Strumenti finanziari non partecipativiInquadramentoL'art. 2346 ultimo comma c.c. dispone che “Resta ferma la possibilità che la società a seguito dell'apporto da parte dei soci o di terzi anche di opera o servizi emetta strumenti finanziari forniti di diritti patrimoniali o anche di diritti amministrativi, escluso il voto nell'assemblea generale degli azionisti. In tal caso lo statuto ne disciplina le modalità e condizioni di emissione, i diritti che conferiscono, le sanzioni in caso di inadempimento delle prestazioni e, se ammessa, la legge di circolazione”. Si deve condividere l'idea secondo cui la funzione principale degli strumenti finanziari sia quella di assolvere alle necessità dei cd. “conferimenti atipici”. Si ritiene condivisibilmente che, a fronte dell'assegnazione degli strumenti finanziari, possa essere conferito quanto non può (nelle s.p.a) formare oggetto di conferimento a capitale. Si tratta di una categoria intermedia tra azioni ed obbligazioni da cui comunque lo strumento finanziario differisce, dato che, in quest'ultimo il rimborso non è affatto essenziale. Per questo è del tutto lecito la previsione di strumenti finanziari per i quali non sia prevista la restituzione del capitale. FormulaART. … 1) La società, ai sensi dell'art. 2346 u.c. c.c. potrà emettere unicamente gli strumenti finanziari partecipativi di cui a quest'articolo. 2) La relativa emissione è di competenza dell'assemblea che la delibererà nei modi e con le maggioranze previste da questo statuto per l'assemblea straordinaria. 3) L'emissione degli strumenti finanziari di cui ai precedenti commi può essere deliberata a favore dei soci, di terzi individuati specificatamente in trattative condotte dal Consiglio di amministrazione o da uno o più suoi delegati, o di entrambe le categorie previo l'apporto da parte dei sottoscrittori unicamente di……. (indicare apporto) per ciascuno strumento finanziario emesso. Il valore dell'importo di emissione è anche valore nominale dello strumento finanziario. La delibera di emissione fisserà le modalità di liberazione. È esclusa l'emissione a soggetti indeterminati e\o terzi, e\o con modalità di raccolta del risparmio e\o che contravvengano al divieto di raccolta del pubblico risparmio. 4) L'assemblea potrà deliberare l'emissione di strumenti finanziari partecipativi di cui ai precedenti commi fissandone la durata. La delibera di emissione stabilirà, altresì, le modalità di rimborso del capitale ove non sia deliberata un'emissione che escluda il rimborso del capitale stesso. 5) Gli strumenti finanziari partecipativi di cui ai precedenti commi attribuiranno ai sottoscrittori i seguenti. DIRITTI PATRIMONIALI a) ai titolari degli strumenti finanziari è riconosciuta la remunerazione pari al 4.5% del complessivo valore nominale degli strumenti finanziari sottoscritti. (Eventuale pattuizione sulle modalità di corresponsione della remunerazione) I titolari degli strumenti finanziari sono obbligati a corrispondere le somme dovute a titolo di liberazione degli strumenti finanziari entro e non oltre trenta giorni dalla richiesta scritta dell'organo amministrativo con assegni circolari, o con bonifico su conto corrente indicato dalla società richiedente nella predetta comunicazione. In caso di mancata osservanza di tale obbligo il titolare dello strumento finanziario non potrà esercitare nessuno dei diritti amministrativi e perderà i diritti patrimoniali a far data dalla comunicazione di decadenza da parte del Consiglio di amministrazione che potrà essere adottata dallo stesso Consiglio decorsi inutilmente quindici giorni da una specifica diffida ad adempiere indirizzata al titolare dello strumento finanziario all'indirizzo risultante dalla sottoscrizione o a quello successivamente dallo stesso comunicato alla società con raccomandata a\r. La decadenza della titolarità dello strumento finanziario comporta la perdita di ogni diritto patrimoniale relativo all'esercizio in corso nel quale la decadenza si sia verificata nonché la perdita di ogni diritto alla restituzione delle somme apportate ancorché la delibera di emissione la prevedesse ai sensi dei precedenti commi. Le somme rappresentate dal valore nominale degli strumenti finanziari saranno rimborsate con decorrenza dal (pattuizioni sul rimborso e modalità). Gli strumenti finanziari sono trasferibili a soci o a terzi, ed in tal caso: a)subordinatamente alla prelazione riconosciuta ai soci nei modi termini e modalità che disciplinano il diritto di prelazione ai sensi dell'articolo… di questo statuto dato atto che detto diritto in ogni caso non sussiste nel caso di trasferimento degli strumenti finanziari ad uno o più soci; b)subordinatamente al preventivo gradimento del terzo acquirente da esprimersi dal Consiglio di amministrazione entro …. In ogni caso, i titolari degli strumenti finanziari hanno diritto, con loro assemblea speciale, ai sensi dell'art. 2376 cc. di approvare le delibere delle assemblee dei soci che pregiudichino i loro diritti. Le delibere di cui al presente comma sono assunte con metodo collegiale, la relativa assemblea potrà essere convocata anche da un solo titolare di strumenti finanziari. La seduta è presieduta dal soggetto più anziano d'età, e la delibera s'intende adottata se approvata, in prima convocazione dalla maggioranza dei titolari degli strumenti finanziari da calcolarsi sul valore nominale degli strumenti emessi e sottoscritti, ed in seconda convocazione dalla maggioranza dei presenti da calcolarsi per teste. In seconda convocazione si considera approvata la delibera anche se fosse presente uno solo dei titolari degli strumenti finanziari che esprima voto favorevole alla proposta di delibera quale che sia il valore dello o degli strumenti finanziari dal medesimo sottoscritti in rapporto a quelli in circolazione. CommentoGli strumenti finanziari attribuiscono diritti “diritti patrimoniali o anche diritti amministrativi”. L'art. 2411 ultimo comma c.c. estende, peraltro, la disciplina delle obbligazioni anche “agli strumenti finanziari comunque denominati che condizionano i tempi e l'entità del rimborso all'andamento economico della società”. Per quel che concerne i diritti amministrativi che possono essere concessi in aggiunta a quelli patrimoniali, si evidenziano: diritti di controllo tra cui il diritto di impugnazione delle delibere assembleari o di denuncia di gravi irregolarità, ai sensi dell'art. 2409 c.c.; il diritto a rilasciare pareri consultivi; di designare figure professionali all'interno dell'azienda ( o di un suo ramo); diritti di intervento in consiglio di amministrazione (a mero scopo informativo) mentre si dubita dell'ammissibilità (generale) di un diritto di intervento in assemblea (a scopi consultivi) in quanto tale diritto non può essere provvisto del generale diritto di voto; diritti di nomina di organi sociali. Si ammette, inoltre, l'attribuzione a tali soggetti del diritto di opzione rispetto a nuove emissioni di strumenti finanziari. Più discussa è invece la possibilità di conferire il diritto di opzione rispetto a nuove emissioni di azioni. Secondo una certa ricostruzione (in senso positivo Consiglio Nazionale del Notariato, Studio di Impresa n. 5571/I). Si ammette la nomina del componente indipendente del c.d.a. (o del consiglio di sorveglianza) o del collegio sindacale. Anche se più diffusamente si ritiene che anche tale nomina debba avvenire al di fuori dell'assemblea generale. |