Regolamento di prestito obbligazionario semplice

Giuseppe Trimarchi

Inquadramento

Le obbligazioni sono frazioni, aventi uguale valore nominale, di un'unitaria operazione di finanziamento alla società (mutuo), che, dal punto di vista strutturale, possono essere assimilate ai titoli di credito. I titoli obbligazionari hanno carattere standard e sono destinati alla circolazione secondo le regole proprie dei diritti di credito; occorre però fare riferimento a una letteralità incompleta dei titoli, in quanto la relativa disciplina è completata, oltre che da quanto contenuto nel titolo, anche da ciò che è stato previsto dalla delibera di emissione.

Formula

SOCIETÀ “ ....S.P.A.” PRESTITO .... ANNI ..../ ....

Codice ISIN ....

Art. 1 – Importo, prezzo di emissione, tagli, titoli e quotazione

Il prestito obbligazionario denominato “ .... 20 .... – 20 ....” (il “prestito”), di un ammontare nominale complessivo pari a Euro .... (l'“ammontare nominale complessivo iniziale”), è emesso da .... (l'“emittente”) ed è costituito da n. .... obbligazioni al portatore del valore nominale di Euro .... ciascuna in taglio non frazionabile (le “obbligazioni” e ciascuna l'“obbligazione”). Il taglio minimo di regolamento è pari a n. .... obbligazioni, per un valore nominale corrispondente di Euro ...., e multipli di .... obbligazioni.

Le obbligazioni sono emesse ad un prezzo pari al 100% del loro valore nominale e cioè al prezzo di Euro .... per ciascuna obbligazione.

Le obbligazioni sono immesse nel sistema di gestione accentrata presso la Monte Titoli s.p.a. in regime di dematerializzazione, ai sensi del d.lgs. n. 58 del 24 febbraio 1998 e sue successive modifiche ed integrazioni (il “Testo Unico della Finanza”) e della relativa regolamentazione di attuazione.

Si precisa che Borsa Italiana s.p.a., con provvedimento n. 8377 del 18 luglio 2017, ha disposto l'ammissione alla quotazione delle obbligazioni presso il Mercato telematico delle Obbligazioni e dei Titoli di Stato (il “MOT”).

In conformità a quanto previsto dal Testo Unico della Finanza e alla relativa regolamentazione di attuazione, ogni operazione avente ad oggetto le Obbligazioni (ivi inclusi i trasferimenti e la costituzione di vincoli) nonché l'esercizio dei relativi diritti amministrativi e patrimoniali potranno essere effettuati esclusivamente per il tramite di intermediari aderenti al sistema di gestione accentrata presso la Monte Titoli s.p.a. I titolari, tempo per tempo, delle obbligazioni (gli “obbligazionisti”) non potranno richiedere la consegna materiale dei titoli rappresentativi delle obbligazioni. È fatto salvo il diritto di chiedere il rilascio della certificazione di cui agli artt. 83-quinquies e 83-sexies del Testo Unico della Finanza e della relativa regolamentazione di attuazione.

Art. 2 - Godimento

Il Prestito è emesso ed avrà godimento dalla data del ....(la “data di godimento del prestito”).

Art. 3 - Durata

Il prestito ha durata di anni .... a decorrere dalla data di godimento del prestito e sino a tutto il .... (la “data di scadenza del prestito”).

Art. 4 –Interessi

Le obbligazioni sono fruttifere di interessi, al tasso fisso nominale annuo del ....% (il “Tasso di Interesse Nominale”) dalla data di godimento del prestito (inclusa) e sino alla data di scadenza del prestito (inclusa/esclusa).

Il pagamento degli interessi sarà effettuato su base .... in via posticipata e cioè alla scadenza di .... mesi a partire dalla data di godimento del prestito; l'ultimo pagamento sarà effettuato alla data di scadenza del prestito.

L'importo di ciascuna cedola sarà determinato moltiplicando l'importo nominale di ciascuna obbligazione pari ad Euro ...., per il Tasso di Interesse Nominale.

Gli interessi saranno calcolati su base numero di giorni effettivi del relativo periodo di interessi su numero di giorni compresi nell'anno di calendario (365).

Qualora la data di pagamento degli interessi non dovesse cadere in un giorno lavorativo secondo il calendario di negoziazione di Borsa Italiana, di volta in volta vigente, (il “giorno lavorativo”), la stessa sarà posticipata al primo giorno lavorativo immediatamente successivo, senza che tale spostamento comporti la spettanza di alcun importo aggiuntivo agli obbligazionisti né lo spostamento delle successive date di pagamento interessi.

Art. 5 - Rimborso

Le obbligazioni saranno rimborsate alla pari e, dunque, al 100% del valore nominale, alla data di scadenza del prestito.

Qualora il giorno di rimborso coincida con un giorno che non è un giorno lavorativo, il pagamento verrà effettuato il primo giorno lavorativo successivo senza il riconoscimento di ulteriori interessi.

Art. 6 – Rimborso anticipato

L'Emittente sarà obbligata al rimborso anticipato delle obbligazioni in caso di inadempimento degli obblighi previsti dall' .... di questo Regolamento qualora agli stessi non sia posto rimedio entro il termine perentorio di giorni .... a decorrere dalla data in cui il rappresentante comune abbia notificato all'Emittente l'inadempimento. In caso di rimborso anticipato ai sensi del presente paragrafo le obbligazioni saranno rimborsate alla pari.

Decorsi .... mesi dalla data di godimento, l'Emittente avrà la facoltà di procedere a sua scelta al rimborso totale (o parziale) del prestito (l'“opzione di rimborso anticipato”). A tal fine, l'Emittente pubblicherà sul proprio sito internet e su (giornale di tiratura nazionale ....), entro il .... giorno lavorativo precedente la data in cui procederà al rimborso (la “data di rimborso anticipato”), un avviso (l'“Avviso di esercizio dell'opzione di rimborso anticipato”), in cui verrà comunicata l'intenzione dell'Emittente di esercitare l'opzione di rimborso anticipato e la quota di valore nominale in relazione alla quale viene esercitata l'opzione di rimborso anticipato, ovvero l'intero valore nominale, nel caso di rimborso totale fermi nel caso di rimborso parziale i requisiti minimi, richiesti per tempo da Borsa Italiana s.p.a. al fine del mantenimento della quotazione delle obbligazioni. Il prezzo di rimborso sarà quello stabilito di seguito, maggiorato degli interessi maturati e non ancora corrisposti sulle obbligazioni rimborsate alla data di rimborso anticipato.

Criteri di calcolo del prezzo di rimborso anticipato ....

Nel caso in cui l'Emittente proceda ad un rimborso parziale, tale rimborso sarà effettuato nei confronti di ciascun portatore delle obbligazioni, mediante rimborso parziale del valore nominale di ciascuna obbligazione. In caso di rimborso parziale le previsioni del presente articolo saranno applicate pro quota.

L'Emittente può in ogni momento acquistare le obbligazioni al prezzo di mercato o altrimenti. Qualora gli acquisti siano effettuati tramite offerta pubblica, l'offerta deve essere rivolta a tutti i titolari di obbligazioni a parità di condizioni. Le obbligazioni così acquistate possono essere, a scelta dell'Emittente, mantenute, rivendute oppure cancellate, fermo restando che l'Emittente non potrà partecipare alle deliberazioni dell'assemblea degli obbligazionisti per le obbligazioni “proprie” ai sensi dell'art. 2415, quarto comma, c.c.

Art. 7 – Obblighi dell'emittente

Per tutta la durata del Prestito, l'Emittente si impegna a mantenere i seguenti obblighi:

parametro finanziario: ....

il rapporto tra l'indebitamento finanziario netto e il patrimonio netto (al netto di eventuali utili distribuibili) non dovrà essere superiore a ....;

Il rispetto del parametro finanziario dovrà essere certificato da società di revisione con documento da inviarsi al Rappresentante Comune entro e non oltre 15 (quindici) giorni dall'approvazione del bilancio di esercizio e, in ogni caso, non oltre il 120° (centoventesimo) giorno dalla data di chiusura dell'esercizio sociale.

Distribuzione di dividendi

L'Emittente si impegna a non distribuire dividendi o riserve di utili eccedenti un ammontare pari al ....% del patrimonio netto risultante dal bilancio di esercizio dell'Emittente approvato in ciascun esercizio nel corso della durata del prestito (“Cap”).

Altri obblighi

Per tutta la durata del prestito, l'Emittente si impegna (i) a non concedere, pegni, ipoteche o altre garanzie reali sui propri beni .... etc ....

Art. 8 – Status delle obbligazioni

Le Obbligazioni non sono subordinate agli altri debiti chirografari presenti e futuri dell'Emittente.

Art. 9 – Assemblea degli obbligazionisti e rappresentante comune

L'assemblea degli Obbligazionisti delibera:

- su nomina e revoca del rappresentante comune e determinazione del suo compenso;

- sulle modifiche delle condizioni del prestito;

- sulla proposta di concordato;

- su tutti gli oggetti di interesse comune degli obbligazionisti.

Per la tutela degli interessi comuni degli obbligazionisti si applicano le disposizioni di cui agli artt. 2415 ss. c.c.. Gli Obbligazionisti acconsentono sin d'ora a qualsiasi modifica delle obbligazioni apportata dall'Emittente volta ad eliminare errori manifesti e ogni altra ambiguità formale o di natura tecnica nel Regolamento del prestito.

L'assemblea degli obbligazionisti deve essere convocata dal rappresentante comune o in difetto dal Consiglio di Amministrazione quando ne sia fatta richiesta da tanti obbligazionisti che rappresentino il ....% delle obbligazioni emesse e non estinte.

Si applicano all'assemblea degli obbligazionisti le regole previste dal codice civile per l'assemblea straordinaria dei soci delle società per azioni. Le relative deliberazioni sono iscritte, a cura del notaio che ha redatto il verbale, nel registro delle imprese. Per la validità delle deliberazioni aventi a oggetto le modifiche delle condizioni del prestito, è necessario anche in seconda convocazione il voto favorevole degli obbligazionisti che rappresentino l' ....% delle obbligazioni emesse e non estinte.

Le deliberazioni assunte dall'assemblea degli obbligazionisti sono impugnabili a norma degli artt. 2377 e 2379 c.c..

Il Rappresentante Comune può essere scelto esclusivamente tra persone giuridiche autorizzate all'esercizio dei servizi di investimento dura in carica per .... esercizi con decorrenza da ...., trovano in ogni caso applicazione le disposizioni di cui all'art. 2417 c.c.

Il Rappresentante comune ha il diritto di assistere alle assemblee dei soci dell'Emittente. Per la tutela degli interessi comuni, il Rappresentante comune ha la rappresentanza processuale degli obbligazionisti anche nel concordato preventivo, nel fallimento, ed in ogni altra procedura concorsuale ivi inclusi accordi di ristrutturazione del debito.

Art. 10 – Legge applicabile e foro competente

Il Prestito è regolato dalla legge italiana.

Per qualsiasi controversia relativa al prestito ovvero al presente regolamento che dovesse insorgere tra l'emittente e gli obbligazionisti sarà competente, in via esclusiva, il Foro dove ha sede legale l'Emittente ovvero, qualora l'obbligazionista rivesta la qualifica di consumatore ai sensi e per gli effetti dell'art. 3 del d.lgs. n. 206 del 6 settembre 2005 e sue successive modifiche e integrazioni, il foro di residenza o domicilio elettivo di quest'ultimo.

Commento

È pacifica l'opinione secondo cui la natura giuridica del prestito obbligazionario sia riconducibile ad un mutuo.

Le obbligazioni, dal punto di vista strutturale, sono ricondotte ai titoli di credito dovendosi tuttavia ricorrere ad una disciplina della “letteralità incompleta” dei titoli perché essa viene completata oltre che, da quanto contenuto nel titolo, anche da quanto previsto dalla delibera di emissione. Si discute, molto, se il prestito obbligazionario dia origine ad un unico rapporto obbligatorio o ad una fascia di rapporti obbligatori collegati. Entrambe le opinioni sono sostenute, anche dopo la riforma. La questione declina un problema già noto in materia di obbligazioni solidali per le quali sussiste analogo dibattito. In particolare è controversa l'esistenza di unico rapporto obbligatorio che fa riferimento da un lato alla società soggetto unico debitore, e dall'altro alla massa dei finanziatori (gli obbligazionisti) oppure se tale relazione non sia piuttosto un insieme di rapporti giuridici tra la società e ciascuno dei singoli obbligazionisti. La distinzione è rilevante dal punto di vista pratico sol che si pensi alle vicende proprie della prescrizione. Dopo la riforma, si è tentata una sorta di mediazione tra queste due diversi approcci mutuando una sintesi dall'articolo 2419 c.c.. Tale disposizione prevede che le norme che riguardano l'assemblea degli obbligazionisti e i poteri dei rappresentanti degli obbligazionisti, ossia quelle che ricostruiscono il rapporto come unitario, non impediscono tuttavia che il singolo obbligazionista possa esperire azioni individuali, salvo che le sue attività si rendano incompatibili con quelle dell'assemblea. Si ritiene che tale disposizione sia la chiave di lettura della natura giuridica e che essa metta al centro il concetto di finanziamento di gruppo. L'operazione complessiva è dunque di finanziamento che dà vita ad un gruppo che in quanto tale assorbe la disciplina del rapporto: questo, infatti, intercorre tra la massa dei finanziatori e la società, è un rapporto tipico, lo dimostra il fatto che la massa dei finanziatori si raggruppa in sede deliberante, protegge in modo collegiale la propria posizione, interviene secondo regole che proteggono il gruppo nei rapporti con la società. Il gruppo ha un rappresentante unico che ha una serie poteri e di doveri, tutto ciò, però, non esaurisce la disciplina dei rapporti giuridici individuali né esclude il rilievo soggettivo che ciascuno dei finanziatori ha come “parte” del contratto di finanziamento.

Il legislatore, inoltre, connota il contenuto minimo essenziale dell'obbligazione ma poi si lascia, all'autonomia delle parti, la facoltà di disciplinarne il contenuto.

Il comma 1 dell'art. 2411 c.c. stabilisce che il diritto degli obbligazionisti alla restituzione del capitale e degli interessi può essere, in tutto in parte, subordinato alla soddisfazione dei diritti degli altri creditori della società. Il comma 2 dell'art. 2411 c.c. prevede che i tempi del pagamento degli interessi possano variare in dipendenza dei parametri oggettivi, relativi all'andamento economico della società. Il comma 3, infine, stabilisce che la disciplina delle obbligazioni si applichi anche agli strumenti finanziari a certe condizioni.

È stata da taluni rilevata la singolarità dell'ultima citata disposizione dal momento che essa assoggetta alla disciplina del prestito obbligazionario anche gli strumenti finanziari soltanto se la loro restituzione sia aleatoria quanto al rimborso del capitale, condizione questa che tuttavia è estranea al prestito obbligazionario.

Il contenuto delle obbligazioni, in parte, si rintraccia nella legge. Si dà il caso dell'obbligazione ordinaria e convertibile, nominativa e al portatore. Altre distinzioni, invece, appartengono alla prassi. Le obbligazioni, sotto il profilo delle modalità, si distinguono in obbligazioni semplici o a premio. Sono semplici quelle obbligazioni in cui, fermo restando il rimborso del capitale, l'obbligazionista riscuote gli interessi che maturano in tempi periodici. Si definiscono, invece, obbligazioni a premio quelle che attribuiscono, oltre agli interessi periodici, dei proventi ulteriori, aleatori in danaro e in natura che, di solito, vengono assegnati con il sistema del sorteggio. Particolare attenzione merita la natura giuridica della obbligazione a premio. La dottrina, infatti, discute se il premio sia da considerarsi un frutto civile o piuttosto sia da assimilarsi alla lotteria. Secondo l'opinione preferibile la natura di tale “tipo” di obbligazioni sembra assimilabile alla lotteria con la conseguenza che la relativa delibera di emissione è soggetta ad autorizzazione governativa (cfr. art. 1998 c.c.). Le obbligazioni partecipanti sono quelle che consentono, oltre al rimborso del capitale e degli interessi, anche una partecipazione come ad esempio la partecipazione agli utili di esercizio o anche agli utili di bilancio.

Hanno da sempre sollevato dibattito le cd. “obbligazioni indicizzate”.

Si definiscono di indicizzazione quelle clausole che ancorano il valore nominale del capitale e degli interessi da restituire a determinati parametri. Le obbligazioni indicizzate operano sul valore nominale dell'obbligazione o con riferimento al capitale o con riferimento agli interessi. Secondo alcuni l'obbligazione indicizzata che pone a rischio la restituzione del capitale deve apprezzarsi sempre come illegittima per contrasto con il 2411, comma 1. Per converso, quella che riguarda i soli interessi deve apprezzarsi come legittima perché ammessa dal 2411, comma 2.

L'ostacolo all'ammissione delle obbligazioni indicizzate, quanto al capitale, è nel rapporto tra capitale (e riserve disponibili) e quantità di valore nominale delle obbligazioni emittende, secondo il disposto dell'articolo 2412 c.c. Tuttavia, già in passato, si rilevava che tale rapporto rappresenta un limite solamente al momento dell'emissione del prestito e non riguarda il momento della restituzione. Altri spiegano il generale principio del divieto di emissione di obbligazioni indicizzate attraverso la nozione causale del prestito obbligazionario. Infatti, si è sottolineato che poiché quest'ultimo consiste in un mutuo, l'indicizzazione del capitale da rimborsare mal si coniugherebbe con il profilo causale restitutorio che dovrebbe essere proprio del mutuo.

In generale comunque si sottolinea che l'articolo 2411 c.c. declini il principio di equilibrio tra capitale di rischio e quello da prestito.

Si definiscono “warrant” quei prestiti obbligazionari caratterizzati da un diritto di opzione su un aumento di capitale (della società emittente o di una terza società). Si deve prestare attenzione a non confondere queste obbligazioni con il prestito obbligazionario convertibile giacché mentre nell'ipotesi di obbligazione convertibile il creditore (obbligazionista) ha la facoltà di diventare socio esercitando il potere di conversione, nelle obbligazioni con warrant il diritto di sottoscrivere riguarda un aumento di capitale che non ha nulla a che vedere con la trasformazione della posizione di creditore dell'obbligazionista, il quale rimane tale pur avendo questa cedola che gli consente di sottoscrivere un aumento di capitale. Secondo opinione prevalente l'obbligazione con warrant può accompagnare sia l'emissione di un prestito obbligazionario semplice che l'emissione di un prestito obbligazionario convertibile, e in entrambi i casi, può tanto consistere in un warrant diretto cioè connesso ad un aumento di capitale della società emittente, quanto in un warrant indiretto cioè connesso ad un aumento di capitale di una società terza (le obbligazioni con warrant indiretto sono molto usate nelle società collegate).

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