Atto costitutivo di s.p.a.InquadramentoTra gli aspetti cui il legislatore ha posto attenzione con la riforma di cui al d.lgs. 17 gennaio 2003 n. 6, merita di essere evidenziato il rapporto e la natura dell'atto costitutivo rispetto allo statuto societario di s.p.a.: lo statuto, anche se contenuto in atto separato, costituisce (e non più, come prima della riforma, “si considera”) parte integrante dell'atto costitutivo (art. 2328 c.c.); inoltre, qualora si configuri un contrasto tra le clausole dello statuto e quelle dell'atto costitutivo, prevalgono le seconde. Poiché l'art. 2328 c.c., nella formulazione assunta dopo la Riforma, sancisce che lo statuto costituisce in ogni caso parte integrante dell'atto (pubblico) costitutivo, non dovrebbero esservi dubbi che, pur non essendo rispettate le formalità ex art. 51 l. n. 89/2013 – legge not., esso abbia la natura giuridica di atto pubblico. FormulaRepertorio N. .... Raccolta N. .... COSTITUZIONE DI SOCIETÀ PER AZIONI REPUBBLICA ITALIANA L'anno .... il giorno .... del mese di .... In ...., alla via .... n. .... (Comune e luogo di ricevimento dell'atto). Innanzi a me dott .... .... Notaio residente in ...., iscritto al Ruolo del Collegio Notarile di .... (o dei Distretti Riuniti di ....) Sono comparsi i signori: varianti: 1.1) PERSONE FISICHE Il Sig. ...., nato a .... il .... domiciliato a ...., alla via ...., C.F. ...., Il Sig. ...., nato a .... il .... domiciliato a ...., alla via ...., C.F. ...., Il Sig. ...., nato a .... il .... domiciliato a ...., alla via ...., C.F. .... 1.2) PERSONE GIURIDICHE Il Sig. ...., nato a .... il ...., domiciliato per la carica presso la sotto indicata sede sociale, nella sua qualità di - amministratore unico - amministratore delegato - consigliere di amministrazione - Presidente del Consiglio di amministrazione e legale rappresentante della società: “ .... s.r.l.”, società italiana (ovvero: società di nazionalità ...., costituita in ....) con sede in .... alla via .... n ...., capitale sociale Euro .... interamente versato (o versato per Euro ....), iscritta nel Registro delle Imprese di .... codice fiscale e numero d'iscrizione ...., numero R.E.A. (eventuale: soggetta ad attività di direzione e coordinamento della società “denominazione”, con sede in.. alla via .... n ...., iscritta presso il Registro delle Imprese di ...., sezione .... al n. ....) il quale interviene al presente atto in forza di atto costitutivo in data .... oppure delibera (eventualmente consiliare o assembleare) n ..... in data ...., e dei poteri statutari regolarmente depositati e pubblicati ai sensi di legge. 1.3) PROCURA SPECIALE CON SOCIETÀ ESTERA Il Sig. ...., nato a .... il ...., domiciliato per la carica presso la sotto indicata sede sociale, nella sua qualità di procuratore speciale e quindi in nome, vece e conto della società: la Società ...., società di nazionalità ...., costituita in ...., con sede in .... (Comune e indirizzo), capitale sociale Euro .... (..) interamente versato (o versato per Euro ....o altra moneta), il quale interviene al presente atto in forza di procura per notaio .... di .... in data .... rep. n .... che, ai sensi del combinato disposto degli artt. 106 legge not. e 68 Regolamento notarile, debitamente tradotta a cura di me notaio, in originale si allega al presente atto sotto la lettera .... Detti comparenti, cittadini italiani, della cui identità personale io Notaio sono certo, CONVENGONO E STIPULANO QUANTO SEGUE ART. 1) DENOMINAZIONE Viene costituita tra .... e .... una società per azioni sotto la denominazione “ .... SOCIETÀ PER AZIONI”. Salvo che nella corrispondenza e negli atti ufficiali, la società potrà essere identificata, per brevità, con la sigla “ .... S.p.A.”. ART. 2) SEDE La Società ha sede legale in .... alla via .... n .... (eventualmente: la società ha le seguenti sedi secondarie: Comune di .... alla via .... n .... e di .... alla via .... n ....). La modifica degli indirizzi anagrafici all'interno dei suddetti Comuni non costituisce modifica del presente atto e dell'allegato statuto. ART. 3) OGGETTO La Società ha ad oggetto .... Nel rispetto delle vigenti disposizioni di legge, essa potrà compiere tutte le operazioni che l'organo amministrativo ritenesse necessarie od utili per il raggiungimento dell'oggetto sociale. ART. 4) CAPITALE Il capitale sociale viene determinato in Euro .... (almeno cinquantamila virgola zero zero) e viene suddiviso in numero .... azioni ordinarie ed in numero .... azioni .... (indicazione della categoria) (eventualmente: del valore nominale, ciascuna, di Euro .... (lettere). Le azioni vengono sottoscritte integralmente dai soci nelle seguenti misure: .... [Per il conferimento in denaro, si rinvia alla formula in materia; per il conferimento in natura o di crediti, si rinvia alla formula in materia]. ART. 5) ESERCIZI SOCIALI L'esercizio sociale si chiude il 31 dicembre di ogni anno; il primo esercizio si chiuderà il 31 dicembre .... Art. 6) Utili Le norme in base alle quali gli utili devono essere ripartiti risultano dall'art. .... dello statuto allegato. (per gli eventuali benefici riservati a promotori e fondatori si rinvia alla formula in materia - art. 2340 c.c.). ART. 7) AMMINISTRAZIONE La società è amministrata da un 7.a - Amministratore Unico; All'Amministratore Unico (ovvero al Consiglio di amministrazione) vengono attribuiti tutti i poteri di ordinaria e straordinaria amministrazione previsti dallo statuto allegato. La rappresentanza generale spetta all'Amministratore Unico. Viene nominato alla carica di Amministratore Unico il socio .... che accetta espressamente, dichiarando di non trovarsi in alcuna ipotesi di incompatibilità prevista dalla legge. Il Sig. .... durerà in carica per i primi tre esercizi e precisamente fino alla data dell'assemblea che verrà convocata per l'approvazione del bilancio relativo all'esercizio che si chiuderà il.... 7-b) Consiglio di amministrazione composto da .... a .... membri. La rappresentanza generale spetta al Presidente del Consiglio di amministrazione, oltre che agli amministratori delegati a norma di statuto. Vengono nominati quali componenti del Consiglio di amministrazione, i Sig.ri: .- .... nome, cognome, codice fiscale, residenza, se non intervenuto in atto) - .... (come sopra) Presidente del Consiglio di amministrazione è nominato il Signor .... Tutti i nominati componenti del Consiglio di amministrazione dureranno in carica per i primi tre esercizi e precisamente fino alla data dell'assemblea che verrà convocata per l'approvazione del bilancio relativo all'esercizio che si chiuderà il....; detti signori hanno già manifestato la propria accettazione, dichiarando di non trovarsi in condizioni di incompatibilità ai sensi di legge. ART. 8) CONTROLLO Qualora la società non intendesse fare ricorso al mercato del capitale di rischio, né fosse tenuta alla redazione di bilancio consolidato. Il Collegio sindacale, cui viene demandata la revisione legale dei conti della società, è composto da tre membri effettivi e due membri supplenti, tutti iscritti all'albo dei revisori contabili. Vengono nominati componenti del Collegio sindacale, per i primi tre esercizi, sino all'approvazione del bilancio al ...., i Sig.ri: - (nome, cognome, codice fiscale, residenza, numero di iscrizione al registro dei revisori contabili), quale Presidente del Collegio sindacale; .... sindaco effettivo; .... sindaco effettivo; .... sindaco supplente; .... sindaco supplente; Tutti i nominati sindaci hanno già manifestato la propria accettazione, dichiarando di non trovarsi in condizioni di incompatibilità ai sensi di legge. L'emolumento annuale dei membri del Collegio sindacale per i tre esercizi viene fissato in complessivi euro ...., di cui Euro .... al Presidente ed Euro ....a ciascuno dei componenti. Ovvero, qualora la società fosse tenuta alla redazione del bilancio consolidato: Il Collegio sindacale è composto da tre membri effettivi e due membri supplenti, tutti iscritti all'albo dei revisori contabili. Vengono nominati componenti del Collegio sindacale, per i primi tre esercizi, sino all'approvazione del bilancio al ...., i Sig.ri: .... (nome, cognome, codice fiscale, residenza, numero di iscrizione al registro dei revisori contabili), quale Presidente del Collegio sindacale; .... sindaco effettivo; .... sindaco effettivo; .... sindaco supplente; .... sindaco supplente; Tutti i nominati sindaci hanno già manifestato la propria accettazione, dichiarando di non trovarsi in condizioni di incompatibilità ai sensi di legge. L'emolumento annuale dei membri del Collegio sindacale per i tre esercizi viene fissato in complessivi Euro ...., di cui Euro .... al Presidente ed Euro.. a ciascuno dei componenti. La revisione legale dei conti, per i primi tre esercizi, è esercitata dal Signor .... (generalità) ovvero dalla società di revisione legale ....(dati) iscritto-a nel registro dei revisori legali e delle società di revisione legale. Il corrispettivo del nominato revisore legale (ovvero della nominata società di revisione legale) per l'intera durata dell'incarico ammonta ad euro .... ( ....) ART. 9) FUNZIONAMENTO La società è retta dalle norme di legge, da quelle del presente atto costitutivo e da quelle contenute nello statuto sociale, composto da numero .... articoli che, previa lettura da me Notaio data alle parti e sottoscrizione, si allega al presente atto sotto la lettera “ .... ” per formarne parte integrante e sostanziale. ART. 10) DURATA Il termine di durata della società è fissato dai soci al .... (ovvero: La società ha durata a tempo indeterminato, salvo il diritto di recesso di ciascun socio decorso il termine di un anno dalla sua costituzione). L'assemblea dei soci potrà sciogliere anticipatamente la società, così come potrà prorogarne il termine di durata, con deliberazione adottata nelle forme e con le maggioranze previste dalla legge. ART. 11) SPESE Le spese, imposte e tasse dipendenti dalla costituzione della società ammontano a Euro .... (in lettere). ART. 12) DELEGA I qui costituiti soci, per ogni effetto di legge, delegano ed autorizzano l'Amministatore Unico (ovvero: il Presidente del Consiglio di amministrazione o il Presidente del Consiglio di gestione) al compimento di ogni operazione e atto occorrente per l'avvio dell'attività sociale, ivi compreso, a titolo esemplificativo, il ritiro dell'importo depositato presso l'Istituto bancario. con esonero per quest'ultimo da ogni responsabilità al riguardo, nonché la contestuale accensione di conto corrente bancario presso la stessa o altra Banca a nome della società. Richiesto io notaio ho ricevuto il presenta atto, scritto con mezzo elettronico in parte da persona di mia fiducia ed in parte da me notaio su .... pagine di .... fogli, e letto, unitamente a quanto allegato, ai comparenti, che lo approvano e lo sottoscrivono alle ore .... e minuti .... Sottoscrizione dei comparenti .... Sottoscrizione Notaio (sigillo ex art. 52 l.not.) .... CommentoPrincipi generali La denominazione sociale costituisce il “nome civile” della società, attraverso cui essa opera, è individuata sul mercato e costituisce un elemento essenziale previsto a pena di nullità (art. 2332, primo comma, n. 3, c.c.). Ai sensi dell'art. 2326 c.c., essa può essere liberamente formata, purché non in contrasto con l'ordine pubblico ed il buon costume e purché contenga l'indicazione, anche in forma di acronimo, di “società per azioni”. Con riferimento al contenuto della denominazione sociale si osserva che non è possibile, in omaggio al principio di cui agli artt. 2564, comma 2, c.c. e 2598 c.c., utilizzare una denominazione uguale o simile a quella già utilizzata da altri o che sia tale da ingenerare confusione nei terzi. Con la Riforma legislativa portata dal d.lgs. 2003 n. 5 (di seguito, per brevità, “riforma”), si è scelto di attribuire un ruolo centrale al concetto di “responsabilità” della società per azioni. Il primo comma dell'articolo 2325 c.c., rubricato ex novo “Responsabilità”, conferma, al primo comma, la regola secondo cui: “Nella società per azioni delle obbligazioni sociali risponde soltanto la società con il suo patrimonio”. La mancata stipulazione dell'atto costitutivo nella forma dell'atto pubblico provoca la nullità della società ai sensi dell'art. 2332, comma 1, n. 1, c.c. Particolari tipologie di soci Qualora socio della costituenda società sia una società di capitali, si deve applicare l'art. 2361 c.c. primo comma, a mente del quale non è consentita l'assunzione di partecipazioni in altre imprese tale da modificare in modo sostanziale l'oggetto sociale della partecipante. Inoltre, ai sensi dell'art. 2359 c.c., l'acquisizione da parte di una società o di un ente, di una partecipazione che attribuisca il controllo azionario della costituenda società fa scattare la presunzione iuris tantum di esercizio di «attività di direzione e controllo», con l'applicazione della disciplina di cui agli artt. 2497 e 2497-sexies c.c.. La necessità di indicare anche lo Stato di costituzione dell'ente, si spiega con l'esigenza di coordinamento con la l. n. 218/1995 (recante la “Riforma del diritto internazionale privato”), il cui art. 25, primo comma c.c. individua la disciplina applicabile alle persone giuridiche, in via di principio e salvo il verificarsi di determinati indici, in quella dello Stato in cui si è perfezionato il procedimento di costituzione dell'ente. Efficacia dell'atto notarile A seguito della soppressione dell'omologa giudiziale degli atti costitutivi di società di capitali, e con l'avvento del controllo notarile di legalità, il controllo notarile costituisce l'unico baluardo contro l'introduzione nel sistema giuridico di atti costitutivi difformi dal modello legale. È interessante notare come di regola si riconducono a quattro i fondamentali effetti discendenti dall'omologa degli atti societari: costitutivo, sanante, qualificante, socializzante. Costitutivo: senza omologa (oggi “controllo di legalità”) non può procedersi ad iscrizione nel R.I.; il controllo notarile è pertanto elemento imprescindibile ai fini della costituzione delle società di capitali. Sanante: a seguito del ‘controllo di legalità (e della succedanea iscrizione) le ipotesi di nullità di diritto comune vengono sanate. Qualificante: il controllo notarile è essenziale al fine di verificare che l'ente costituendo abbia quel “minimum” imprescindibile di requisiti, affinché possa essere legittimamente inquadrato nel “tipo” prescelto dai contraenti. In altri termini, il notaio dovrà verificare, da un lato, che non vi siano clausole incompatibili con il tipo, dall'altro che siano state rispettate le inderogabili prescrizioni previste per quel determinato tipo. Socializzante: la distinzione tra campo “sociale” e campo del “parasociale” va fatta con riferimento al dato formale: tutto ciò che è contenuto nell'atto costitutivo e nello statuto (ed è quindi soggetto al ‘controllo di legalità') sarà sociale; ciò che è invece pattuito al di fuori di tali documenti avrà natura (ed efficacia) “parasociale”. Relativamente alla c.d. omologa notarile, è di essenziale importanza un'attenta analisi dei commi primo e secondo dell'art. 138-bis l. not. Responsabilità La recezione dell'atto costitutivo di una società, ovvero di un atto pubblico, impone al notaio rogante il rispetto dell'art. 28 l. not. Il Legislatore, inoltre, stabilisce un'ulteriore sanzione amministrativa nel caso in cui il notaio chieda anche l'iscrizione dell'atto costitutivo “da lui rogato”, quando risultino manifestamente inesistenti le condizioni richieste dalla legge” (articolo 138-bis secondo comma l. not.). In caso di delibere assembleari, invece, non solo la sanzione amministrativa, ma la stessa applicazione del citato art. 28 sono ricollegate alla richiesta di iscrizione. Ciò, in quanto, in fase di verbalizzazione, il notaio svolge una funzione diversa ed il “controllo di legalità non è contestuale, ma logicamente successivo alla verbalizzazione del fatto assembleare. Natura dello statuto Parte della dottrina ritiene di accordare allo statuto allegato la natura di mera scrittura privata. Esso tuttavia avrebbe, secondo alcuni, natura di “allegato sui generis” in quanto (costituendo parte integrante dell'atto costitutivo) non ne sarebbe ammessa dispensa dalla lettura (ritiene non ammissibile la dispensa, tra altri, Tondo). Secondo un diverso orientamento dottrinale (G. Rescio) per lo statuto sarebbe consentita la dispensa dalla lettura, in quanto l'atto pubblico è solo quello che, redatto da notaio o altro pubblico ufficiale all'uopo autorizzato (qualifica soggettiva), rispetta le prescrizioni indicate dalla legge, ed in particolare quelle indicate dall'art. 51 l. not.; solo a queste condizioni un documento sarebbe classificabile come “atto pubblico” ai sensi e per gli effetti dell'art. 2699 c.c. Se quindi si identificano le formalità dell'atto pubblico con quelle prescritte dalla Legge Notarile, si esclude che lo statuto allegato possa qualificarsi come atto pubblico, in quanto per esso non si prescrive il rispetto di queste. Conseguentemente, il notaio rogante sarebbe tenuto al controllo di legalità dello statuto, ma non avrebbe l'obbligo di verificare il rispetto delle prescrizioni di forma di cui all'art. 51 legge not. È evidente che, se l'atto è redatto dal notaio, le formalità saranno quelle della legge notarile, salvo che la legge stessa non ne indichi di diverse. Di conseguenza, poiché l'art. 2328 c.c., nella formulazione assunta dopo la Riforma, è chiaro nello stabilire che lo statuto costituisce in ogni caso parte integrante dell'atto (pubblico) costitutivo, non dovrebbero esservi dubbi che, pur non essendo rispettate le formalità ex art. 51 legge not., esso abbia la natura giuridica di atto pubblico. Sul piano dell’interpretazione dello statuto sociale, molto interessante la Massima del Consiglio Notarile di Firenze che recepisce i più recenti sviluppi dottrinali e giurisprudenziali (inter alias, cfr. Cass. 2016 n. 4967 ): “E’ legittima l’introduzione nello statuto di una società di capitali di clausole che dettino regole per la sua interpretazione basate su criteri ermeneutici che prescindano dall’indagine sulla comune intenzione delle parti e del loro comportamento dopo la conclusione del contratto, tali da limitare il processo interpretativo al testo statutario nel suo complesso avendo riguardo alla funzione delle sue clausole anche alla luce del criterio della “buona fede” con esclusione di eventuali elementi riferibili alla volontà storica dei soci e/o comunque “parasociali”. In estrema sintesi, se pure oramai può ritenersi superata la risalente tesi “normativistica” per la quale lo statuto, in quanto regola di una persona giuridica, andrebbe letto quale insieme di norme di diritto oggettivo e quindi assoggettato alle regole interpretative applicabili alle Leggi, la dottrina si è da tempo orientata verso l’applicazione agli statuti sociali le regole dettate per l’interpretazione dei contratti dagli articoli 1362 e seguenti c.c.. Tuttavia, ha parimenti “ribaltato” però il tradizionale iter ritenuto doveroso per interpretare i contratti, partendo da un’interpretazione “oggettiva” anziché “soggettiva” degli stessi. Tipi di s.p.a. L'art. 2325-bis c.c. distingue le società per azioni in tre diverse categorie, e precisamente: -“s.p.a quotate”, se abbiano emesso «azioni quotate su un mercato regolamentato; -“s.p.a. aperte non quotate” qualora abbiano emesso “azione diffuse fra il pubblico in misura rilevante”; – “s.p.a chiuse”: tutte le altre, di cui questo lavoro prevalentemente si occupa. Le prime due classi – s.p.a. “quotate” e s.p.a “aperte non quotate” sono inoltre complessivamente definite dall'articolo in commento come: “società che fanno ricorso al mercato del capitale di rischio”; e anche in ragione di ciò verranno qui di seguito indicate, sempre per brevità espressiva, come “società aperte”, tout court: in contrapposizione quindi alla terza classe suindicata, quella delle “società chiuse”, che ha appunto portata residuale, comprendendo tutte le s.p.a. che non fanno ricorso al mercato del capitale di rischio, e che peraltro, in Italia, sono la maggioranza (almeno in termini numerici). Sulla forma dello statuto Nel sistema antecedente alla riforma, era controversa la necessità della forma pubblica ad substantiam anche per lo statuto, che – a differenza dell'atto costitutivo, che contiene la manifestazione di volontà di costituire la società e gli elementi fondamentali della sua struttura organizzativa – contiene le norme legali e pattizie di funzionamento della società. La nuova formulazione dell'art. 2328, comma secondo c.c. dispone espressamente che lo statuto “costituisce” (e non più, come prima, “si considera”) parte integrante dell'atto costitutivo e non prevede più che a quest'ultimo sia allegato (in quanto ora ne costituisce parte integrante ex lege), la predetta tesi maggioritaria sembra trovare conferma nella riforma. Sul punto, si legga altresì la massima n. 1 della Commissione Studi Societari del Comitato Notarile della Regione Campania (di seguito, per brevità, C.N.) L'atto costitutivo di Società di capitali (s.p.a., s.a.p.a. ed s.r.l.) e di Cooperative può indifferentemente risultare da un unico documento (incorporante l'atto costitutivo propriamente detto e lo Statuto) o da due documenti separati; in questa seconda ipotesi, peraltro, entrambi i documenti saranno oggetto di indagine personale della volontà delle parti e di controllo di legalità; per il miglior esercizio della sua funzione, il Notaio, anche al fine di evidenziare il profilo omologatorio della sua attività, opportunamente ed a fini tuzioristici dovrà dare contestuale lettura alle parti sia dell'atto costitutivo sia dello Statuto. Sistemi di amministrazione e controllo nelle s.p.a. Tradizionale o c.d. latino: fa ricorso alla dicotomia già nota all'ordinamento, tra organo amministrativo in senso lato, ed organo di controllo. Monistico: l'assemblea nomina l'organo amministrativo nell'ambito del quale viene nominato l'organo di controllo. Dualistico: l'assemblea nomina il consiglio di sorveglianza e il consiglio di gestione. Un dato comune a tutti questi sistemi è dato dalla diversificazione, voluta dal legislatore della riforma, tra controllo di gestione e controllo contabile. In generale, si può affermare che il controllo di gestione riguarda le attività di indirizzo e propulsione concernenti l'attività di impresa della società, quindi, anche le scelte imprenditoriali. L'attribuzione ad un unico organo del controllo contabile e del controllo di gestione aveva dato non pochi problemi in sede di accertamento ed imputazione della responsabilità. 1. Ordinaria e straordinaria amministrazione. La distinzione tra ordinaria/straordinaria amministrazione deve misurarsi in relazione all'attività societaria in quanto tale, che ha come termine di riferimento l'attività di impresa e l'oggetto sociale, e che ha come concetto l'incidenza o meno dell'atto sul patrimonio della società. Quindi, si deve considerare di ordinaria amministrazione anche un atto per sua natura dispositivo, purché non incida sugli elementi costitutivi dell'impresa alterandoli; viceversa anche un atto che aliunde non sarebbe dispositivo, se finisce per incidere sugli elementi costitutivi dell'impresa, può qualificarsi di straordinaria amministrazione (ad esempio l'affitto di azienda). 2. Delega e procura. La procura è un atto di amministrazione, lo strumento negoziale di cui si avvale l'organo amministrativo per concedere una facoltà ad un terzo estraneo, il quale potrà spendere il nome della società, secondo i criteri ordinari della rappresentanza. La delega, invece, rappresenta la concessione, da parte dell'organo collegiale, ad alcuni o a tutti i suoi componenti, della funzione gestoria, ossia dei poteri che il patto sociale attribuisce all'organo stesso. 3. Clausola arbitrale. L'adeguamento della clausola compromissoria alle nuove disposizioni di legge effettuato dal 1° ottobre 2004 non richiede il voto favorevole dei due terzi del capitale e non dà il diritto di recesso ai soci non consenzienti posto che l'art. 34 comma 6 d.lgs. n. 5/2003 si riferisce alle sole introduzione e soppressione di clausole compromissorie (per gli adeguamenti fatti sino al 30 settembre 2004 vi era, al riguardo, una norma, l'art. 41 d.lgs. n. 5/2003, che confermava espressamente la non applicabilità dell'art. 34 comma 6 d.lgs. n. 5/2003); la norma di cui all'art. 34 comma 6 d.lgs. n. 5/2003, infatti, imponendo un quorum deliberativo particolarmente elevato, e riconoscendo il diritto di recesso al socio non consenziente, non può trovare applicazione che per le clausole già redatte in conformità alla nuova normativa (in quanto relative a società costituite dopo il 1° gennaio 2004 o a società che hanno già adeguato il proprio statuto) e cioè quando i soci sono chiamati ad introdurre ovvero a sopprimere una clausola compromissoria la cui disciplina sia già conforme alla nuova disciplina normativa. È ragionevole ritenere che la nuova disciplina in materia di introduzione e soppressione di clausole compromissorie si debba applicare alle sole clausole volute dai soci sulla base della medesima nuova disciplina. Non può invece, ragionevolmente, trovare applicazione nel caso di società preesistenti al 1° gennaio 2004, già dotate di clausola compromissoria, che non abbiano adeguato sul punto il proprio statuto, per le quali ogni “operazione” sulla clausola compromissoria (sia che si tratti di modificazione che di soppressione) va considerata, pertanto, alla stregua di un “adeguamento” alla nuova normativa, che ha radicalmente innovato la disciplina in materia (mutando le condizioni ed i presupposti stessi sui quali in precedenza poteva basarsi la scelta in tema di clausola compromissoria). |