Approvazione delle delibere con metodo collegiale: verbale di assemblea straordinaria di s.p.a. con un socio collegato in videoconferenza

Gaetano Vladimiro Colonna

Inquadramento

Approvare una delibera con metodo collegiale significa seguire un iter procedimentale che sfocia in un'assemblea che delibera in modo da produrre un atto collegiale, espressione della maggioranza degli azionisti. L'organo collegiale della s.p.a. è sempre unico; mutano le materie da trattare ed i quorum costituivi e deliberativi nella prima o nella seconda convocazione in base a quanto dispongono gli articoli 2368 e 2369 c.c.

Formula

Repertorio N. .... Raccolta N. ....

VERBALE DI ASSEMBLEA STRAORDINARIA DI S.P.A.

REPUBBLICA ITALIANA

L'anno ....il giorno ....del mese ....alle ore ....

in ....via ....n. ....presso la sede sociale della Società “ ....s.p.a.”

Avanti a me Dott ....Notaio in ....iscritto al Collegio notarile di ....

È presente ....

....

Il comparente, della cui identità personale io Notaio sono certo, mi chiede di assistere all'assemblea della detta società riunita in questo giorno, luogo ed ora, per discutere e deliberare sul seguente

ORDINE DEL GIORNO

....

....

E chiede a me Notaio di assistervi redigendo pubblico verbale. Al che aderendo, io Notaio do atto di quanto segue:

assume la presidenza dell'assemblea ai sensi di legge e di statuto, il comparente, il quale, constata e fa constare che:

La presente assemblea è stata regolarmente convocata mediante ....

È rappresentato in assemblea il ....% del capitale sociale avente diritto al voto nelle persone di:

....

....

....collegato in videoconferenza da ....ai sensi dell'art. 2370, comma 4, c.c. e dell'art. ....dello statuto sociale vigente [1]

È presente l'organo amministrativo nelle persone di .... (Presidente ....consiglieri ....)

È presente il Collegio sindacale nelle persone di ....(Presidente ....Sindaci effettivi ....)

È presente il revisore legale dei conti nella persona del Dott. ....

Il Presidente ha provveduto ad accertare l'identità e la legittimazione dei presenti.

Ciò constatato il Presidente, dichiara che la presente assemblea regolarmente convocata, è atta a discutere e deliberare sugli argomenti posti all'ordine del giorno.

Il medesimo apre la discussione e fa presente che molti soci dichiarano di non essere sufficientemente informati sugli argomenti all'ordine del giorno, pertanto preferirebbero un rinvio dell'assemblea.

Il Presidente quindi, per consentire ai soci di adottare la delibera in modo più consapevole, propone il rinvio di dieci giorni, nello stesso luogo, alle ore .....

Dopo esaustiva discussione il presidente invita l'assemblea a deliberare.

L'assemblea con voto espresso mediante ....avente il seguente risultato ....

.

DELIBERA [2]

....di prendere atto del rinvio dell'assemblea al giorno ....luogo ....ora ....per la trattazione e la discussione dell'ordine del giorno ....

Null'altro essendovi da deliberare il presidente dichiara sciolta l'assemblea alle ore ....e minuti .... Le spese del presente atto cedono come per legge.

E richiesto io notaio, ho ricevuto il presente verbale del quale ho dato lettura al comparente che lo approva e lo sottoscrive con me notaio alle ore .... e minuti ....

Consta di fogli ....per pagine .... e della ....fin qui scritte interamente di mio pugno.

....Firma

....Notaio

[1]Nelle s.p.a. chiuse, anche in assenza di una specifica previsione statutaria, deve ritenersi possibile l'intervento in assemblea mediante mezzi di telecomunicazione a condizione che siano in concreto rispettati i principi del metodo collegiale (Comitato Triveneto dei Notai, Massima H.B.39)

[2]La deliberazione dell'assemblea è atto negoziale formata dalle dichiarazioni unilaterali dei singoli soci, tra loro parallele, che preservano la loro autonomia (ad esempio sotto il profilo dell'annullabilità) ma che concorrono a formare l'atto collegiale.

Commento

Il metodo collegiale è quello che governa tutti gli organi corporativi ed in particolare l'assemblea che decide secondo il principio maggioritario.

Valgono rispetto all'assemblea sia il c.d. principio della presenza che il principio maggioritario.

Ai sensi dell'art. 2377, comma 1, c.c., infatti, la volontà espressa dai soci riuniti in assemblea, che rappresentano determinate aliquote del capitale sociale, vale come volontà della società e vincola tutti i soci anche se assenti o dissenzienti.

La delibera assembleare è, perciò, atto avente valenza giuridica, riferibile ad una pluralità di soggetti che dopo aver seguito un iter procedimentale che va dalla convocazione dei soci, alla verifica dei quorum costitutivi, alla votazione nel rispetto dei quorum deliberativi, sfocia nell'espressione della volontà mediante la delibera.

Essendo espressione di una esigenza di sovranità che trascende gli interessi dei soci il procedimento assembleare, così come disciplinato dalla legge, deve intendersi inderogabile.

I soci devono essere sufficientemente informati circa la delibera che sono chiamati a prendere e lo devono essere in un arco temporale tale da consentire loro una partecipazione ponderata.

La collegialità ha delle funzioni ben precise quali quella informativa, testè citata, quella di incentivare la partecipazione dei soci e quella altrettanto importante di comporre interessi magari divergenti. Si discute, pertanto, se esista un vero e proprio diritto del socio ad una esauriente e completa discussione. A tal riguardo il caso di una votazione espressa prima ancora che il dibattito fosse ultimato è stato valutato non sempre come causa che conduce all'annullabilità del diritto.

Di recente, la Corte di Cassazione (Cass. Civ. – Sez. I – 30 ottobre 2019, n.. 33233). si è pronunciata sul caso di un socio di s.r.l. che aveva impugnato una delibera assembleare (di approvazione del bilancio e ripianamento delle perdite), deducendo la mancata convocazione e la falsità del corrispondente verbale, dal quale risultava la presenza dell'intera compagine sociale e dunque il carattere totalitario della riunione assembleare. Il socio impugnante lamentava di non essere stato convocato e conseguentemente di non aver partecipato alla riunione dell'assemblea, contrariamente a quanto era stato tuttavia riportato nel verbale. Secondo i Giudici di legittimità, “Grava sui soci, che impugnino una delibera assembleare di società di capitali, l'onere di provare la non corrispondenza alla realtà del contenuto del verbale, oggetto di contestazione in sede di impugnazione; tale prova può essere raggiunta con ogni mezzo qualora il verbale non sia redatto da notaio, occorrendo altrimenti l'attivazione del procedimento per querela di falso”.

Merita di essere menzionata la Massima n. 26 del 2012 elaborata dal Consiglio Notarile di Firenze in materia di rinvio dell'assemblea nelle società di capitali:

1.Fuori dai casi di cui all'art. 2374 c.c., il rinvio può essere deciso per un periodo superiore a cinque giorni purchè contenuto entro convenienti limiti di tempo. 2.L'assemblea di rinvio costituisce una mera prosecuzione dell'assemblea rinviata, pertanto si deve ritenere che: a) il quorum costitutivo sia quello accertato dal Presidente in occasione dell'apertura dei lavori dell'assemblea rinviata con le seguenti precisazioni: - laddove alcuni soci presenti all'assemblea rinviata non partecipino all'assemblea di rinvio, il quorum costitutivo, già accertato in occasione dell'assemblea rinviata, non subisce riduzioni, salvo il caso in cui per la valida costituzione di una determinata assemblea non sia richiesto alcun capitale minimo ed il quorum deliberativo sia calcolato con riferimento ai soci presenti in assemblea, nel quale caso sarà necessario precedere ad un nuovo accertamento del quorum costitutivo prima della votazione; - laddove invece intervengono all'assemblea rinviata alcuni soci assenti all'assemblea di rinvio (purchè già legittimati ad intervenire all'assemblea rinviata), di essi si dovrà tenere conto con il conseguente innalzamento del quorum deliberativo nel caso in cui esso debba essere calcolato, ai sensi di legge o di statuto, in rapporto al capitale rappresentato in assemblea; b) siano legittimati ad intervenire all'assemblea di rinvio coloro che erano presenti all'assemblea rinviata e coloro che, seppur assenti, sarebbero potuti intervenire all'assemblea rinviata in quanto legittimati ai sensi di legge e di statuto; non sono legittimati ad intervenire all'assemblea di rinvio coloro che abbiano assunto la veste di socio in un momento successivo all'assemblea rinviata; c) non sia necessario un nuovo avviso di convocazione, conservando efficacia l'ordine del giorno già stabilito; d) siano valide le deleghe rilasciate per la seduta rinviata; e) le modalità di svolgimento dell'assemblea siano quelle dell'assemblea originaria; f) il Presidente dell'assemblea rinviante sia il medesimo soggetto che ha presieduto l'assemblea rinviata, salvi i casi di assenza, rinuncia o cessazione dall'ufficio da parte di quest'ultimo: in tal caso l'assemblea rinviata potrà essere presieduta da una diversa persona.

3.Si deve peraltro ritenere che: l'assemblea di rinvio possa tenersi in un luogo diverso rispetto a quello dove si è svolta l'assemblea rinviata; l'assemblea di rinvio, laddove sia totalitaria, possa deliberare anche su argomenti non previsti all'ordine del giorno dell'assemblea rinviata. I componenti degli altri organi sociali hanno diritto di partecipare all'assemblea rinviata anche nel caso in cui non siano stati presenti all'assemblea di rinvio, stante il loro naturale diritto di partecipare alle assemblee. Le regole sopra esposte valgono anche per l'assemblea di rinvio di società a responsabilità limitata, sia nell'ipotesi di rinvio tipico (ammissibile solo in presenza di un'espressa previsione statutaria), sia nell'ipotesi di rinvio atipico (sempre ammissibile).

Non sarà necessario osservare un procedimento assembleare allorquando è richiesta la unanime condivisione dei soci in relazione ad atti negoziali che comportano rinunce individuali a posizioni giuridiche soggettive disponibili. È il caso del procedimento di fusione e scissione ove ciascun socio ha la possibilità di rinunciare all'utilizzo di documenti informativi a condizione che via sia accettazione unanime.

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