Ricorso ex art. 700 c.p.c. per accertamento del controllo e annullamento di delibera assembleare in violazione dell’art. 2359-bis c.c.InquadramentoL'art. 2359 c.c. disciplina il fenomeno del controllo societario. Si ha controllo societario quando una società (società controllante), dispone della maggioranza dei voti esercitabili nell'assemblea ordinaria della società controllata, o dispone dei voti sufficienti per esercitare un'influenza dominante nell'assemblea ordinaria, o esercita un'influenza dominante in virtù di particolari vincoli contrattuali con la società controllata. A tali ipotesi previste nel primo comma dell'art. 2359 c.c., si aggiunge il c.d. “collegamento societario” previsto invece nel terzo comma della stessa norma. Attraverso il controllo societario, solitamente, si crea una struttura societaria di gruppo, laddove la holding eserciti anche attività di direzione e coordinamento ai sensi dell'art. 2497 c.c. FormulaTRIBUNALE DI ………………………………….. Sezione specializzata in materia di impresa Ricorso ai sensi degli artt. 700 c.p.c. , 2377, 2359-bis c.c. per ottenere l'annullamento della delibera assembleare adottata con il voto di azioni della società controllante possedute dalla società controllata Nell'interesse di: ……………………, nato/a …………………… il, residente in ……………………….., Via………………………….., CAP ………………….., C.F.: ……………………………., nella sua qualità di socio di ………………………….., rappresentato e difeso, per procura a margine del presente atto dell'avv. ………………………………………. (C.F. ……………………………..), e presso il suo studio in ………………………………, via ………………………….elettivamente domiciliato. Si chiede che le notificazioni vengano inoltrate al numero di fax ……………………., o all'indirizzo di posta elettronica certificata ………………….. presso lo studio dell'avv. ……………………………. - ricorrente – NEI CONFRONTI ………………… s.p.a., P.I. ………………., in persona dell' amministratore pro tempore Sig. …………………………., con sede legale in ……………….. (………..), via …………………………, rappresentata e difesa dall'Avv. …………………….. (C.F. ……………) ed elettivamente domiciliata presso il suo studio in …………………… - resistente - CONSIDERATO CHE Il Sig………………. è socio per una quota pari al ……………% della Società……………………… s.p.a., con sede legale a……………………………… (………….). la Società è amministrata dal Sig. ……….., nato a………………, il……………, dal ……………………. In data ……………. la società controllante ………………….. s.p.a., deliberava quanto segue: ……………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………… Computando nel calcolo dei voti anche quello della società controllata ……………… s.p.a., in violazione dell'art. 2359-bis c.c., il quale in ambito dell'acquisto di azioni proprie o quote da parte di società controllate, stabilisce al quinto comma che la società controllata da altra Società non può esercitare il diritto di voto nelle assemblee di questa. Sussiste il controllo della Società …………….. s.p.a. nei confronti della Società …………………….. s.p.a., ai sensi dell'art. 2359, n.3 c.c., in virtù del contratto di fornitura stipulato tra le due Società in data …./…./……. Avente ad oggetto…………………………………………………. L'art. 2377 c.c. consente al socio detentore del …… % del capitale sociale, di impugnare la delibera assembleare adotta in non conformità della legge o dello statuto; Tutto ciò premesso, ritenuto e considerato ………………., come in epigrafe rappresentato/a, difeso/a e domiciliato/a RICORRE All'Ill.mo tribunale adito, affinchè, ai sensi del combinato disposto degli artt. 700 c.p.c., 2377 e 2359 c.c., VOGLIA ACCERTARE la sussistenza della fattispecie del controllo contrattuale ai sensi dell'art. 2359, n.3 c.c. tra le società …………………………………….; e conseguentemente annullare la delibera assembleare adottata con il voto della Società controllata ………….. s.p.a.; e comunque, disporre ogni altro provvedimento d'urgenza che appaia, secondo le circostanze più idoneo ad eliminare il pregiudizio subito e gli effetti derivanti dalla delibera e contestualmente fissare l'udienza di comparizione delle parti davanti a sé assegnando all'istante un termine perentorio per la notificazione del ricorso e dell'emittendo decreto, considerata l'urgenza, mediante autorizzazione della notifica a mezzo fax e/o via pec, e a tale udienza con ordinanza confermare, modificare o revocare il provvedimento emanato con detto decreto; con vittoria di spese e compensi oltre rimborso per spese generali oltre IVA e CPA come per legge. ai sensi dell'art. 14 del d.P.R. 30 maggio 2002, n. 115 si dichiara che il presente procedimento ha un valore …………………. E, pertanto, trattandosi di procedimento cautelare, va versato un contributo unificato dimezzato pari ad Euro ……………….. con osservanza si produce la seguente documentazione: 1. Copia …………. 2. Copia ……….. 3. Copia ………………. Luogo e data…… Firma Avv.………. CommentoL'art. 2359 c.c. stabilisce che sono considerate società controllate innanzitutto le società in cui un'altra società dispone della maggioranza dei voti esercitabili nell'assemblea ordinaria. Tale fattispecie viene comunemente denominata come controllo interno di diritto. L'articolo precisa poi che per il calcolo delle percentuali previste si tiene conto anche dei voti spettanti a società controllate, a società fiduciarie e a persona interposta. In questo primo caso la società partecipante decide in assemblea esercitando i poteri che le derivano dal detenere la maggioranza del capitale sociale. La legge, quindi, sottolinea l'importanza che può avere il potere della società controllante di incidere sulle deliberazioni dell'assemblea ordinaria, la quale come è noto, nomina e revoca gli amministratori, i sindaci, approva il bilancio di esercizio e la distribuzione degli utili. La stessa importanza viene sottolineata anche nella seconda ipotesi di controllo ossia quella comunemente definita come controllo interno di fatto. In questo secondo caso l'influenza dominante della partecipante, che non possiede la maggioranza, a differenza dell'ipotesi precedente, deriva normalmente dalla polverizzazione del capitale e dall'assenteismo dei soci in assemblea, ed è resa possibile dal peculiare quorum richiesto per l'assemblea ordinaria di seconda convocazione, che delibera a maggioranza qualunque sia la parte di capitale rappresentata dai soci. L'ultima ipotesi di controllo prevista dall'art. 2359, primo comma, n.3, è quella del c.d. controllo contrattuale, nel qual caso l'influenza dominante fa riferimento sia a situazioni in cui una società è economicamente dipendente da un'altra per esempio in virtù di rapporti di somministrazione, licenza, agenzia o simili, sia a più circoscritte situazioni in cui si riscontri un'influenza dominante giuridicamente rilevante, la quale cioè si traduca in influenza gestionale e strategica sulla complessiva attività dell'impresa della società dominata. Il controllo è rilevante per il codice civile sotto diversi aspetti. Specifiche disposizioni riguardano gli obblighi informativi a carico degli amministratori delegati (art. 2381 comma 5 c.c.), i poteri del collegio sindacale (art. 2403-bis c.c.) e la denuncia di gravi irregolarità che danneggiano anche le società controllate. Si è detto che tramite il controllo, nell'ordinarietà dei casi, si viene a costituire un gruppo societario. Tuttavia, il controllo e l'influenza che una società è in grado di esercitare su di un'altra in base alle previsioni dell'art. 2359 c.c. non danno vita necessariamente ad un gruppo di società. Per l'esistenza di un gruppo in senso giuridico è necessario un requisito ulteriore rispetto al controllo dato dalla direzione unitaria esercitata dalla società holding. Si ha la nascita di un gruppo quando il controllo o altra situazione di influenza, si evolve in attività di direzione e coordinamento svolto in maniera effettiva e sistematica per realizzare un progetto economico unitario. L'attività di direzione e coordinamento prevista dall'art. 2497 c.c. viene esercitata da una capogruppo o holding che, in base al disposto dell'art. 2497-sexies, si presume essere, salvo prova contraria, la società o ente tenuto al consolidamento dei bilanci delle varie società o che comunque le controlla ai sensi dell'art. 2359 c.c. Si può affermare quindi che il controllo ai sensi dell'art. 2359 c.c. è un presupposto per l'esercizio dell'attività di direzione e coordinamento ex art. 2497 c.c., soggezione che però può dipendere anche da rapporti contrattuali e clausole statutarie. L'esercizio di tale attività comporta che, quanto meno, le decisioni strategiche delle società del gruppo, a differenza di quanto accade nella semplice situazione di controllo, vengono prese dalla società capogruppo ed eseguite dalle società controllate. La direzione unitaria consiste infatti nella imposizione agli organi direttivi della società controllata di decisioni provenienti dalla società dominante e si traduce in direttive impartite dalla holding. Questo comporta che l'attività di direzione e coordinamento, purché rispettosa di corretta gestione imprenditoriale e societaria, determina un ridimensionamento dei poteri degli amministratori delle società eterodirette. |