Atto di citazione per responsabilità da direzione e coordinamentoInquadramentoCon l'introduzione della sezione dedicata all'attività di direzione e coordinamento (artt. 2497- 2497-septies c.c.) il legislatore ha inteso tutelare gli interessi dei soci di minoranza e dei creditori della società eterodiretta, lesi dall'abuso di direzione unitaria, in particolare nel caso in cui le società o gli enti che, esercitando attività di direzione e coordinamento di società, agiscano nell'interesse imprenditoriale proprio o altrui in violazione dei principi di corretta gestione societaria e imprenditoriale delle società medesime, permettendo loro di poter tutelare le rispettive ragioni e di poter chiedere il risarcimento del danno, derivante dalla lesione, rispettivamente, dell'aspettativa alla redditività dell'investimento azionario e del grado di attuabilità dei propri diritti di credito (nel caso di creditore della società), senza dover attendere necessariamente l'iniziativa della società eterodiretta ex art. 2932 c.c. contro l'organo amministrativo della holding. FormulaTRIBUNALE DI .... SEZIONE SPECIALIZZATA IN MATERIA DI IMPRESA ATTO DI CITAZIONE Sig. ...., nato a ...., il ...., residente a ...., in via .... n. ...., C.F. ...., elettivamente domiciliato in ...., via .... n. .... presso lo studio dell'Avv. ...., C.F. ...., che lo rappresenta e difende in forza di procura in calce/a margine al presente atto che autorizza qualunque notifica e/o comunicazione mediante utilizzo del fax ...., ovvero della PEC Premesso che: - L'odierno attore è socio/creditore della Società .... s.p.a., con sede legale in ...., via ...., n. ...., regolarmente iscritto nel libro dei soci; - Specificatamente l'attore possiede n .... azioni che rappresentano più del 5% del capitale sociale oppure più del .... % del capitale sociale; - Che la citata Società è soggetta ad attività di direzione e coordinamento da parte di .... s.p.a.; - Sussiste il controllo da parte della Società ....s.p.a. nei confronti della Società .... s.p.a. ai sensi del num.1 dell'art. 2359, primo comma c.c., in quanto la Società .... s.p.a. dispone della maggioranza dei voti esercitabili nell'assemblea ordinaria della Società .... s.p.a.; - In data ...., il Consiglio di amministrazione della Società .... s.p.a. deliberava ....; - Tuttavia, la predetta deliberazione è stata presa nell'interesse imprenditoriale della società che esercita attiità di direzione coordinamento, in violazione dei principi di corretta gestione societaria e imprenditoriale della società .... s.p.a. di cui è socio l'attore/creditore; - Tale deliberazione, in quanto ...., arreca pregiudizio alla redditività e al valore della partecipazione sociale dell'attore/ del creditore poiché lede l'integrità del patrimonio della società; - Il danno non risulta compensato alla luce del risultato complessivo dell'attività di direzione e coordinamento, né eliminato con operazioni a ciò dirette, in quanto ....; - Che il Sig. .... creditore della Società .... s.p.a. non è stato soddisfatto dalla stessa società soggetta ad attività di direzione e coordinamento, in quanto .... Ovvero; - Che il Sig. .... socio delle Società .... s.p.a. ha subito un pregiudizio alla redditività e al valore della propria partecipazione sociale in quanto ..... tutto ciò premesso il Sig. ...., come in epigrafe rappresentato, difeso e domiciliato, CITA La Società .... s.p.a., C.F. ...., P.I. .... regolarmente iscritta nel Registro delle Imprese ...., con sede legale a ...., via ...., n ...., in persona del legale rappresentante pro tempore .... a comparire innanzi all'intestato Tribunale all'udienza del ...., ora di rito ...., dinanzi al Giudice Istruttore che sarà designato ai sensi dell'art. 168-bis c.p.c., con l'invito a costituirsi nel termine di almeno venti giorni prima della suddetta udienza ai sensi e nelle forme stabilite dall'art. 166 c.p.c., con l'avvertimento che la costituzione oltre il suddetto termine implica la decadenza di cui agli artt. 38 e 167 c.p.c. e che in difetto di costituzione si procederà in sua contumacia, per sentire accogliere le seguenti CONCLUSIONI Voglia l'Ill.mo Tribunale adito, disattesa ogni contraria istanza, deduzione ed eccezione, accertare la responsabilità della Società .... s.p.a. e condannare la stessa al risarcimento del danno, ai sensi dell'art. 2497 c.c., per le ragioni sopra esposte. Con vittoria di spese e competenze del giudizio In via istruttoria chiede ammettersi prova testimoniale sui seguenti capitoli: ..... Indica i testi i Sigg. ....; offre in comunicazione e deposita in cancelleria: 1 .....; 2 .....; .... Si dichiara altresì che il valore della causa è di Euro .... Luogo e data .... Firma .... PROCURA ALLE LITI, SE NON APPOSTA A MARGINE RELAZIONE DI NOTIFICAZIONE CommentoL'art. 2497 c.c. introduce un'azione di responsabilità a favore dei soci e dei creditori delle società sottoposte ad attività di direzione e coordinamento nei confronti della società che esercita tale attività. L'azione è diretta e non surrogatoria dell'eventuale azione che spetterebbe alla società soggetta ad attività di direzione e coordinamento, azione che permane implicita nel sistema. La società o l'ente che esercitano attività di direzione e coordinamento possono essere chiamati in giudizio solo quando abbiano agito nell'interesse imprenditoriale proprio o altrui in violazione dei principi della corretta gestione societaria ed imprenditoriale delle società danneggiate. L'azione può essere promossa solo se il socio o il creditore non siano stati soddisfatti dalla società sottoposta ad attività di direzione e coordinamento. Inoltre, non vi è responsabilità quando il danno risulta mancante alla luce del risultato complessivo della attività di direzione e coordinamento. Il dettato legale recepisce quindi la teoria dei c.d. vantaggi compensativi nell'attività di gruppo, teoria che evidenzia il privilegio di gruppo, ossia la possibilità per la holding di impartire direttive anche pregiudizievoli alle proprie controllate, a fronte dell'assunzione dell'obbligo specifico di ripianare le perdite così cagionate o, più generalmente, in ragione della partecipazione delle stesse società eterodirette ad altri e più ampi vantaggi legati alla loro appartenenza al gruppo. Può quindi dirsi che l'azione ex art. 2497 c.c. si distingue nettamente da un'azione sociale di responsabilità esperita ex art. 2393 c.c., evidenziando differenze marcate in punto di: a) legittimazione attiva: in luogo della posizione della società danneggiata la norma considera espressamente quella dei soci; b) oggetto della domanda: mentre con l'azione sociale di responsabilità la società chiede il risarcimento dell'intero danno da essa subito, nell'azione di responsabilità da eterodirezione la richiesta risarcitoria avanzata dal socio attore ha ad oggetto il reintegro del valore della quota di patrimonio comune di propria spettanza; c) titolo fatto valere in giudizio: in un caso devono essere allegati i fatti che configurano un danno da inadempimento del mandato gestorio, laddove nell'art. 2497 c.c. i fatti alla base del danno devono configurare una violazione dei principi di corretta gestione societaria e imprenditoriale nell'ambito dell'attività di direzione e coordinamento; d) legittimazione passiva: della violazione degli obblighi conformanti il rapporto gestorio può essere chiamato a rispondere, quale convenuto principale, l'organo di amministrazione della società, mentre nel caso della responsabilità ex art. 2497 c.c. tale posizione spetta alla società capogruppo e agli eventuali altri compartecipi nell'illecito da eterodirezione, nonché, nei particolari termini di cui all'art. 2497 comma 3 c.c., alla stessa società eterodiretta e danneggiata; e) esperibilità delle stesse azioni in sede di liquidazione concorsuale: ai sensi dell'art. 146 l. fall. Il curatore è investito della legittimazione attiva all'esercizio delle azioni exartt. 2393 e 2394 c.c., mentre in base al disposto dell'art. 2497, comma 4 c.c., lo stesso è legittimato ad esperire l'azione che spetterebbe ai creditori, ma non quella dei soci. Risulta oggi prevalente il riconoscimento della natura contrattuale di tale tipo di responsabilità. In particolare si ritiene che l'art. 2497 c.c. introduca una responsabilità da inadempimento dei precetti di corretta gestione societaria e imprenditoriale delle società eterodirette. Va tuttavia ricordato che, la Relazione di accompagnamento al decreto di riforma con il quale è stato introdotto tale disciplina, riconosceva la stessa responsabilità come extracontrattuale. Aderire all'una o all'altra tesi ha ovviamente delle conseguenze pratiche concernenti la prova dell'elemento soggettivo di imputazione, ma trattandosi di responsabilità da attività, i fatti che devono essere allegati in giudizio sono in larga parte gli stessi, valendo in un caso a dimostrare l'inadempimento e nell'altro caso a dimostrare la colpa. In definitiva, perché possano ritenersi integrati gli estremi della fattispecie di responsabilità in questione l'attore dovrà quindi provare: a) l'esercizio di un'attività di direzione e coordinamento, che è presunta nei casi di cui all'art. 2497-sexies; b) la condotta lesiva tenuta dalla capogruppo e, nell'eventualità, dagli altri soggetti che possano ritenersi compartecipi; c) gli estremi della lesione dell'integrità del patrimonio della società partecipata. |