Ricorso per la nomina dell'esperto per i conferimenti non assistiti da relazione (art. 2343-ter c.c.)InquadramentoI conferimenti diversi dal denaro effettuati sia in sede di costituzione della società che eseguiti nel caso di aumento del capitale sociale della società devono essere sottoposti ad un particolare procedimento di valutazione. Tale procedimento di valutazione ha luogo mediante la predisposizione di una relazione da parte di un esperto appositamente nominato. Quando oggetto di conferimento siano strumenti finanziari negoziati in mercati regolamentati (art. 2343-ter, comma 1), beni in natura o crediti diversi da quelli di cui al comma 1 (art. 2343-ter, comma 2), non occorre presentare la relazione giurata di un esperto designato del Tribunale che ne attesti il valore richiesta dall'art. 2343 c.c.. Quanto, tuttavia, all'atto della verifica del valore compiuta dagli amministratori, il valore attribuito ai beni risulti inadeguato, il ricorso al Tribunale per la nomina dell'esperto diviene necessario. FormulaTRIBUNALE DI .... VOLONTARIA GIURISDIZIONE RICORSO EX ART. 2343-QUATER C.C. PER LA NOMINA DELL'ESPERTO Il sottoscritto Sig. ...., (C.F. ....), nato a ...., il ...., domiciliato in ...., alla via ...., n ...., PREMESSO CHE - il sottoscritto è socio della Società ...., (C.F./P.I. ....), con sede in ...., alla via ...., n ...., iscritta nel Registro delle Imprese di ...., al n ...., R.E.A. n ...., in data ....; - in data ...., in sede di costituzione della Società ...., lo scrivente Sig. .... ha sottoscritto n ...... azioni, ciascuna del valore nominale di Euro ...., per un valore complessivo di Euro ....; - ad integrale liberazione della parte di capitale sottoscritta lo scrivente .... ha conferito alla Società la piena ed esclusiva proprietà del seguente immobile: - terreno sito nella provincia di ...., comune di ...., sezione (se presente) ...., foglio ...., qualità ...., classe ...., superficie, reddito dominicale ...., reddito agrario ....; - il Sig. .... ha conferito il suddetto immobile presentando la relazione di stima redatta ai sensi dell'art. 2343-ter, comma 2, lett. b) c.c., dall'Ing. ...., in data ....; - dalla relazione risulta che il valore attribuito all'immobile è pari ad Euro ....; - in sede di verifica del valore del terreno, è emerso che nel periodo successivo alla data del ...., si sono verificati fatti nuovi rilevanti tali da modificare sensibilmente il valore del terreno conferito e, in particolare, - in data .... sono mutati gli strumenti urbanistici del Comune di ...., con riduzione degli indici di edificabilità del terreno conferito; - il valore del terreno conferito risulta considerevolmente diminuito rispetto al valore determinato nella relazione dell'Ing. .... e, pertanto, è necessario procedere ad una nuova valutazione del terreno conferito con applicazione della disciplina prevista dall'art. 2343 c.c. Tutto ciò premesso, il sottoscritto CHIEDE che questo Ill.mo Tribunale voglia designare ai sensi degli artt. 2343-quater e 2343 c.c. un esperto estimatore perché provveda alla stesura di una relazione giurata contenente: - la descrizione del terreno conferito; - il valore ad esso attribuito; - i criteri adottati per la valutazione; - l'attestazione che il valore del terreno conferito è almeno pari a quello del capitale sociale sottoscritto. Luogo e data .... Firma .... CommentoGli articoli 2343-ter e 2343-quater c.c. sono stati introdotti con il d.lgs. n. 142/2008, il quale ha dato attuazione alla direttiva 2006/68/CE ed entrambi successivamente modificati dal d.lgs. 224/2010. L'art. 2343-ter c.c. consente, a certe condizioni, che il conferimento di beni in natura e di crediti in una s.p.a. possa avvenire senza ricorrere alla relazione giurata di un esperto nominato dal tribunale ai sensi dell'art. 2343 c.c. Ciò è possibile quando oggetto di conferimento siano: strumenti finanziari negoziati in mercati regolamentati (art. 2343-ter, comma 1), beni in natura o crediti, diversi da quelli di cui al primo comma (art. 2343-ter, comma 2). In questo contesto, a seconda del bene oggetto di conferimento, la valutazione potrà avvenire: mediante il riferimento al prezzo medio ponderato degli strumenti finanziari nell'ultimo semestre di negoziazioni su uno o più mercati regolamentati; mediante il riferimento al valore equo cui i beni risultano iscritti nel bilancio, approvato da non oltre un anno, della società conferente; mediante il riferimento a una perizia non giurata di un esperto indipendente nominato dai futuri soci prima della costituzione della società. In particolare, il legislatore ha eliminato il riferimento al concetto di “valore equo” che aveva creato diversi dubbi interpretativi a favore dell'espressione “fair value”. Il “fair value” del bene da conferire senza la relazione dell'esperto è quello del bilancio dell'esercizio precedente e non quello di un generico bilancio. Inoltre, il legislatore ha previsto uno specifico obbligo documentale: chi esegue un conferimento secondo le modalità descritte, quindi senza la relazione dell'esperto, deve presentare documentazione da cui risulta il valore attribuito ai conferimenti. Per quanto riguarda i conferimenti di beni altri rispetto ai valori mobiliari e strumenti del mercato moneterio, poi, deve essere provata l'effettiva sussistenza delle condizioni imposte dalla norma. A tale documentazione dovrà essere allegato anche l'atto costitutivo. Ai sensi dell'art. 2343-quater, la stima espressa ex art. 2343-ter, commi 1 e 2, deve essere verificata dagli amministratori nel termine di trenta giorni dall'iscrizione della società nel registro delle imprese. Essi, in particolare, devono verificare: (i) che dalla data del conferimento non sono intervenuti fatti eccezionali che hanno inciso sul prezzo dei valori mobiliari o degli strumenti del mercato monetario in modo tale da modificarne sensibilmente il valore; (ii) che, successivamente al termine dell'esercizio cui si riferisce il bilancio, o alla data della perizia non giurata, non si sono verificati fatti nuovi rilevanti tali da ritenere, alla data di iscrizione della società nel registro delle imprese, che il valore dei beni o dei crediti conferiti sia stato sensibilmente modificato; (iii) i requisiti di professionalità e indipendenza dell'esperto nominato dai soci. Ogni qual volta il regime di valutazione previsto dall'art. 2343-ter c.c. non operi correttamente dovrà applicarsi il regime ordinario di valutazione e, quindi, ricorrere al tribunale per la nomina di un esperto «ai sensi e per gli effetti di cui all'art. 2343 c.c.». Ciò avviene ogni volta in cui gli amministratori, effettuate le verifiche di cui sopra, ritengano che il valore dei beni in natura o i crediti conferiti indicato nell'atto costitutivo non sia più affidabile o che i requisiti di professionalità e indipendenza dell'esperto nominato dai soci non siano idonei. Il procedimento (assegnato alla volontaria giurisdizione) ha inizio con una istanza presentata, su iniziativa degli amministratori. La competenza è del Tribunale del luogo in cui ha sede la società in cui è avvenuto il conferimento. A differenza di quanto era previsto nella normativa previgente, la designazione dell'esperto non è più rimessa al Presidente del Tribunale; quest'ultimo, ricevuta l'istanza, dovrà limitarsi a indicare il magistrato che provvederà alla nomina. L'art. 2343-ter c.c. mette a disposizione dei futuri soci un regime di valutazione dei conferimenti in natura e crediti che è alternativo rispetto a quello ordinario, previsto (per il conferimento di beni in natura e crediti) dall'art. 2343 c.c., e che i futuri soci possono decidere di utilizzare ove ne ricorrano i presupposti. |