Verbale di C.d.A. di società sottoposta a direzione e coordinamentoInquadramentoL'art. 2497-ter dispone che le decisioni delle società soggette ad attività di direzione e coordinamento, quando da questa influenzate, debbono essere analiticamente motivate e recare puntuale indicazione delle ragioni e degli interessi la cui valutazione ha inciso sulla decisione. Di esse viene dato adeguato conto nella relazione di cui all'art. 2428 c.c., ossia nella relazione sulla gestione. Formula
VERBALE DEL CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE DEL .... Il .... alle ore .... si è riunito a ...., in via .... il Consiglio di amministrazione della .... s.p.a. per deliberare sul seguente ORDINE DEL GIORNO - Effettuazione della seguente operazione ....; - Convocazione dell'assemblea per deliberare ....; - Nomina dell'amministratore delegato; - Conferimento di poteri di amministratori/al direttore/a un procuratore; - Determinazione dei compensi ad amministratori. Per unanime designazione degli intervenuti, assume la presidenza della riunione il ...., presidente del consiglio di amministrazione, il quale chiama a fungere da segretario su designazione degli intervenuti il ..... Il presidente constata innanzitutto che il consiglio è regolarmente costituito, in quanto esso è stato convocato ai sensi dello statuto e sono presenti .... (oppure sono presenti tutti gli amministratori e tutti i sindaci effettivi) Il presidente invita i consiglieri a .... Il consiglio di amministrazione ..... Il presidente illustra i particolari motivi che rendono opportuna la ...., dal momento che la Società capogruppo .... s.p.a. .... incidendo in tal modo sull'interesse della Società .... Infatti, tale attività ha comportato per la nostra Società .... Il consiglio rileva la necessità, quindi di effettuare tale operazione .... Tale operazione comporterà il seguente costo ...., a fronte del seguente beneficio .... ...., alla luce della complessiva gestione societaria e imprenditoriale. Il consiglio, dopo breve discussione, delibera di accogliere la proposta del presidente e di deliberare ..... Il .... dà lettura di un progetto di bilancio al .... e di una bozza della relazione sulla gestione che tiene conto delle operazioni da porre in essere, distribuiti ai presenti. Segue un'illustrazione di alcune poste di bilancio con l'intervento degli altri amministratori e dei sindaci. Sull'ultimo punto all'ordine del giorno il presidente riferisce che .... Non essendovi null'altro da deliberare e nessuno chiedendo la parola, il presidente dichiara chiusa la riunione alle ore ..... Copia del presente verbale sarà inviata al più presto ad amministratori e sindaci e, in mancanza di loro osservazioni nei successivi tre giorni dal ricevimento, il verbale sarà trascritto nel libro delle adunanze e delle deliberazioni del consiglio di amministrazione. Il Segretario ....
Il presidente .... CommentoLa ragione di una analitica motivazione delle decisioni di chi esercita un'attività di direzione e coordinamento, è coerente all'impianto generale della normativa attenta a prevedere regole di trasparenza, del resto solo la conoscenza delle ragioni economiche ed imprenditoriali di un'operazione può consentire un giudizio sulla correttezza di questa, può consentire cioè di valutare se la apparente diseconomicità di un atto, isolatamente considerato, trova giustificazione nel quadro generale dei costi e benefici derivanti dall'integrazione di un gruppo oppure no. La ratio dell'art. 2497-ter c.c. che impone quindi l'obbligo di motivare le decisioni si rinviene nella esigenza di fornire la possibilità di verificare in che modo e in che misura l'incidenza di un interesse, potenzialmente estraneo a quello sociale, sia stata presa in considerazione. Il primo elemento della fattispecie, dalla quale scaturisce l'obbligo di motivazione delle decisioni è costituito, secondo quanto disposto dall'articolo stesso, dal fatto che la società che adotta la decisione sia soggetta all'altrui attività di direzione e coordinamento. Questo elemento vale a delimitare l'ambito di applicazione della norma, da un lato, e a precisare il contenuto della motivazione dall'altro. Le decisioni cui la norma fa riferimento sono decisioni che investono la gestione dell'impresa sociale e quindi saranno le decisioni degli organi competenti in merito. Questa considerazione è confermata dal fatto che lo stesso art. 2497-ter, prevedendo che delle delibere si dia adeguato conto nella relazione sulla gestione ex art. 2428 c.c., fa riferimento evidentemente alle delibere del consiglio di amministrazione. L'obbligo di motivazione scatta in presenza dell'ulteriore elemento costituito dalla circostanza che la delibera sia stata influenzata dall'attività di direzione e coordinamento. Una decisione può dirsi influenzata dall'attività di direzione e coordinamento quando è funzionale alla realizzazione degli obiettivi di tale attività e viene adottata per la realizzazione degli stessi. Ovviamente, l'obbligo di motivazione non può dirsi rispettato, utilizzando formule generiche o tralatizie. La legge richiede che la motivazione sia analitica e che deve quindi contenere un'indicazione precisa dei dati di fatto accertati e dei presupposti che hanno determinato il processo decisionale. L'obbligo di indicare nella motivazione le ragioni e gli interessi, la cui valutazione incide sulla decisione, specifica il contenuto della motivazione: questa deve contenere la considerazione di tutti gli interessi coinvolti, compreso quello della società che adotta la decisione ed il modo in cui esso viene salvaguardato; si tratta quindi di interessi imprenditoriali. La massima rilevanza assume ovviamente l'interesse della società che adotta la decisione, in relazione al quale occorre evidenziare il pregiudizio ed il vantaggio compensativo che a fronte di questo viene corrisposto. L'esigenza di rendere controllabile la correspensione di vantaggi compensativi, impone che nella motivazione si includa la specifica indicazione dei costi e dei benefici dell'operazione. L'obbligo di motivare potrà essere assolto anche con una motivazione in tutto o in parte per relationem, purché il documento, richiamato nella decisione, sia accessibile per gli stessi soggetti che hanno accesso alla decisione stessa. L'articolo in commento impone infine che si dia nella relazione sulla gestione ex art. 2428 c.c., adeguato conto delle decisioni influenzate dall'attività di direzione e coordinamento. La redazione della relazione sulla gestione deve essere quindi effettuata includendo anche quanto prescritto dall'art. 2497-ter c.c., che prevede che in essa sia dato adeguato conto delle decisioni influenzate. La disposizione persegue il fine di consentire il riepilogo dell'attività influenzata dalla società che esercita attività di direzione e coordinamento, ma anche e soprattutto di permettere la conoscenza della delibera e delle sue ragioni ai soggetti interessati. Questo è coerente con la funzione della relazione sulla gestione, destinata a fornire un resoconto di quanto compiuto dagli amministratori nel corso dell'esercizio. |