitale sociale a copertura di perdite - tanto nelle situazioni previste dagli artt. 2446 e 2447 c.c. quanto in ipotesi di volontaria copertura di perdite mediante riduzione del capitale sociale - la presenza di azioni proprie e della relativa “riserva negativa per azioni proprie in portafoglio” di cui agli artt. 2357-ter, comma 3, e 2424-bis, comma 7, c.c. (“Riserva Negativa Azioni Proprie”), rende indisponibile la parte degli utili e delle riserve disponibili utilizzata per l'acquisto delle azioni proprie (“Riserve Utilizzate”). Conseguentemente, la copertura delle perdite viene effettuata: (i) con utilizzo degli utili e delle riserve disponibili, fatta eccezione per le Riserve Utilizzate, che pertanto rimangono temporaneamente iscritte per un importo pari alla Riserva Negativa Azioni Proprie; (ii) con utilizzo di tutte le altre riserve ivi compresa la riserva legale; (iii) con riduzione del capitale sociale di un importo pari alla parte residua delle perdite non ancora coperte. In dipendenza della riduzione del capitale, la società può decidere se annullare tutte le azioni proprie oppure se annullarle in misura proporzionale alle altre azioni o mantenere tutte le azioni in circolazione con riduzione, ove esistente, del loro valore nominale: nel primo caso, la Riserva Negativa Azioni Proprie e le Riserve Utilizzate vengono interamente eliminate; negli altri casi, la Riserva Negativa Azioni Proprie e le Riserve Utilizzate vengono ridotte di un importo proporzionale alla riduzione del capitale sociale. In presenza di perdite che riducano il patrimonio netto a zero o di valore negativo, se la società decide di azzerare il capitale sociale e quindi ricostituirlo a un importo almeno pari al minimo legale, la deliberazione di copertura delle perdite comporta necessariamente l'annullamento di tutte le azioni proprie e la conseguente eliminazione dell'intera Riserva Negativa Azioni Proprie e delle Riserve Utilizzate, oltre alla contestuale eliminazione di tutte le riserve iscritte in bilancio, salve le ulteriori deliberazioni volte a ricostituire il capitale in misura almeno pari al minimo legale e a ridurre le perdite di bilancio a un ammontare non superiore a un terzo del capitale sociale risultante dall'operazione. [2] [2]Consiglio Notarile Milano Massima n. 146 “In caso di annullamento di azioni proprie dotate di indicazione del valore nominale, si verifica sempre una riduzione del capitale sociale per un ammontare pari al valore nominale delle azioni annullate”. L'annullamento delle azioni proprie, inoltre, comporta l'eliminazione della “riserva negativa per azioni proprie in portafoglio” di cui agli artt. 2357-ter, comma 3, e 2424-bis, comma 7, c.c. (“Riserva Negativa Azioni Proprie”) e rende effettivamente disponibili gli utili distribuibili e le riserve disponibili, corrispondenti al prezzo di acquisto delle azioni proprie, utilizzati al momento dell'acquisto delle azioni proprie - ossia gli utili distribuibili e le riserve disponibili la cui sussistenza al momento dell'acquisto delle azioni proprie ha consentito il rispetto del limite stabilito dall'art. 2357, comma 1, c.c. (“Riserve Utilizzate”) - fatta precisazione che: a) se l'ammontare della Riserva Negativa Azioni Proprie era pari al valore nominale delle azioni proprie annullate (corrispondente anche alla conseguente riduzione del capitale sociale), l'annullamento delle azioni proprie non comporta alcuna ulteriore modifica delle poste del patrimonio netto; b) se l'ammontare della Riserva Negativa Azioni Proprie era superiore al valore nominale delle azioni proprie annullate (in caso cioè di acquisto delle azioni proprie a un prezzo superiore al loro valore nominale), l'annullamento delle azioni proprie comporta, oltre alla riduzione del capitale sociale, una riduzione delle Riserve Utilizzate, in misura pari alla differenza tra la Riserva Negativa Azioni Proprie e il valore nominale delle azioni proprie annullate; c) se l'ammontare della Riserva Negativa Azioni Proprie era inferiore al valore nominale delle azioni proprie annullate (in caso cioè di acquisto delle azioni proprie a un prezzo inferiore al loro valore nominale), l'annullamento delle azioni proprie comporta, contemporaneamente alla riduzione del capitale sociale, un incremento delle Riserve Utilizzate (o l'iscrizione di una nuova riserva disponibile) in misura pari alla differenza tra il valore nominale delle azioni proprie annullate e la Riserva Negativa Azioni Proprie. In conseguenza dell'annullamento delle azioni proprie, le Riserve Utilizzate tornano pertanto ad essere disponibili - nel rispetto dell'art. 2445 c.c., ove applicabile, e salvo ogni diverso vincolo statutario - al fine di: (i) distribuire dividendi ai soci; (ii) aumentare il capitale sociale a titolo gratuito; (iii) acquistare altre azioni proprie; (iv) coprire le eventuali perdite; (v) calcolare il limite quantitativo di emissione di obbligazioni. In caso di annullamento di azioni proprie prive di indicazione del valore nominale (o contestualmente private dell'indicazione del valore nominale), la deliberazione di annullamento delle azioni proprie può liberamente stabilire se l'annullamento delle azioni proprie comporti una riduzione del capitale sociale di importo corrispondente alla c.d. parità contabile delle azioni proprie annullate oppure venga eseguita senza riduzione del capitale sociale, che rimane in tal caso invariato, con conseguente incremento della parità contabile delle altre azioni. Qualora la società optasse per la riduzione del capitale sociale in misura corrispondente alla parità contabile delle azioni proprie annullate, troverebbero applicazione le regole sopra esposte per il caso di annullamento di azioni proprie con indicazione del valore nominale. Qualora invece la società lasciasse invariato il capitale sociale, l'annullamento delle azioni proprie comporterebbe l'eliminazione della Riserva Negativa Azioni Proprie e una riduzione delle Riserve Utilizzate per un importo pari alla Riserva Negativa Azioni Proprie. [3] [3]Consiglio Notarile Milano n. 37 “La deliberazione di annullamento delle azioni proprie non é soggetta alla disciplina dell'art. 2445 c.c. quando sia configurata in modo tale da fare sì che all'esito dell'annullamento non si verifichi alcuna riduzione del capitale sociale, bensì - unica-mente - la riduzione del numero delle azioni (se prive del valore nominale) ovvero la riduzione del numero e l'aumento del valore nominale delle stesse.” CommentoUn'ipotesi speciale di acquisto di azioni proprie, in deroga alle limitazioni contenute nell'art. 2357 c.c., è rappresentata dalla riduzione del capitale sociale attuata mediante riscatto e contestuale annullamento di azioni proprie. Non vi è infatti in questa ipotesi, ragione alcuna per osservare tutte le cautele ed i limiti previsti per le operazioni sulle azioni proprie, posto che l'acquisto è finalizzato non alla detenzione nel tempo delle dette azioni, ma rappresenta lo strumento per attuare la riduzione del capitale sociale. Detta modalità di riduzione del capitale sociale può avere ad oggetto sia azioni di categoria c.d. riscattabili, sia azioni ordinarie. La differenza tra una modalità e l'altra consiste nella diversa determinazione del prezzo di acquisto. Nel caso delle azioni riscattabili, così come disciplinate dall'art. 2437 c.c., il prezzo da pagare per il riscatto dovrà essere determinato ai sensi dell'art. 2437-ter c.c. Diversamente nell'ipotesi di acquisto di azioni ordinarie, qualora detto prezzo risulti essere superiore al valore nominale delle azioni medesime, occorrerà individuare ed indicare le riserve disponibili da utilizzare per coprire la differenza. Peraltro, il distinguo rileva anche ai fini del procedimento esecutivo: nel caso di acquisto di azioni c.c. riscattabili, sarà sufficiente che la società dichiari unilateralmente la propria volontà, senza il consenso del socio titolare dell'azione di categoria; nell'ipotesi di acquisto di azioni ordinario l'acquisto sarà attuato mediante contratti di compravendita di azioni tra la società ed il socio. In quest'ultima ipotesi occorre operare un ulteriore distinzione. Qualora l'acquisto da parte della società coinvolga tutti i soci proporzionalmente nulla quaestio. Se invece la riduzione avviene mediante sorteggio ed annullamento di un certo numero di azioni, sarà necessaria l'emissione di azioni di godimento a favore degli azionisti sorteggiati, al fine di assicurare la parità di trattamento. Giova segnalare che il n. 1, comma 1, dell'art. 2357-bis c.c. rappresenta una modalità di riduzione volontaria del capitale sociale alternativa rispetto a quella delineata dall'art. 2445 c.c., posto che nell'ipotesi in commento la società utilizza proprie risorse per pagare un prezzo ai soci con l'obiettivo di annullare i titoli acquistati. Secondo la Massima del Consiglio Notarile del Triveneto, H.G.36, “L'art. 2357 c.c. pone specifiche condizioni alla possibilità per una s.p.a. di acquistare azioni proprie. A sua volta l'art. 2357 bis, comma 1, n. 1, c.c., stabilisce che le condizioni di cui all'art. 2357 c.c. non si applicano quando l'acquisto di azioni proprie avvenga in esecuzione di una deliberazione di riduzione del capitale, da attuarsi mediante riscatto e annullamento di azioni. Deve ritenersi che la disciplina in deroga di cui all'art. 2357 bis c.c. sia applicabile non solo nel caso di riscatto di azioni (art. 2437 sexies c.c.) ma anche agli acquisti di azioni finalizzati alla riduzione del capitale. In questo caso il procedimento da seguire dovrà evidenziare il nesso causale tra l'acquisto di azioni e la riduzione del capitale così da giustificare la deroga alle condizioni di cui all'art. 2357, comma 1, c.c.; inoltre trattandosi nella sostanza di operazione di riduzione volontaria del capitale, mediante restituzione del capitale ai soci cedenti, troverà applicazione la disciplina di cui all'art. 2445, commi 2, 3 e 4, c.c. Si ritiene che in questa ipotesi non debba essere iscritta al passivo di bilancio la specifica voce di segno negativo di cui all'art. 2357 ter c.c., così come introdotto dal D.Lgs 18 agosto 2015 n. 139, in quanto la società non acquisisce le azioni al proprio patrimonio, dovendo le stesse essere annullate nel momento stesso del perfezionamento del loro acquisto. E' legittima l'operazione di riduzione del capitale anche se l'acquisto avviene a prezzo superiore rispetto al valore nominale purché la società disponga di riserve disponibili sufficienti, riducendole dell'importo corrispondente al prezzo eccedente il valore nominale delle azioni proprie acquistate”. |