Procura speciale per singoli affari ai soci accomandantiInquadramentoAi soci accomandanti è fatto divieto di compiere atti di amministrazione, trattare o concludere affari in nome della società, salvo procura speciale per singoli affari, mentre possono prestare la propria opera e predisporre determinati atti sotto la direzione dei soci accomandatari. Il mancato rispetto di tale prescrizione comporta l'assunzione, da parte del socio accomandante, di responsabilità illimitata e solidale verso i terzi per tutte le obbligazioni sociali, nonché possibile esclusione ex art. 2286 c.c. La procura speciale per singoli affari deve essere rilasciata al socio accomandante dal socio accomandatario amministratore e deve contenere specifica indicazione dell'affare per cui è rilasciata e dei poteri conferiti. In ogni caso, permane, in capo ai soci accomandanti, il diritto di avere comunicazione annuale del bilancio e del conto profitti e perdite, nonché di controllare l'esattezza degli stessi consultando i libri e gli altri documenti della società. Formula
PROCURA SPECIALE PER SINGOLI AFFARI Il sottoscritto/a .... [cognome e nome], nato/a a .... [luogo, provincia o stato estero di nascita], il .... [gg/mm/aaaa] e residente in .... [città, provincia o stato estero di residenza], via ...., C.F. ...., socio amministratore della società ...., [C.F. .... e P.I. ....] con sede legale in ...., DICHIARA DI NOMINARE SUO PROCURATORE SPECIALE IL/LA SIGNOR/A: .... [cognome e nome], nato/a a .... [luogo, provincia o stato estero di nascita], il .... [gg/mm/aaaa] e residente in .... [città, provincia o stato estero di residenza], via ...., C.F. ...., affinché in suo nome e per suo conto possa [indicare specificatamente l'attività per cui la procura è conferita]. All'uopo conferisce al nominato procuratore ogni opportuna facoltà, incluse quelle di versare, prelevare, incassare le eventuali somme, pagare eventuali spese di chiusura conti e depositi, rilasciare quietanze e discarico con esonero per l'Istituto pagatore da ogni responsabilità al riguardo, rendere dichiarazioni, produrre documenti, autorizzandolo a sottoscrivere tutta la documentazione che fosse richiesta per perfezionare le operazioni, senza che al nominato procuratore possa essere eccepita mancanza o imprecisione di poteri. Luogo e data .... Firma .... Firma .... CommentoAi soci accomandanti è riconosciuta la possibilità di concludere affari esclusivamente come meri ausiliari dei soci accomandatari amministratori. La procura speciale attraverso la quale i soci limitatamente responsabili sono chiamati ad operare conferisce quel margine di operatività proprio del mandato con rappresentanza. Resta, tuttavia, preclusa ai soci accomandanti la possibilità di agire come institore o procuratore generale nei confronti dei terzi. All'accomandante tuttavia potrebbe essere rilasciata una procura per una pluralità di affari, purché specificamente individuati, e per compiere una serie, anche in parte indeterminata, di atti purché in questo caso teleologicamente coordinati e mirati alla realizzazione di una specifica operazione economica esattamente individuata. La ratio della norma in commento è individuata dalla dottrina da un lato nella necessità di tutelare l'interesse dei creditori sociali, che nelle società di persone, debbono poter contare, per il soddisfacimento del loro credito, anche sul patrimonio personale dei soci amministratori e di coloro che agiscono quali rappresentanti della società. Dall'altro lato è stato evidenziato come il divieto di ingerenza del socio accomandante nell'amministrazione della società tuteli, prima ancora dei creditori, l'interesse dei soci accomandatari che, considerati quali veri e propri imprenditori, hanno interesse a gestire la società e ad assicurare un'amministrazione responsabile della stessa. In questa prospettiva, sono state ritenute nulle le clausole statutarie eccedenti i limiti posti dall'art. 2320 c.c., come ad esempio quelle che subordinano a pareri vincolanti o autorizzazioni dei soci accomandanti l'esercizio del potere di gestione da parte dei soci accomandatari. L'art. 2320 c.c. delinea pertanto, i poteri di partecipazione dei soci accomandanti all'amministrazione sociale, escludendo di fatto una posizione paritetica o sovraordinata degli stessi rispetto agli amministratori, emergendo un'interdizione all'esercizio dei poteri di amministrazione e rappresentanza nonché di tutte le altre attività che possono essere realizzate da un terzo e che non sono espressamente previste e consentite dal codice civile. |